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  Degenerazioni carismatiche tra gli uniati ucraini
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Più di 1000 anni fa, la Russia adottò il cristianesimo. Gli ambasciatori del principe Vladimir a Costantinopoli furono così impressionati dalla bellezza del canto e del culto bizantino, che dissero al principe: “Non sapevamo se eravamo in cielo o sulla terra”. Queste parole divennero in molti aspetti cruciali nella scelta della fede ortodossa nella Rus’: dopo tutto, il principe Vladimir potrebbe aver scelto il giudaismo, il cattolicesimo o l’islam. Ora noi preghiamo esattamente nello stesso modo di mille anni fa. La nostra Chiesa non ha cambiato affatto: la sola cosa che è cambiata è che nel corso degli anni la Chiesa ha accolto una moltitudine di santi, che hanno dimostrato con il loro esempio che chiunque può essere salvato. Si deve solo essere attivi e fare ciò che la Chiesa insegna.

Tuttavia, al di fuori della Rus’, molto è cambiato tra i cristiani: prima, Roma si è separata dalla Chiesa, e poi c’è stata la riforma della stessa Chiesa romana. Prima sono apparsi i protestanti, e poi il numero di scissioni e diramazioni di strutture cristiani è cresciuto come una valanga. Con ogni scissione, l’insegnamento cristiano della Chiesa ortodossa, che Cristo stesso aveva fondato, è stato distorto ancor di più, acquisendo forme molto brutte.

Oggi, una delle più caratteristiche strutture di questo tipo sono i carismatici. I seguaci di questo movimento credono che lo Spirito Santo discenda su di loro nei servizi divini, e pertanto sperimentano stati di esaltazione soprannaturale. Invece della riverenza, che i cristiani sperimentano in preghiera, i carismatici considerano le “risate sante” come l’apice dello stato spirituale. Invece di pregare di fronte a Dio, gli adepti carismatici fanno “danze nello spirito”. Invece della sobrietà spirituale, alla quale hanno sempre invitato i santi Padri, inscenano vertigini spirituali. La differenza è significativa, non è vero?

I carismatici, con tutte le loro peculiarità, non pretendono di essere chiamati successori della Chiesa ortodossa. Tuttavia, in Ucraina c’è un’organizzazione che promuove attivamente il movimento carismatico, e al tempo stesso definisce se stessa un successore della Chiesa di Kiev.

[Svjatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina] “La nostra Chiesa è stata approvata e riconosciuta come successore della cristianità di Kiev, quella vera”.

Non molti lo sanno, ma sono passati cinquant’anni da quando il movimento carismatico è stato adottato dai rappresentanti del cosiddetto cristianesimo occidentale.

[John Jessup, CBN News] “A prima vista, questo può sembrare un tipico servizio di culto carismatico, ma è del tutto unico, perché questo raduno è composto interamente da carismatici cattolici”.

Si scopre che ci sono cattolici carismatici anche in Ucraina. Non abbaiano, non scoppiano in “risate sante”, ma in altri aspetti mostrano similarità con i loro correligionari protestanti: la stessa musica forte, esaltazioni, canti e danze. Forse l’unicità dei cattolici carismatici ucraini sono le scenografie patriottiche. Questo movimento ha il pieno sostegno del capo degli uniati.

[Svjatoslav Shevchuk] “Per me questo movimento è il segno di una vera grande sete di vita spirituale del nostro popolo, ed è meraviglioso”.

Per di più, già nel 2012, Svjatoslav Shevchuk ha dichiarato che il sostegno ai carismatici nella Chiesa uniate esiste al livello del Sinodo.

[Svjatoslav Shevchuk] “Abbiamo intrapreso certi passi al livello del Sinodo della Chiesa greco-cattolica in Ucraina, pertanto c’è un vescovo designato e distinto, chiamato a nome del Sinodo a prendersi cura del movimento carismatico nella nostra Chiesa. C’è una decisione definita del nostro Sinodo che sia nominato un prete in ogni diocesi che sia incaricato della supervisione del movimento”.

La scala del movimento carismatico nella Chiesa uniate è davvero impressionante: queste sono conferenze carismatiche, “Fire”, la Società per il rinnovamento della benedizione dello Spirito Santo, la Scuola di vita ed evangelizzazione cristiana e molte altre. Il prete uniata Aleksej Sorenchuk è uno degli attivisti del movimento.

I servizi carismatici nel tempio sono un fenomeno frequente ma non ancora molto diffuso tra gli uniati. Tuttavia ecco alcuni elementi del movimento carismatico che sono molto comuni.

