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  Una critica ortodossa dell'esperienza carismatica moderna

Russian Faith, 11 luglio 2022

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In che modo una persona acquisisce lo Spirito Santo? La Chiesa ortodossa crede nei doni dello Spirito? Come operano questi doni nella vita di un credente? Ora che sono un cristiano ortodosso, come posso elaborare le esperienze che ho avuto in precedenza mentre facevo parte di gruppi evangelici carismatici?

Queste sono solo alcune delle domande che mi sono posto e mi sono state poste dopo sedici anni nella Chiesa ortodossa, di cui otto trascorsi come sacerdote. Ho avuto conversazioni molto produttive con alcuni dei miei parrocchiani su argomenti "carismatici", relativi a cose sia all'interno che al di fuori della Chiesa ortodossa. Queste conversazioni sono diventate l'impulso finale per farmi affrontare l'argomento per iscritto.

Io sono un ex evangelico carismatico. Sono cresciuto nella Vineyard Christian Fellowship, dove mio padre è stato ministro per un certo periodo. Da ragazzo, ricordo di aver frequentato gli uffici dell'Anaheim Vineyard. Ricordo di aver scherzato con John Wimber (fondatore di Vineyard). Sono cresciuto in un ambiente "profetico, carismatico", intorno a Lonnie Frisbee, Bob Jones, Paul Cain e altri (tutti cosiddetti "profeti"). Alcuni di loro li conoscevo abbastanza bene per via della posizione di mio padre come ministro (tenete presente che questo era il periodo della mia infanzia e adolescenza). Se questi nomi non significano nulla per voi, non preoccupatevi. Vi basti sapere, lettori, che un tempo questi erano grandi nomi nelle loro cerchie. Alla mia generazione è stato costantemente detto che avremmo cambiato il mondo per Gesù.

Sembrava tutto piuttosto eccitante in quel momento. Ho trascorso tre anni sul campo di missione, a Kharkov, in Ucraina (dove ho conosciuto mia moglie). Da lì sono andato alla Brownsville Revival School of Ministry (BRSM), situata in una chiesa delle Assemblee di Dio a Brownsville, in Florida. Facevo parte della "classe dei pionieri". La scuola era incentrata su quello che veniva chiamato "The Brownsville Revival". Manifestazioni? Presenti! Parlare in "lingue?" Presente! "Uccisi nello Spirito?" Presenti! Parole "profetiche"? Presenti! Sogni? Presenti! Visioni? Presenti! Comunque, avrete capito. La mia fede era molto "pentecostale" e "carismatica" (per ora uso queste parole in modo generale). Poco dopo essermi laureato alla BRSM, e mentre stavo compiendo il ministero protestante, la scoperta della Chiesa ortodossa mi ha deliziosamente sviato.

Sono passato da un ambiente che valorizzava la "spontaneità nello Spirito" al culto liturgico e alla tradizione. Sembravano due mondi diversi. Avevo molto da elaborare. Il mio obiettivo al momento è quello di offrire alcune delle indagini e delle conclusioni che ho compiuto e a cui sono arrivato, nella speranza che alcuni possano trarne beneficio.

Mi concentrerò principalmente sulla storia, sul metodo e sul significato che ne sta alla base. Cercherò di evitare le polemiche, ma in un simile sforzo sarà difficile evitarle del tutto. Consentitemi di affermare dall'inizio: il mio obiettivo è parlare dei sistemi. Lascio tutte le persone al giudizio di Dio. Tuttavia, siamo chiamati a provare, discernere e giudicare, come dice San Giovanni: Non credete a ogni spirito, ma provate gli spiriti per vedere se sono da Dio (1 Gv 4:1). E i sistemi coinvolgono inevitabilmente le persone. Inoltre, esistono norme cristiane concrete in base alle quali formulare tali giudizi. Pertanto, è fondamentale comprendere, identificare e valutare le origini e le radici del movimento carismatico moderno.

