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  'Seguendo i santi Padri': la fuga di padre Theodoros Zisis dalla cattività babilonese dell'ecumenismo

dal sito del monastero del Pantocratore di Melissochori

5 marzo 2014

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"Un tempo ero un discepolo degli ecumenisti, ma sono diventato un discepolo e seguace dei santi Padri. E mi glorio di averlo fatto!"

- padre Theodoros Zisis.

1. Introduzione

Recentemente è 'riemersa' una serie di testi scritti dal ben noto professore di patristica, ora in pensione, il protopresbitero Theodoros Zisis, raggiungendo via Internet i fedeli ortodossi di lingua inglese. [1] Originariamente pubblicati negli anni '70, questi testi, in particolare uno intitolato 'il Patriarcato Ecumenico e l'archimandrita Justin Popovich', parlano entusiasticamente del Patriarcato Ecumenico e del patriarca Atenagora, [2] e sono critici del santo serbo recentemente canonizzato, Justin Popovich. [3] Ci si potrebbe chiedere: che cosa rende la 'riscoperta' di questi vecchi testi così particolarmente interessante? Sembrerebbe essere il fatto che padre Theodoros è ora, circa una trentina di anni più tardi, un faro di guida nel mondo ortodosso, che invita i fedeli ortodossi – vescovi, clero e laici – a sostenere la Tradizione della Chiesa come espressa negli scritti dei santi Padri e dei santi Canoni, a fronte della pan-eresia dell'ecumenismo. In altre parole ci sta invitando a seguire le orme di san Giustino Popovich, controllando così le, le pratiche ecumeniste non canoniche del Patriarcato Ecumenico.

Dunque, emerge un certo numero di possibili motivazioni quando si considera il motivo per cui sono in circolazione questi testi ormai di trent'anni. Potrebbe essere un tentativo di screditare la testimonianza di padre Theodoros alla Chiesa contemporanea, creando l'impressione che egli sia in qualche modo incoerente? Potrebbe essere un tentativo di deludere coloro che hanno visto in lui la luce di Cristo, la luce della Verità, mentre denuncia il loro capo come un ex ecumenista? Basta non guardare oltre due grandi confessori ortodossi, San Marco di Efeso e Gennadio II Scolario – entrambi molto amati dallo stesso padre Theodoros – per scoprire che queste tattiche precise sono state usate nel corso della storia nei confronti di coloro che hanno osato opporsi alle false unioni. [4]

Qualunque sia stata la motivazione per aver richiamato l'attenzione su questi testi, Dio ha permesso che diventasse un'opportunità per il nostro beneficio spirituale. Come ha detto il giusto Giuseppe, consolando i suoi fratelli dopo il loro grande tradimento: "Avete fatto del male contro di me, ma Dio lo ha trasformato in bene". [5] Come risultato di questi recenti avvenimenti, Padre Theodoros + giunto alla decisione di descrivere il suo viaggio dalla mentalità ecumenista, o quella che chiama "la cattività babilonese che attualmente attanaglia il Patriarcato Ecumenico", a quella libertà che è l'obbedienza alla tradizione della Chiesa ortodossa. Qui di seguito offrirò una sintesi di questo percorso come lui stesso lo ha descritto in una confessione pubblica che, il 12 aprile 2011, ha raggiunto internet solo in formato video. [6] Questa confessione da una parte cancella qualsiasi confusione che circonda la storia dei testi in questione e dall'altra fornisce un'importante testimonianza alla Chiesa contemporanea.

