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  Cosa implica per l'Ortodossia il battesimo dei bambini di una "famiglia" sodomita?

di Kirill Aleksandrov

Unione dei giornalisti ortodossi, 17 luglio 2022

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il Fanar sta facendo un passo verso la legalizzazione dei matrimoni LGBT? Foto: Unione dei giornalisti ortodossi

Il capo dell'Arcidiocesi del Fanar negli USA ha battezzato i bambini di una "famiglia" gay. Cosa può implicare questo evento per l'Ortodossia in generale e per l'Ucraina in particolare?

Il 9 luglio 2022, il capo dell'Arcidiocesi del Patriarcato di Costantinopoli negli USA, l'arcivescovo Elpidophoros (colui che ha articolato la teoria del "primo senza eguali"), ha battezzato i figli di una coppia omosessuale nel nella chiesa della Panagia Phaneromena alla periferia di Atene. I bambini, nati da madri surrogate, si chiamavano Alexios ed Eleni. I "genitori" LGBT sono celebrità di origine greco-americana. Peter Dundas è un famoso stilista di moda, che ha lavorato con celebrità come Roberto Cavalli, Jean Paul Gaultier ed Emilio Gucci. Nel 2017 ha vestito la famosa cantante Beyoncé alla cerimonia dei Grammy Awards. È anche il fondatore del marchio Dundas.

Evanggelos Bousis proviene da una famiglia greca estremamente benestante e influente che possiede una catena di negozi di alimentari con il marchio Germak Fresh Market in Illinois e in Wisconsin. Alcuni anni fa, l'arcivescovo Elpidophoros ha nominato la madre di Evanggelos Bousis, Elena Bousis, membro del Consiglio dell'arcidiocesi americana del Fanar, e le ha affidato anche un importante organo amministrativo dell'arcidiocesi. Sia gli stessi sodomiti che le loro famiglie sono riconosciuti come vecchi amici dell'arcivescovo Elpidophoros.

Anche i padrini si inseriscono nel quadro: le famose modelle Bianca Brandolini ed Evghenia Niarchos. Quest'ultima è figlia di Philip Niarchos e nipote di Stavros Niarchos, noto miliardario e armatore americano, donnaiolo e filantropo, fondatore dell'organizzazione di beneficenza internazionale Stavros Niarchos Foundation, che ha assegnato sovvenzioni per un totale di oltre 1,57 miliardi di dollari in 111 paesi del mondo.

Nonostante il fatto che sia l'arcivescovo Elpidiphoros che la coppia gay da lui benedetta vivano in America, hanno deciso di tenere la cerimonia in Grecia. I mass media riferiscono che Elpidophoros non ha informato né il Patriarcato di Costantinopoli né il Sinodo negli Stati Uniti delle sue intenzioni. Per celebrare il battesimo in una diocesi straniera, il vescovo del Fanar ha inviatoò una lettera al vescovo locale, il metropolita Antonios di Glyfada, chiedendogli il permesso di celebrare il sacramento. Il metropolita Antonios ha dato tale permesso, ma quando il caso è stato reso pubblico, ha scritto una lettera esplicativa al Santo Sinodo della Chiesa di Grecia e all'arcivescovo Hieronymos, in cui ha affermato di non essere stato a conoscenza dei dettagli "omosessuali" del battesimo. "L'arcivescovo d'America mi ha chiesto il permesso di battezzare due figli di una donna che veniva da Chicago", ha scritto il metropolita Antonios, aggiungendo che Elpidophoros "ha agito in modo arbitrario e illegale all'interno della mia diocesi".

Pertanto, il vescovo ordinario, nella cui diocesi è stato celebrato il battesimo, ha reagito negativamente a questo fatto. Anche il metropolita Seraphim del Pireo, uno dei più autorevoli vescovi della Grecia, che, tra l'altro, si oppone anche al riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", ha reagito contro di essa. Ha chiesto di portare Elpidophoros al tribunale ecclesiastico e lo ha accusato di promuovere la sodomia.

"L'effettiva approvazione dei sodomiti impenitenti e la loro promozione all'interno della Chiesa come presunti 'timorati di Dio' che battezzano i loro figli nella tradizione ortodossa, e la successiva amnistia del peccato mortale della sodomia, offende direttamente l'antropologia e la soteriologia della Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. <...> Lo invito pubblicamente a riparare al danno spirituale causato, chiedendo perdono al Signore e alla sua Chiesa", ha affermato il metropolita Seraphim.