Verso una comprensione del movimento pentecostale/carismatico

Il movimento pentecostale/carismatico è penetrato in quasi tutti i settori della cristianità moderna. Dai battisti ai cattolici romani. Solo nella Chiesa ortodossa non ha trovato un luogo adatto per crescere, anche se ha cercato di trovare qualche punto d'appoggio. Christianity Today afferma: "Uno studio del Pew Forum del 2011 ha mostrato che quasi 305 milioni di persone in tutto il mondo... fanno parte del movimento carismatico". La mentalità che abbraccia il movimento ha influenzato gran parte della mente protestante moderna. Di seguito, analizzerò brevemente le radici storiche del movimento pentecostale/carismatico (da qui in poi indicato come movimento p/c per brevità). Ah, la storia – a molti oggi non sembra troppo importante. Tuttavia, siamo arrivati dove siamo oggi attraverso percorsi ben distinti. Per cominciare a comprendere la moderna esperienza "pentecostale", dobbiamo esaminarne le radici.

E ancor prima di addentrarci nella storia, dobbiamo capire un principio particolare che guida gran parte del protestantesimo moderno, soprattutto quei settori formati dal movimento p/c. Ultimamente questa mente è stata chiamata "Chiesa emergente" (ha anche altri nomi come Restaurazionismo, Teologia del Regno e Terza ondata – sebbene possano esistere differenze superficiali, l'essenza sottostante e il fondamento di queste filosofie sono le stesse). Ho ancora appunti dei miei giorni alla BRSM (sono una di quelle persone che conservano appunti scolastici), che presentano uno schizzo di base della filosofia della Chiesa emergente.

Il loro approccio alla storia è più o meno questo:

  • 311-1300 d.C. – Oscurità: La Chiesa entra in un periodo di prigionia e tenebre.

  • 1300-1500 d.C. – Inizio del refrigerio: durante questo periodo figure come John Huss, John Wycliffe e altri sono considerati i pionieri del refrigerio.

  • 1500-1700 d.C. – Grazia: La Riforma Protestante

  • 1700-1800 d.C. – Santità personale e conversione

  • 1800-1900 d.C. – Preghiera ed evangelizzazione

  • 1900-1950 d.C. – Battesimo dello Spirito Santo

  • 1950- Carismatici

  • Fine del XX secolo – Tutto si combina!

Nei miei vecchi appunti di classe, una nota sotto il diagramma recita: "Dio sta costruendo, aggiungendo e aggiungendo, Dio sta restaurando la Sua Chiesa!" E con una nota di sorpresa e delizia, commenta: "Nel 1950 e dopo, i doni carismatici iniziano a fluire anche nelle chiese tradizionali".

Come si può già percepire, la chiara conclusione era che la Chiesa (usando quella parola in modo molto approssimativo) era precedentemente persa nelle tenebre, ma Dio intervenne e rovesciò le "tradizioni degli uomini" per ristabilire la cua opera. La chiara implicazione era che la maggior parte dell'opera della Chiesa tra il 300 e il 1500 d.C. circa non era opera di Dio.

Ricordo che questo era spiegato attraverso l'analogia di un puzzle: i pezzi erano persi e sparsi, ma vengono lentamente riuniti e il risultato sarà il ripristino del quadro completo. Questa filosofia di base si trova in forme diverse nei molti gruppi protestanti che esistono oggi, che condividono tutti questo presupposto di base: "La Chiesa si è smarrita e ha avuto bisogno di essere restaurata, ravvivata". Questo, ovviamente, è un nuovo insegnamento inaudito nel vero cristianesimo.

Presumibilmente, non solo il quadro completo sarà restaurato, ma potrebbe anche superare l'originale (cioè quello del libro degli Atti). Le note recitano: "Possiamo aspettarci che un'ultima ondata sia parallela alla prima (o che addirittura la superi)". Chiaramente, non c'è un valore sostanziale per la tradizione in questa mentalità. La tradizione, per parere comune di un tale paradigma, era stata la morte della Chiesa primitiva. La tradizione divenne, come sostiene una tale mentalità, il supplemento umano al potere e alla libertà originari nello "Spirito" che era originariamente all'opera nella Chiesa primitiva ma successivamente si era perduto.