2. Prima formazione

Che il padre Theodoros a un certo tempo nella sua carriera sia stato un 'philopatriarhikos' (filo-patriarcale) è tutt'altro che segreto. [7] Nella sua recente discussione di questo problema ha suggerito che, mentre il giovane che ha 'riscoperto' questi scritti vecchi di trent'anni, ha sentito di aver "scoperto l'America", una rapida scansione dei suoi dettagli biografici rivela queste prime inclinazioni a chiunque voglia osservare. Da studente presso l'Università Aristotele di Salonicco tra il 1961 e il 1965, padre Theodoros era immerso in una facoltà di teologia che non vantava un singolo anti-ecumenista nel suo personale. La facoltà non era solo del tutto ecumenista; lo era in modo entusiasta, ispirandosi al patriarca ecumenico Atenagora. Il patriarca Atenagora era proiettato come una figura profetica sui giovani impressionabili, un'idea rafforzata dalle immagini del patriarca che sembrava un nuovo Mosè con la sua lunga barba, mentre incontrava e cingeva il papa con le braccia tese, quando i due si incontrarono a Gerusalemme nel 1964. Il mentore di padre Theodoros all'università, il noto patrologo Panagiotis Chrestou, era lui stesso vicino ad Atenagora, essendo stato nominato direttore dell'Istituto patriarcale per gli studi patristici per ordine del patriarca. Dopo aver respirato l'aria di un tale ambiente nel corso degli anni iniziali della sua formazione, non dovrebbe essere una sorpresa che padre Theodoros fosse inizialmente innamorato sia dell'ecumenismo sia del patriarcato. Così, prima del 1976, tutte le sue opere erano puramente teologiche – in gran parte studi sui Padri – e nessuna era scritta contro l'ecumenismo e il patriarcato: molte opere, come gli scritti in questione, riflettevano anche positivamente su questi aspetti.

3. Un primo sguardo attraverso le nuvole

Da giovane professore, diplomato con il massimo dei voti e in possesso di un grande amore per il Patriarcato Ecumenico, forse non è sorprendente che il nome 'Theodoros Zisis' sia diventato strettamente associato con il Fanar. Egli divenne ben presto "il prescelto" del patriarcato, scrivendo centinaia di discorsi e altri documenti per il patriarca Demetrio. Questo rapporto, però, si sarebbe presto trasformato in disagio.

Tra il 1978 e il 1980, padre Theodoros ha intrapreso uno studio approfondito di Gennadios II Scholarios, il primo patriarca di Costantinopoli dopo la caduta della città nel 1453, nella speranza di produrre una monografia. [8] Egli ha descritto questa decisione come il prodotto di "intervento divino" e di una "illuminazione divina", dal momento che non aveva mai realmente pensato di trattare questo tema in precedenza, ed è stato questo studio che ha portato davanti a lui per la prima volta tutta la tradizione della Chiesa riguardo al papismo, agli eventi del Concilio di Ferrara-Firenze, e alle lotte di san Marco di Efeso. Attraverso questo studio ha imparato molte cose che gli erano state nascoste nei suoi studi universitari precedenti. Confrontando il percorso su cui si trovava attualmente con quello che i suoi studi recenti gli avevano svelato, padre Theodoros ha cominciato a rendersi conto che si era sbagliato. Ha avuto così inizio il processo di ri-orientamento.

4. Ordinazione.

In combinazione con il suo studio della tradizione ortodossa, il suo disagio ha continuato a crescere man mano che passava tempo in rappresentanza della Chiesa ortodossa al dialogo ortodosso-cattolico romano. Dopo aver intrapreso questo compito inizialmente nel 1985 su richiesta del metropolita Dionysios di Neapolis e Stavroupolis, che si lamentava che non erano stati inclusi rappresentanti della scuola teologica di Salonicco nelle delegazioni ortodosse, questa esperienza ha dipinto per lui un quadro di ciò che significa veramente la parola 'dialogo' nel contesto dell'ecumenismo moderno.

Nonostante il suo crescente disagio nei confronti della posizione ecumenica del patriarcato, nel 1991, all'età relativamente avanzata di 49 anni, padre Theodoros ha accettato l'ordinazione. È stato ordinato presso il monastero patriarcale di santa Anastasia Farmacolitria appena fuori Salonicco. Per l'evento il patriarca Demetrio ha inviato il vescovo di più alto rango del patriarcato, Bartolomeo di Calcedonia, [9] a compiere l'ordinazione. A questo punto, padre Theodoros ha suggerito di essere disposto a convivere con i suoi dubbi circa l'orientamento di Costantinopoli sull'ecumenismo con la consapevolezza che, da prete all'interno del patriarcato, avrebbe forse potuto portare qualche cambiamento positivo.