Ci sono stati anche commenti negativi sui social network in merito al battesimo dei figli della coppia gay.

Tuttavia, il capo del Fanar, il patriarca Bartolomeo, tace, così come fanno gli altri rappresentanti del Patriarcato di Costantinopoli.

Sullo sfondo di questo silenzio, alcuni mass media si chiedono se il battesimo dei figli dei sodomiti significhi un riconoscimento ufficioso del matrimonio gay da parte del Patriarcato di Costantinopoli. Del resto Elpidophoros è la seconda figura più importante del Patriarcato di Costantinopoli. Inoltre, può anche rivendicarne la leadership, dato il numero e il livello delle sue connessioni con importanti figure finanziarie.

foto: screenshot dal sito web helleniscope.com

Alcuni mass media esprimono la versione che tutto quello che è successo è stata un'iniziativa personale dell'arcivescovo Elpidophoros, che l'ha nascosta a tutti, e se non fosse stato per le pubblicazioni sui social dei gioiosi partecipanti all'evento, allora forse nessuno ne avrebbe sentito parlare. Per esempio, Nick Stamatakis scrive nel suo articolo su helleniscope.com: "Questa iniziativa dell'arcivescovo è qualcosa che non sarebbe mai dovuto accadere nell'Ortodossia, dove tutte queste decisioni così serie vengono prese democraticamente, in modo sinodale. Eppure, ancora una volta, l'arcivescovo Elpidophoros sceglie di ficcarci in gola qualunque novità piaccia ai suoi padroni globalisti...

Nick Stamatakis suggerisce anche che questo tipo di battesimo sia stato compiuto da Elpidophoros non per la prima volta e non gratuitamente: "L'altra domanda è: quanto è stato pagato Elpidophoros per compiere una tale cerimonia contraria alle regole e alle tradizioni della Chiesa? Stiamo ricevendo alcune informazioni che questo non è stato il primo caso di un arcivescovo che ha fatto simili cerimonie eretiche".

Tuttavia, in realtà, il problema è molto più grande e profondo. Forse l'arcivescovo Elpidophoros presumeva che le informazioni sul battesimo avrebbero ricevuto ampia pubblicità e ci contava persino. Del resto i partecipanti all'evento sono persone molto pubbliche del mondo del glamour e dello spettacolo, che presentano sui social network ogni loro passo. Inoltre, dopo il battesimo, si è svolta una festa al Four Seasons Hotel sulla riviera ateniese, dove la famosa pop star greca Anna Vyssi ha eseguito i suoi migliori successi.

L'entità dell'evento, la risonanza che ha creato, la fama e le capacità finanziarie dei partecipanti, nonché il grado del loro coinvolgimento negli affari dell'Arcidiocesi americana suggeriscono che tutto questo potrebbe essere una sorta di coming out, l'apertura di una finestra di Overton sulla legalizzazione del matrimonio gay nell'Ortodossia.

Questa è solo un'ipotesi, ma quanto segue dimostra questa versione:

In primo luogo, sia l'arcivescovo Elpidophoros che il Patriarcato di Costantinopoli hanno i più stretti legami con il Partito democratico degli Stati Uniti, che è la principale forza che promuove l'ideologia LGBT e di gender in tutto il mondo. Oggi i democratici americani sono in una posizione poco invidiabile. Il livello di sostegno a Joe Biden è minimo, il Partito democratico rischia di perdere il controllo sul parlamento americano e su entrambe le camere contemporaneamente a causa delle imminenti elezioni autunnali. Inoltre, la democrazia e l'ideologia liberale in generale negli Stati Uniti hanno subito un duro colpo quando la Corte Suprema ha annullato il diritto all'aborto negli Stati Uniti e, in seguito a questa decisione, molti stati hanno iniziato ad approvare leggi che vietano l'aborto, cosa che ha sconvolto molto Joe Biden. Di conseguenza, i democratici hanno un disperato bisogno di sostegno per il loro programma liberale prima delle elezioni, e la potente diaspora greca negli Stati Uniti può fornire tale sostegno.