Il problema di tale insegnamento è che: A) Non si trova nelle Scritture, né era stato insegnato dai primi cristiani. Lo sosterrò più avanti. B) È un tipo di evoluzione spirituale "cristiana". È, oserei dire, influenzato più dalla filosofia del "progresso" dell'Europa occidentale, sviluppata durante "l'illuminismo", che da qualsiasi altra cosa. Quasi tutto ciò che è vecchio è cattivo o non è aggiornato. Il nuovo, un ubermensch cristianizzato, è ciò di cui abbiamo bisogno! I fedeli, la chiesa, stanno progredendo verso il "superuomo" spirituale. A questo punto non mi dilungherò nelle Scritture che gli aderenti alla Chiesa emergente usano per corroborare le loro affermazioni. Potrei affrontare questo tema in seguito. L'obiettivo è la formazione storica.

Il movimento p/c potrebbe certamente essere fatto risalire ai movimenti del tipo "Revival Holiness" del 1800 in America. Non seguirò questa corrente al momento, ma mi concentrerò sulla nascita visibile del movimento all'inizio del XX secolo. Saranno prese in esame due figure chiave: Charles Parham, che è chiamato "il padre della Pentecoste", e William Seymour, che è considerato il catalizzatore della Pentecoste. Chiaramente, numerosi altri soggetti furono coinvolti nel movimento, ma per convenienza ho ristretto il campo a due.

Charles Parham

Il signor Parham iniziò il suo ministero nei "risvegli" curativi della fine del 1800. Come molti ai suoi tempi, professava di avere una profonda fame di Dio e un profondo desiderio di vedere la potenza di Dio. Come altre figure di quel periodo, rimase deluso dal "denominazionalismo". (È interessante notare che sentimenti simili furono espressi sia da Joseph Smith, il fondatore del mormonismo, sia da Charles Taze Russell, il fondatore dei testimoni di Geova. Questo non significa equiparare direttamente questi tre uomini: chiaramente il signor Parham non negò mai la divinità di Cristo, come fecero gli altri due. Ma il lettore dovrebbe notare che esisteva uno spirito di malcontento nei confronti del "denominazionalismo" nel 1800, e molte figure sorsero affermando di restaurare il "vero" cristianesimo.

Il signor Parham afferma: "Sentendo la ristrettezza del chiesismo settario, ero spesso in conflitto con le autorità superiori, il che alla fine ha portato a una rottura aperta; e ho lasciato per sempre il confessionalismo, pur dovendo subire un'aspra persecuzione per mano della chiesa... Oh, la ristrettezza di molti che si dicono propri del Signore!". (Robert Liardon, God's Generals, Albury Publishing, 1996. p. 115.) Attraverso esperienze successive, si convinse che "c'era ancora una grande effusione di potenza per i cristiani che devono chiudere questa epoca" (Ibid, p. 117).

Alla fine Parham aprì la sua scuola biblica a Topeka, nel Kansas, e poi un'altra a Houston, in Texas. A un certo punto diede ai suoi studenti l'incarico di studiare diligentemente le Scritture (con particolare attenzione al libro degli Atti) per la prova del battesimo dello Spirito Santo. Dopo tre giorni, si racconta, tutti gli studenti (quaranta in tutto) giunsero alla stessa conclusione: la manifestazione comune del battesimo nello Spirito Santo è "parlare in lingue". Fissati su questa manifestazione, decisero di pregare finché non avessero ricevuto il dono delle lingue. Secondo quanto riferito, una studentessa di nome Agnes Ozman fu la prima a ricevere il dono. I resoconti dicono che parlava in cinese. Nei primissimi documenti del movimento p/c le lingue sono identificate con qualche lingua terrena conosciuta. Il signor Parham dice di aver ricevuto in dono la lingua svedese. Non affronterò qui il dono delle lingue e la sua comprensione ortodossa, ma va tenuto conto del fatto che il primissimo movimento p/c non pretendeva di parlare in balbettii incomprensibili. Ma come vedremo, presto si è trasformato proprio in tal modo.