Poco dopo la sua ordinazione, tuttavia, Padre Theodoros è stato messo di fronte a un evento particolarmente inquietante nel contesto del dialogo: la condanna dell'uniatismo a Frisinga. Nel 1991, le delegazioni degli ortodossi e dei cattolici avevano firmato insieme una condanna dell'uniatismo. Padre Theodoros aveva giocato un ruolo fondamentale nella redazione dei documenti e nell'intermediazione dell'accordo tra gli ortodossi e i rappresentanti del Vaticano. Prima che i documenti relativi fossero ampiamente diffusi, tuttavia, il metropolita Stylianos dell'Australia ha visitato la sua casa in presenza della sua presbitera, chiedendo a padre Theodoros aiuto per insabbiare i documenti già firmati. Una netta vittoria della verità era stata raggiunta – una vittoria per la santa Ortodossia – e gli veniva chiesto di assicurarsi che questa passasse inosservata! Nel giro di due anni, attraverso la grande influenza del Vaticano, i documenti sono stati fatti svanire e si è tenuta una nuova consultazione a Balamand, in Libano, che ha riabilitato la reputazione dell'uniatismo, facendo finta che la condanna a Frisinga non avesse mai avuto luogo. [10] Padre Theodoros ha scritto una critica all'accordo di Balamand – un documento che si sarebbe rivelato l'inizio della fine della sua collaborazione con il patriarcato.

5. L'ascesa del patriarca Bartolomeo

Durante il periodo tra Frisinga e Balamand, Bartolomeo di Calcedonia è asceso al trono patriarcale di Costantinopoli. Poco dopo la sua ascesa, il nuovo patriarca ha chiamato padre Theodoros nel suo ufficio. Gli ha posto una domanda: "Vuoi lavorare per me – scrivere discorsi, ecc – con il fervore con il quale hai lavorato per il mio predecessore?" Con questo il patriarca si era offerto di fare di padre Theodoros il suo logografo [11] ufficiale. Nella sua discussione di questi eventi, padre Theodoros dice di avere "sudato freddo", mentre era seduto nell'ufficio del patriarca, sapendo che la cooperazione stava diventando sempre più difficile, in base a ciò che ormai capiva. Oltre all'offerta di una posizione, il Patriarca ha detto che stava progettando un viaggio in Germania per un evento ecumenico e che voleva che padre Theodoros andasse con lui come espressione di ringraziamento per tutto quello che aveva fatto per il patriarcato.

 Nel 1993 hanno fatto il viaggio in Germania. Alla manifestazione ecumenica la delegazione ortodossa ha avviato una chiara istanza di preghiera comune con gruppi ereticali. [12] Non credendo ai suoi occhi, padre Theodoros è rimasto da parte da solo. Questo fatto è stato notato dal futuro metropolita Tarasio del Sud America, allora un diacono, che gli ha chiesto: "Padre Theodoros, non vuoi venire a unirti al gruppo?" Ora sapeva che le accuse che il Patriarcato e gli ecumenisti ortodossi facevano preghiere comuni con gli eretici erano state vere per tutto il tempo; che questa non era una calunnia come aveva inizialmente pensato. La sua mente era decisa: "Non posso lavorare per una chiesa che non segue i santi Canoni". Al ritorno a casa padre Theodoros ha ricevuto una telefonata di qualcuno che gli diceva che il patriarca aveva bisogno di lui per la preparazione di diversi documenti. Padre Theodoros ha rifiutato, cosa che ha terminato la sua collaborazione con il patriarcato.