In secondo luogo, anche il cattolicesimo sostiene processi simili per la legalizzazione della sodomia. Là, sono stati fatti passi avanti, molto più che all'interno del Patriarcato di Costantinopoli. Per esempio, le strutture cattoliche in Germania, a livello di decisioni conciliari, chiedono apertamente al Vaticano di riconoscere i matrimoni gay, nonché di introdurre il "sacerdozio" femminile e altre innovazioni liberali.

Se si guarda a questi sviluppi attraverso il prisma dell'annunciata unione Fanar-Vaticano, allora lo scandaloso battesimo dei figli dei sodomiti sembra del tutto logico. Ci sono gruppi di liberali e di conservatori sia in Vaticano sia nel Patriarcato di Costantinopoli. È facile intuire che i conservatori, a differenza dei liberali, non si riconoscano come sostenitori dell'unione del Fanar e del Vaticano, difendendo ciascuno il proprio punto di vista sui dogmi della fede, formatosi nel corso dei secoli. Tuttavia, i liberali hanno una posizione completamente diversa. Per loro, alcuni concetti astratti, "amore", tolleranza e apertura mentale sono molto più preziosi dei postulati della fede e della moralità tradizionale. I liberali ecclesiastici si affidano ai liberali politici e viceversa. Pertanto, il fatto che i democratici possano perdere il potere legislativo negli Stati Uniti questo autunno costringe i liberali ecclesiastici a promuovere ll loro programma con più vigore.

Ora la parola passa ufficialmente al Fanar e personalmente al patriarca Bartolomeo. Quest'ultimo ha due scelte: o condannerà l'arcivescovo Elpidophoros, lo rimuoverà dall'attuale incarico di capo dell'Arcidiocesi americana, o tacerà. E questo silenzio suonerà più forte di qualsiasi parola, perché significherà il consenso a compiere ulteriori passi nell'avanzamento del programma liberale.

Tutto questo ha a che fare con la situazione in Ucraina? Assolutamente sì.

Durante la guerra, il governo ucraino si trova in uno stato estremamente vulnerabile di fronte a tutte le "volontà" occidentali nel campo della promozione dei valori ideologici "europei". Di recente, l'Ucraina ha ratificato la Convenzione di Istanbul. Ora Zelenskij ha sul tavolo una petizione sulla legalizzazione delle unioni omosessuali in Ucraina, che difficilmente rifiuterà: il paese ora dipende in modo vitale dal sostegno finanziario e militare occidentale.

La situazione sul "fronte" religioso non è meno complicata. Nonostante la dichiarazione del suo status autocefalo, la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", secondo le prescrizioni del Tomos, è di fatto una struttura religiosa subordinata al Fanar. Pertanto, se il Fanar sceglie la strada del riconoscimento dell'LGBT e del gender, ciò si rifletterà nella politica della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina".

Come dovrebbero prendere tutto questo i credenti della Chiesa ortodossa ucraina? Indubbiamente, le azioni del capo dell'Arcidiocesi di Fanar negli Stati Uniti sono una chiara prova che rompere la comunione eucaristica con il Patriarcato di Costantinopoli è stata la decisione giusta. Una struttura che va contro i canoni della Chiesa fa ora un passo evidente contro il suo stesso insegnamento. Questo sembra ancora più assurdo nel contesto del desiderio persistente del Fanar di essere l'unico leader e capo dell'Ortodossia.

Sfortunatamente, vediamo che i singoli rappresentanti dell'Ortodossia agiscono sempre più secondo le leggi del mondo secolare esterno a scapito delle Sacre Scritture. È necessario capirlo e dare una valutazione adeguata a tali tentativi. C'è anche un'alta probabilità che la Chiesa ortodossa ucraina dovrà imparare a convivere con tale legislazione statale, che contraddice direttamente la Bibbia e i dogmi della Chiesa. Ciò significa che è necessario sviluppare una posizione ufficiale chiara e inequivocabile su questi temi, nonché metodi per proteggere i credenti, le loro famiglie e soprattutto i bambini dall'impatto negativo di tale ideologia non cristiana. In generale, la lotta dei cristiani per il diritto a rimanere cristiani sta raggiungendo un nuovo livello sia in Ucraina che nel mondo.

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