Transcarpazia, villaggio di Jublik, monastero uniate: qui i fratelli insegnano ai parroccchiani il patriottismo conducendo preghiere con bandiere e torce. Prima si tiene la funzione, ma la notte, monaci appositamente addestrati insegnano ai fedeli come danzare correttamente a ritmo di discoteca, e questo si fa proprio davanti all’altare sul quale è stata servita recentemente la Liturgia.

Villaggio di Krekhov, regione di Leopoli. Lo schema è lo stesso: prima la funzione, poi musica da discoteca, e di nuovo, davanti all’altare.

La famosa Zarvanitsa, nella quale una significativa parte della politica ucraina è venuta alla luce. I giovani, per essere coinvolti, sono intrattenuti da missionari spirituali, sia durante il giorno che durante la notte.

Davanti all’iconostasi nelle chiese greco-cattoliche ucraine si tengono concerti, e vicino alle chiese clero e seminaristi organizzano con i giovani dei disco-party, che poi si trasformano in flashmob. Naturalmente, tutto questo può essere chiamato attività missionaria per i giovani, per attrarre i bambini alla fede, tuttavia assomiglia piuttosto agli elementi di marketing in cui cantanti pop e gruppi di danzatori sono ingaggiati per invogliarte la gente a prendere parte alle elezioni politiche.

La vita monastica è sempre stata un modello di un elevato stato spirituale che i laici cercano di ottenere. Nelle Grotte della Lavra di Kiev ci sono le reliquie dei venerabili padri, e nelle celle al di sopra i fratelli contemporanei sono in preghiera, e pregano in particolare i santi della Chiesa romana che sono stati santificati prima dello scisma dopo il quale apparvero i cattolici: san Silvestro e san Leone papi di Roma e molti altri furono per i cristiani un modello di ruolo della più alta vita spirituale monastica. Ben difficilmente possiamo immaginarci che questi santi possano danzare in gruppo intrattenendo gli astanti. Nella vita attuale dei cristiani occidentali, tuttavia, questo è assolutamente normale.

Nondimeno, la gente si aspetta proprio queste cose dalla Chiesa? Perché dovrebbe venire in chiesa, se nel mondo le sono offerte le stesse cose, e anche migliori? Se uno vuole danzare, è più naturale andare in un night club; se vuoi scatenare le tue emozioni, vai a un concerto rock, o a una partita di calcio. Non si possono servire simultaneamente Dio e le passioni umane. La violazione di questo principio porta alla degradazione spirituale. Non è questa la ragione per cui il numero di chiese cattoliche in Europa occidentale è in rapido declino? Non molto tempo fa, il cardinale arcivescovo di Utrecht Willem Eijk ha dettoi che nei Paesi Bassi mille chiese cattoliche saranno chiuse, un terzo dei luoghi di culto cattolici, è questo è dovuto a una scioccante diminuzione del numero dei parrocchiani: nessuno le frequenta più.

Cristo stesso ha detto: “Il mio regno non è di questo mondo”. Il compito della Chiesa non è quello di adattarsi ai favori umani, ma piuttosto di strappare l’uomo dai suoi attaccamenti terreni e di prepararlo per la vita celeste. Questa è la ragione per cui la Chiesa ortodossa prende le distanze dai comuni standard secolari per quanto possibile. Di fatto, i suoi servizi divini non prevedono l’uso di linguaggio contemporaneo, che la gente parla nella vita quotidiana. Le icone ortodosse sono radicalmente diverse dalle pitture consuete, poiché usano la prospettiva inversa. L’architettura delle cupole si trova solo negli edifici delle chiese.

La Chiesa ortodossa della Rus’ è vecchia di 1.000 anni, e attraverso tutti questi anni è rimasta immutata; non si unisce con nessuno, non cerca di compiacere, né offre intrattenimento. Qui il capo della Chiesa è Cristo, e di fronte a Cristo è sconveniente dimenarsi, urlare e danzare; di fronte a lui si dovrebbe solo restare riverenti.

Ciascuno di noi sa che nella vita terrena, per riuscire a ottenere qualcosa, è necessario lavorare molto e duramente; eppure, molti per qualche ragione sono sicuri che il compito principale della vita, la salvezza dell’anima, si possa raggiungere in un modo semplice e immediato. Le vite di un gran numero di santi della Chiesa mostrano che la salvezza è un lavoro duro, per cambiare noi stessi, il nostro uomo vecchio. Cristo stesso, parlando delle vie per il regno dei cieli, dice: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!”

Tuttavia, ciascuno di noi ha la libertà di scelta: quale sentiero spirituale scegliere, facile, o difficile. Quale sceglierete voi?

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