6. La tempesta incipiente

La critica di padre Theodoros all'accordo di Balamand, il suo rifiuto di sopprimere le decisioni di Frisinga, le sue azioni alla manifestazione ecumenica in Germania, così come il suo generale cambiamento di mentalità, sono stati tutti debitamente notati da chi era in posizioni di importanza. Il Vaticano, dispiaciuto dalla condanna dell'uniatismo e dal suo capo architetto, ha espresso il suo disappunto al Patriarca, il quale, dopo aver visto anche la critica aperta del nuovo documento di Balamand fatta da padre Theodoros, ha inviato una lettera che affermava che padre Theodoros Zisis non avrebbe più dovuto essere impiegato dalla Chiesa ortodossa nei dialoghi con i cattolici. Questo, tuttavia, era solo l'inizio.

Poco dopo, padre Theodoros ha ricevuto un'altra lettera dal patriarcato. Questa volta gli è stata fatta una semplice domanda: "A quale metropolia dovremmo inviare i tuoi documenti?" Nel giro di pochi anni, padre Theodoros nota che è passato da essere il "prescelto" a essere un persona non gradita al patriarcato, semplicemente per aver cambiato idea sull'ecumenismo sulla base della ricerca accademica e dell'esperienza. Questi eventi hanno lasciato padre Theodoros in una posizione scomoda in quanto non se li era particolarmente aspettati. Il riposo del metropolita Pantelemon di Thessaloniki ha inoltre aggiunto complessità alla sua situazione in quanto gli sarebbe stato impossibile richiedere un trasferimento fino a quando fosse stato eletto il nuovo metropolita. Egli ha quindi risposto al patriarca di conseguenza, suggerendo che non avrebbe potuto fare nulla fino all'elezione di un nuovo metropolita. Con nessuna soluzione immediata in vista, la questione è stata dimenticata per un certo tempo.

Tuttavia, questa pace non è durata a lungo. Quando il patriarca ha ricevuto il papa al Fanar, padre Theodoros ancora una volta ha risposto scrivendo un articolo dal titolo: 'Lontano dal sentiero dei santi Padri' in cui descriveva l'incontro e la mentalità che si trovava dietro di esso. [13] Questa volta è stata inviata una seconda lettera e la richiesta del patriarca si è compiuta; Padre Theodoros è stata accettata e registrata come sacerdote della metropolia di Thessaloniki, cosa che ha terminato ufficialmente la sua associazione con il Patriarcato Ecumenico.

7. San Giustino Popovich

Dopo aver discusso come la sua visione del mondo è cambiata dal momento in cui ha scritto gli articoli in questione fino a oggi, Padre Theodoros si è rivolto direttamente alla questione del suo rapporto con san Giustino Popovich.

Padre Theodoros ha suggerito che se si leggono gli articoli in questione per se stessi, vi si vede chiaramente vedere che, anche se a quel tempo non era d'accordo con il grande anziano serbo, aveva per lui il massimo rispetto e amore. Anche se non era d'accordo con le osservazioni di san Giustino circa il Patriarcato Ecumenico e la sua promozione attiva dell'ecumenismo, era sempre impressionato dal calibro spirituale del santo ed era consapevole del fatto che si trovava a un gigante spirituale dei nostri tempi. Quando scrisse il suo articolo intitolato 'Il Patriarcato Ecumenico e l'archimandrita Justin Popovic', però, i due erano in cammino su percorsi diversi; appartenevano a diversi ambienti. Padre Theodoros confessa apertamente che era convinto della difesa del patriarcato che aveva scritto a quel tempo, ma nel giro di pochi anni dopo aver scritto quelle parole le cose per lui sono cambiate radicalmente.

Successivamente, durante il suo discorso, padre Theodoros ha colto l'occasione per chiedere pubblicamente perdono al santo. "Mi sono pentito (metanoesa) nel vero senso della parola". Confessa davanti al mondo che ha "cambiato strada" e che ora si sforza di seguire il percorso stabilito da san Giustino.

