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  Un messaggio a sette miliardi di persone: la conferenza inter-ortodossa del 2016

dal blog del sito Orthodox England

21 aprile 2015

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Introduzione: la conferenza del 2016

La maggior parte degli oltre 7 miliardi di non cristiani ortodossi non ha sentito dire che l'anno prossimo ci sarà una conferenza inter-ortodossa. Ma non lo sa neppure la maggior parte dei 216 milioni di cristiani ortodossi nel mondo. Le informazioni sulla conferenza inter-ortodossa progettata per il 2016, alla quale parteciperanno un massimo di 24 vescovi da ciascuna delle 14 Chiese locali sono, a dir poco, frammentarie. (La conferenza avrà luogo? Quando avrà luogo? Che cosa si dirà?). Dicerie occasionali appaiono su internet. La stragrande maggioranza del clero e del popolo ortodosso non ha idea che tale conferenza stia per accadere e quasi nessuno sa cosa sarà discusso. Il fatto che i teorici della cospirazione si siano messi al lavoro per parlarne è dovuto alla totale mancanza di trasparenza e alla totale mancanza di comunicazioni degli organizzatori della conferenza, che hanno mantenuto un alto grado di segretezza. Sembra quasi come se la mancanza di apertura da parte degli organizzatori oscurantisti della conferenza fosse volutamente destinata a provocare scismi. Allo stato attuale, quindi, sembrano esserci due scenari comuni per l'esito di questa conferenza.

Lo scenario apocalittico

Il primo scenario è quello apocalittico. Questo è lo scenario preferito dai teorici della cospirazione, dai vecchi calendaristi e da altri scismatici, al fine di giustificare se stessi. Dal momento che tutti i preparativi sono in corso a porte chiuse in Svizzera (tra tutti i posti possibili!) e quasi nessuno ne conosce anche solo l'ordine del giorno, e dal momento che non vi è stata alcuna consultazione dei vescovi con il clero e il popolo, e anche molti vescovi sembrano non sapere nulla di questa conferenza, i teorici della cospirazione via internet hanno avuto una giornata campale. Sembra che siamo deliberatamente tenuti all'oscuro (sulla falsariga della conferenza organizzata in modo disastroso a Nyack nel 2003 nella ROCOR, di cui siamo stati informati dopo che era avvenuta). Chiaramente, per i teorici della cospirazione, l'intero ordine del giorno della conferenza (per qualche motivo dichiarata come Concilio, quando una conferenza può essere dichiarata un concilio solo se le sue deliberazioni sono successivamente recepite da tutta la Chiesa) è stato dettato dai poteri laici di questo mondo.

Secondo i teorici della cospirazione, la conferenza sarà una ripetizione della riunione del 1923 a Costantinopoli, vale a dire un incontro di apostasia per negare i sette Concili universali, chiudere tutti i monasteri, abbandonare le reliquie, ridurre i servizi, far sposare i vescovi, adottare il calendario laico, abolire il digiuno, farla finita con gli abiti clericali, ecc. In una parola, sarà semplicemente una copia del protestantizzante Concilio Vaticano II e del suo ordine del giorno laicista. In effetti, lo scenario apocalittico si spinge a chiamare questo 'concilio' come 'l'ottavo Concilio universale' - anche se nella pratica greca l'ottavo Concilio è quello del nono secolo, quando il Patriarcato romano si pentì e per un certo tempo ritornò in grembo all'Ortodossia prima del suo scisma finale nel XI secolo. Mi è stato anche chiesto cosa farà la ROCOR in un caso del genere. Beh, noi continueremo semplicemente a essere una parte autonoma della Chiesa ortodossa russa, ignorando tutto ciò che possa essere stato deciso dagli apostati a tale conferenza. Come per le altre Chiese locali, tra cui la parte della Chiesa russa che si trova all'interno delle terre russe, ci saranno casi di scisma. È questo che gli organizzatori della conferenza vogliono con i loro programmi segreti?

Lo scenario burocratico

Poiché lo scenario apocalittico è altamente improbabile ed è stato generato solo dalla totale mancanza di trasparenza di quelli che preparano la conferenza, quale esito è molto più probabile? Date le preparazioni altamente dettagliate in corso, la probabilità maggiore è che la conferenza avrà luogo e produrrà un documento di straordinaria mitezza, formulato in linguaggio da cancelleria e in un insensato gergo pseudo-intellettuale su temi come 'l'essere' e 'la comunione'. Il risultato sarà che l'intera conferenza continuerà ad essere totalmente ignorata dal popolo, i guardiani dell'ortodossia, e finirà immediatamente nella pattumiera della storia. Naturalmente, ci sarà un'unità totale - ma tale è l'effetto della mitezza insipida. Voci provenienti dalla Svizzera che il Patriarcato di Costantinopoli promuove l'omosessualità, obbedendo suoi finanziatori nel Dipartimento di Stato degli Stati Uniti (e purtroppo, anche alcuni dei suoi vescovi), e che questo ha visto l'opposizione delle altre Chiese locali, tendono a confermare che il risultato sarà davvero un documento privo di senso, scritto in gergo diplomatico.