Un altro punto sorprendente è che questa "effusione" è avvenuta proprio all'inizio del XX secolo, che si è rivelato un secolo di cambiamenti senza precedenti e sconvolgimenti mondiali. (La profezia di san Giovanni di Kronstadt aiuta i cristiani ortodossi a comprendere molti di questi eventi nel XX e XXI secolo). Parham iniziò quindi a predicare "il battesimo dello Spirito Santo e l'evidenza delle lingue". Il suo insegnamento è il fondamento della dottrina pentecostale delle lingue come segno iniziale della presenza dello Spirito Santo. Una tale dottrina era sconosciuta nel cristianesimo prima di questo tempo. Sebbene casi isolati di "parlare in lingue" siano stati registrati all'interno del protestantesimo prima del movimento di Parham, il suo movimento è responsabile della sua crescita e persino della sua esplosione nel mondo protestante.

Molte storie e resoconti fenomenali circondano la vita del signor Parham. Si considerava sinceramente un restauratore della fede apostolica: "Ora che sono generalmente accettati [i dettami della fede apostolica], prendo semplicemente il mio posto tra i fratelli" (Ibid. 128). Come molti altri leader protestanti prima di lui, era sicuro che Dio gli avesse scelto e affidato un compito unico. Era disposto a liquidare i suoi oppositori come meschini e contrari alla volontà di Dio (così come egli la proclamava). Per ironia della sorte, nel suo dichiarato desiderio di sfuggire ai confini del "denominazionalismo", creò una nuova denominazione, il pentecostalismo, perpetuando così la stessa frattura che avrebbe voluto sanare.

Il signor Parham affermava che la sua autorità derivava dalla Bibbia e dal potere dello Spirito Santo. Come la maggior parte dei protestanti, si basò sulla "sola scriptura" (l'insegnamento che la sola Bibbia è necessaria per stabilire la fede cristiana). Ma, come mostra la maggior parte della storia protestante, c'era un significativo disaccordo su ciò che la Bibbia avrebbe proclamato semplicemente e chiaramente. Dopo tutto, non era tutto così chiaro e semplice. Il pentecostalismo ebbe un corpo in continua evoluzione di vari insegnamenti, molte volte in contraddizione tra loro. Accuse di immoralità sessuale afflissero la fine del ministero del signor Parham.

William J. Seymour

Il signor Seymour era un ministro battista afroamericano che divenne un "predicatore della santità" e che professava anche lui un'insoddisfazione per il cristianesimo del suo tempo e cercava una "esperienza più profonda". Aveva vagato per alcune denominazioni prima di imbattersi negli incontri del signor Parham a Houston, in Texas. Frequentò la scuola di Parham a Houston. A causa del segregazionismo dei tempi, il signor Seymour non poteva sedere nella classe; invece, ascoltava le lezioni dal corridoio. Uno scrittore afferma: "Sebbene Seymour non avesse abbracciato tutte le dottrine insegnate da Parham, abbracciò la verità della dottrina di Parham sulla Pentecoste. Da questa presto sviluppò la sua teologia" (Ibid. p. 143).

Nel 1906, Seymour si recò a Los Angeles, in California, dove accettò un lavoro di pastore. Cominciò immediatamente a predicare la sua nuova dottrina del parlare in lingue. Come con il gruppo a Topeka, Seymour e compagnia trascorrevano ore a cercare il "battesimo dello Spirito Santo". Ad un certo punto, un certo signor Lee iniziò a parlare in lingue, seguito da altri. Alcuni sostenevano di profetizzare e predicare; altri sostenevano di compiere guarigioni miracolose.

Il gruppo alla fine trovò un edificio al 312 di Azusa Street, e quindi fino a oggi il fenomeno è spesso chiamato "Azusa Street Revival". Gli incontri sono descritti come "unici": i posti a sedere erano disposti in modo che i partecipanti si fronteggiassero. La musica era improvvisata, non venivano usati libri di inni e gli incontri non avevano un programma, lasciando tutto alla "direzione dello Spirito". Quando il gruppo pensava che qualcuno non stesse parlando a partire dallo "Spirito", iniziava a gemere e singhiozzare. In una pubblicazione intitolata The Apostolic Faith, "Seymour annunciò la sua intenzione di restaurare 'la fede una volta consegnata'..." (Ibid. p. 154). Come per Parham, l'implicazione è ovvia: la Fede apostolica era andata perduta e questi uomini furono scelti per restaurarla.