7. Conclusione

Ciò che al collaboratore del sito Amen.gr ha preso dieci minuti da 'trovare' ha aiutato a scoprire una storia molto più grande e più importante; una storia che altrimenti potrebbe avere richiesto un lungo periodo di tempo per essere raccontata in dettaglio. [14] Sì, padre Theodoros Zisis un tempo aveva un alto rango nel patriarcato e ne era un difensore entusiasta. Sì, questo significa che a volte ha difeso l'ecumenismo. Sì, un tempo era in disaccordo con san Giustino Popovich. Tuttavia, Dio, vedendo la sua lotta personale e la sua erudizione, e il suo grande amore per i santi Padri, lo a raggiunto attraverso un'apertura tra le nuvole dell'inganno e lo ha ricompensato con la verità. Questa lotta ha gli è costata cara; sia in termini di ciò a cui ha dovuto rinunciare per abbracciare la verità che ha incontrato, sia in termini dell'ira che ha affrontato per l'inconveniente che questa verità rappresenta per altri. Che Dio, nella sua abbondante misericordia, continui a onorarci con queste anime, che, vedendo la verità per se stessi, diventano fari per gli altri.

Sabato di Lazzaro

16 aprile 2011

[1] Originariamente postato in greco a questo indirizzo: http://www.amen.gr/index.php?mod=news&op=article&aid=5198. Questo è stato tradotto in inglese e pubblicato qui: http://www.johnsanidopoulos.com/2011/03/fr-theodoros-zisis-responds-to-st.html .

[2] Il patriarca Atenagora (25 marzo 1886 – 7 luglio 1972) è stato patriarca ecumenico di Costantinopoli dal 1948 al 1972 ed è ampiamente riconosciuto come uno dei più importanti ecumenisti ortodossi.

[3] San Giustino Popovich (6 aprile 1894 – 7 aprile 1979) è stato canonizzato dalla Chiesa di Serbia, il 2 maggio 2010. Egli è forse più noto nel mondo di lingua inglese per il suo libro La Chiesa ortodossa e l'ecumenismo, che è rinomato per la sua articolata critica della ecumenismo nei suoi vari aspetti.

[4] La vita di Scholarios ci fornisce esempi sorprendenti di questo comportamento. Furono fatti consistenti sforzi da parte di chi desiderava una unione di compromesso con il papa per seminare discordia tra la leadership anti-unionista. Per ulteriori dettagli si veda il libro di Kyriakos Papakyriakou Gennadios II Scholarios e l'unione delle Chiese. Questi tentativi sono descritti negli ultimi quattro capitoli.

[5] Genesi 50:20.

[6] Cfr. http://www.impantokratoros.gr/ptheodoros_ekklhsiastikh_epikairothta.el.aspx

[7] 'Philopatriarhikos': termine greco che significa uno che ama il patriarcato.

[8] Zisis, Theodoros. Gennadios II Scholarios: vita-scritti-insegnamenti (Istituto patriarcale di studi patristici: Thessaloniki, 1980). [In greco].

[9] Il 2 novembre 1991 Bartolomeo di Calcedonia sarebbe salito al Trono Patriarcale di Costantinopoli, diventando patriarca ecumenico.

[10] Padre Theodoros ha pubblicato questi documenti ora molto difficili da trovare nel suo libro Unia: condanna ed esonero (Ekdoseis Vrenios: Thessaloniki, 2002).

[11] Autore dei documenti ufficiali e dei testi per i discorsi.

[12] La preghiera congiunta con gli eretici è chiaramente vietata dai Canoni dei Concili ecumenici. Vedi l'elenco completo dei canoni vigenti in Gotsopolous, Anastasios. La preghiera comune con gli eretici: presentazione della prassi canonica della Chiesa (Thessaloniki, 2009), 26-29.

[13] per una traduzione di questo articolo, v. http://www.impantokratoros.gr/8AC792C1.en.aspx

[14] Padre Theodoros ha detto che ha a lungo voluto pubblicare qualcosa riguardo a ciò che ha detto negli ultimi giorni; tuttavia, le restrizioni sul suo tempo lo hanno sempre impedito. Spera che in futuro sarà in grado di pubblicare un documento contenente la documentazione riguardo agli eventi che ha menzionato.

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