Le ultime voci, che dicono il patriarca Bartolomeo vuole usare la conferenza per promuovere un'agenda laicista irrimediabilmente antiquata del tipo liberale-anni '60 di diritti umani e uguaglianza razziale, sono risibili a causa della loro ipocrisia – o è semplicemente una profonda ignoranza del mondo reale? Andate in quasi ogni parrocchia greca in Europa occidentale e chiedete di aderirvi e vi sarà detto di 'andare via' (spesso in molto più maleducato di questo) perché 'non siete greci'. Questo è abbastanza comune, ne potrei citare molti esempi con dettagli. Tra la foresta di bandiere greche (e il Patriarcato di Costantinopoli non è l'unico colpevole – sventolare bandiere è uno speciale fenomeno parrocchiale balcanico) nella parrocchia media di club di etnia greca, dove c'è posto per Cristo? Sicuramente se ci deve essere una conferenza, si potrebbe parlare dei problemi reali della Chiesa nel mondo, che non sono dottrinali, ma amministrativi, e sono tutti causati dal fallimento totale di attuare l'Ortodossia, vale a dire, di passare dalle parole vuote ai fatti.

Il terzo scenario: lo Spirito Santo

Nel 2006 ho avuto l'onore di essere presente al quarto Concilio di tutta la diaspora a San Francisco. C'era solo un problema reale all'ordine del giorno: se la Chiesa russa in Russia fosse libera e così la ROCOR potesse alla fine riunirsi a lei, come era stato atteso da oltre tre generazioni. Io avevo preso la mia decisione finale solo sul'aereo proveniente da Londra, quando avevo appreso la notizia che la diocesi locale della Chiesa in Russia, la diocesi di Surozh, si era finalmente liberata dal modernismo e dall'ecumenismo, dal suo odio per la Tradizione della Chiesa russa e dal suo disprezzo per i nuovi martiri e confessori, e che quindi gli ultimi ostacoli all'unità erano abbattuti. Tuttavia, mi sembrava di appartenere a un piccolo gruppo di persone sicure che i tempi erano maturi per l'unità; allo stesso modo, c'era un piccolo gruppo che era decisamente contrario a qualsiasi tipo di unità, e che dichiarava che era prematura. La maggioranza del Concilio, tra cui la maggior parte dei vescovi, sembrava non aver preso una decisione. Tutto sembrava essere in un vicolo cieco.

I presenti ricorderanno il terzo giorno del Concilio, quando accadde un miracolo e all'improvviso praticamente tutti si riunirono e il percorso per il futuro si aprì davanti a noi. Che cosa era  successo? Qual è l'autorità della Chiesa? Chi è la persona più importante in un Concilio? Qual è la differenza tra un Concilio e una semplice conferenza? La risposta a tutte queste domande è: lo Spirito Santo. Supponiamo che un tale miracolo avvenga in occasione della Conferenza del 2016? All'improvviso, in tal caso, tutte quelle parole mondane, stanche svaniranno 'come la cera si scioglie davanti al fuoco ... alla presenza di Dio'. Tutte quelle stanchi agende secolari ritorneranno alla polvere da cui sono fatte. Poi potremo parlare dei compiti veramente importanti di proclamare l'autentica tradizione cristiana al mondo, sull'aggiornamento reale situazione della Chiesa al 2016 e dimenticando il 1453, quando per alcuni la storia si è fermata. Le possibilità sono infinite – se i burocrati ascolteranno lo Spirito Santo.

Conclusione: possibilità illimitate

Un vero e libero Concilio inter-ortodosso potrebbe prima consultarsi con i monaci, i parroci e i fedeli su ciò che tutti i vescovi diocesani di tutta la Chiesa (circa 800? Chissà...) potrebbero discutere. Potrebbe riaffermare le verità ortodosse prima della fine dell'apostata Occidente e per tutte quelle parti del mondo che, dopo 2000 anni non hanno ancora sentito parlare di Chiesa e di Ortodossia, ma solo delle versioni coloniali del cristianesimo, compromesse e deformate, da cui l'Ortodossia deve essere distinta e tenere le distanze. Si potrebbe sostenere il patriarcato di Alessandria per il lavoro missionario nel suo grande territorio dell'Africa, un potenziale gregge di oltre un miliardo di non ortodossi. Si potrebbe sostenere la Chiesa russa per il lavoro missionario nel suo grande territorio dell'Asia, una potenziale gregge di quasi quattro miliardi e mezzo di non ortodossi. Si potrebbe sostenere l'unità ortodossa e il lavoro missionario, invece di rivalità etniche, in Europa Occidentale, Nord e Sud America e Oceania (oltre un miliardo e mezzo di non ortodossi), in cui si devono istituire nuove Chiese locali, data l'apostasia millenaria delle strutture eterodosse, che non sono sulla strada del ritorno al cristianesimo della Chiesa. Le possibilità sono infinite, perché con Dio nello Spirito Santo tutto è possibile.

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