In Azusa Street le presunte manifestazioni dello "Spirito" iniziarono presto ad assumere sintomi innaturali: le lingue divennero balbettii incomprensibili, chiamati "linguaggio di preghiera". I partecipanti inoltre ululavano, si contorcevano, tremavano, si lamentavano, erano presi da attacchi e spasmi, e così via. Asuza Street è la fonte della maggior parte delle manifestazioni che sono comuni oggi nel movimento p/c, e quasi tutte le denominazioni pentecostali, direttamente o indirettamente, possono far risalire la loro fondazione ai partecipanti di Azusa (Ibid. p. 163).

Ben presto l'azione dello "Spirito" che doveva unire tutti i veri credenti iniziò a frammentarli in fazioni rivali. Ad un certo punto, il signor Parham si recò alla missione di Azusa Street e raccontò con orrore ciò che vi aveva trovato:

"Mi sono precipitato a Los Angeles, e con mia totale sorpresa e stupore ho trovato condizioni anche peggiori di quanto mi aspettassi... manifestazioni della carne, controlli spiritisti, ho visto persone praticare l'ipnotismo all'altare su candidati che chiedevano il battesimo, sebbene molti stessero ricevendo il vero battesimo... Ho trovato influenze ipnotiche, influenze di spiriti familiari, influenze spiritiste, influenze mesmeriste e tutti i tipi di incantesimi, spasmi, cadute in trance, ecc." (Ibid. 157,158).

Rimproverò anche il fenomeno chiamandolo "potere spirituale prostituito". Almeno il signor Parham aveva il buon senso di capire: "Lo Spirito Santo non fa nulla che sia innaturale o sconveniente, e qualsiasi esercizio forzato del corpo, della mente o della voce non è opera dello Spirito Santo, ma di qualche spirito familiare, o di altro genere. Lo Spirito Santo non ci conduce mai oltre il punto dell'autocontrollo o del controllo degli altri, mentre gli spiriti familiari del fanatismo ci portano sia al di là dell'autocontrollo che del potere di aiutare gli altri" (Ibid. p. 158). Così, lo stesso "padre del parlare in lingue" denunciò l'opera ad Azusa.

Si potrebbe pensare che questo sia stato un duro colpo per Seymour e i suoi seguaci, ma non lo fu. Seymour si limitò semplicemente a bandire Parham dagli incontri affermando: "Il signor Parham... non è il leader di questo movimento della Azusa Mission. Abbiamo pensato di averlo come nostro leader e così abbiamo affermato nel nostro giornale (The Apostolic Faith), prima di aspettare l'intervento del Signore. Possiamo essere piuttosto frettolosi, soprattutto quando siamo molto giovani nella potenza dello Spirito Santo". Apparentemente, Seymour implicava di avere ora superato Parham nella comprensione della "potenza dello Spirito".

La missione di Azusa Street ignorò le critiche di Parham e affermò di aver superato i pensieri immaturi di quest'ultimo. Come per i gruppi successivi, si consideravano molto più illuminati e pieni di "Spirito Santo" e quindi non avevano alcun obbligo di obbedire agli "uomini". Una tale pretesa, ovviamente, diventa solo una comoda copertura per l'orgoglio e l'arroganza, che sono sempre presenti in tali "mosse dello Spirito Santo". Qualsiasi leader è più in sintonia con lo "Spirito" rispetto al suo predecessore. Nell'Ortodossia, questo atteggiamento è chiamato prelest.

Per la maggior parte, i ministri evangelici più stabili e classici dell'epoca denunciarono il movimento: "G. Campbell Morgan, un predicatore evangelico molto rispettato, definì il movimento pentecostale "l'ultimo vomito di Satana", mentre R. A. Torrey affermò che "non era enfaticamente di Dio e [fu] fondato da un sodomita". Nel suo libro Holiness, the False and the True, Harry Ironside nel 1912 denunciò il movimento come "disgustosi... deliri e pazzie" e accusò i loro incontri di causare "un pesante tributo di follia e infedeltà".

Queste esperienze soggettive ferocemente denunciate sono il fondamento centrale della "teologia" per il movimento p/c. Esso non si basa sulla Scrittura, come afferma, ma piuttosto su esperienze individuali altamente idiosincratiche. L'esperienza soggettiva individuale dello "Spirito Santo" è tutt'oggi il fattore guida di tutte le moderne esperienze carismatiche.

L'esperienza "pentecostale" iniziò in un modo che sarebbe stato in qualche modo accettabile per alcuni protestanti, ma una volta che si fece strada rivelò rapidamente la sua vera natura: quella che fu svelata ad Azusa. Imprescindibilità, manifestazioni bizzarre e cose del genere hanno trovato tutte una casa con la scusa che "lo Spirito mi sta guidando". Tale "libertà" è irresistibile per l'uomo caduto.

La missione di Azusa Street decadde rapidamente nel dissenso. I vari "discepoli" di Seymour si ribellarono per rivendicare una più profonda "esperienza dello Spirito", proprio come Seymour aveva fatto con Parham. Seymour concluse i suoi giorni con un piccolo resto del suo movimento e, dopo divisioni e fratture consecutive, solo una ventina di persone rimasero con lui nell'originale missione di Azusa Street.

Il movimento carismatico moderno

Il movimento carismatico segna approssimativamente il punto in cui la filosofia e lo stile "pentecostali" iniziarono a emergere e ad essere accettati nelle denominazioni "principali". Prima del movimento carismatico i "pentecostali" erano considerati "gruppi marginali" da molte denominazioni protestanti. La maggior parte delle fonti considera il signor Dennis Bennett l'avanguardia del movimento carismatico. Era un ministro episcopaliano a Van Nuys, in California. Nel 1960 affermò di aver sperimentato il "battesimo dello Spirito Santo". A causa del conflitto che questo creò nella sua congregazione, si dimise e si stabilì in un'altra chiesa episcopaliana a Seattle, in Washington, chiamata St. Luke's. Questa comunità divenne un punto centrale nel primo movimento carismatico. In un certo senso, il pentecostalismo stava entrando nel cristianesimo mainline (nella Chiesa episcopaliana, nientemeno) e questa era una novità.

Ciò diede inizio al mainstreaming di pratiche (come il parlare in lingue, le preghiere per la guarigione, ecc.) che si trovavano principalmente nelle chiese pentecostali che, fino ad allora, erano spesso ai margini del protestantesimo. A causa di questo movimento, il pentecostalismo rapidamente si diffuse attraverso il protestantesimo "mainline", e non si fermò qui. Si fece strada anche nella Chiesa cattolica romana. Sebbene gran parte della fede e della pratica del movimento carismatico provenisse direttamente dai pentecostali che esistevano da quasi sessant'anni, le chiese principali che abbracciarono tale credenza evitarono l'etichetta di "pentecostali" per ragioni sia culturali che teologiche.

Questo nuovo movimento 'carismatico' si diffuse rapidamente in altre denominazioni principali e, verso la metà degli anni '60... La visibilità e le reti del movimento furono ulteriormente rafforzate dal successo del movimento "Jesus People" di stampo pentecostale tra i giovani americani di fine anni '60 e '70. Negli anni '80 emerse una rete vigorosa e indipendente di chiese e organizzazioni carismatiche (a volte descritte come la "Terza ondata"), comprese chiese come la Vineyard Christian Fellowship.

Pertanto, i movimenti carismatici e pentecostali sono davvero un singolo movimento generale. Questi movimenti nuovi e marginali sono diventati, attraverso vari mezzi, una delle mentalità più influenti nel protestantesimo moderno. È probabilmente uno dei movimenti più influenti del secolo scorso all'interno del mondo generalmente cristiano e i suoi presupposti definiscono molte delle moderne mentalità protestanti e persino quelle della Roma moderna.

Per proseguire, una domanda importante da porsi è: la Chiesa antica e primitiva (Ortodossia) ha affrontato qualche fenomeno simile al movimento p/c? La risposta è si. Daremo un'occhiata a questa storia in un prossimo articolo.

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