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  Arciprete Vsevolod Chaplin - “Frammenti”

da Interfax-Religion

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I 'giovani in ricerca' della prima metà degli anni '80 correvano in massa in chiesa. Ragazzi e ragazze assolutamente normali, che erano venuti a studiare a Mosca da varie città e paesi e anche studenti anziani si univano a numerosi intellettuali "progrediti" di Mosca. Il loro interesse per la fede era ardente, a volte venato di radicalismo conservatore o progressista. La Chiesa li attirava, così come li attiravano alcuni teatri, sale d’esibizione, gruppetti filosofici e letterari infestati da mezzi dissidenti, che non accettavano la realtà sovietica. Probabilmente, ad alcuni di loro piaceva mescolarsi con gli "atipici" della società di quel tempo.

Solo pochi di quei giovani sono rimasti nella Chiesa - per esempio, padre Sergy Kondakov, un tipico intellettuale di Mosca nato in una famiglia d’élite, ma che ha studiato a Vladimir e ha preso gli ordini a Izhevsk solo per servire Dio (dato che uno come lui non sarebbe mai stato ordinato a Mosca negli anni '80). Oggi è un sacerdote molto attivo, che è riuscito a creare un'oasi di vita normale in un noioso villaggio dell’Udmurtia. Aveva l'abitudine di andare in Cecenia con le locali forze speciali di polizia. Tra coloro che sono rimasti e servono ancora ardentemente Dio sono padre Tikhon (Shevkunov), padre Oleg Steniayev, il vescovo Zosima (Davydov), il vescovo Hilarion (Alfeyev), Alexey Puzakov e molti altri.

Tuttavia, questi sono una sorta di eccezioni. Molti di coloro che hanno iniziato ad andare in Chiesa prima della perestrojka poi l’hanno lasciata per "un paese lontano". Sono triste per i numerosi, quotidiani giovani fedeli di 20-25 anni fa, con cuori appassionati e menti chiare, che hanno guidato animate discussioni teologiche, sono divenuti lettori, suddiaconi, operatori pastorali, sono entrati nei seminari, e poi sono scomparsi senza traccia. Alcuni si sono messi in affari, molti indugiano in Europa, America e Israele, qualcuno ha ceduto all’alcolismo e al consumo di droghe, mentre la maggior parte si dibatte a mala pena nel pantano della vita quotidiana.

Perché è così? Dio solo lo sa. Forse, la loro fede sembrava un gioco da ragazzi dissidenti. E quando la Chiesa - grazie a Dio - è diventata un luogo per la "gente comune", l'hanno abbandonata. Non poteva essere altrimenti. Oggi la fede è diventata una cosa normale, non un fenomeno "dissidente". Un mio amico distinto per il suo occhio rapido e spirito critico mi ha fatto notare una volta: quando chiedi la direzione per una chiesa di campagna, nessuno più si stupisce, si irrita o si perde in una melassa sentimentale. Non cominciano con storie patetiche su quel tipo di chiesa né, al contrario, cominciano a indagare il motivo per cui ci vai. Ti indicano appena la via e questo è tutto. Come una cosa di normale amministrazione.

***

Non so perché alcuni giornalisti continuano a chiamare "baciapile"i politici che vengono in chiesa. Il tempo di questi ultimi è finito molto tempo fa, a metà degli anni '90. Oggi ci sono molti credenti seri tra i politici e i funzionari statali. Si confessano, si comunicano, leggono letteratura spirituale e vanno in pellegrinaggio. A volte diventano anche teologi dilettanti, anche se non sempre di mentalità sobria.

Tuttavia, molti di loro non hanno fatto un passo ulteriore per diventare non solo dei buoni cristiani, ma dei politici cristiani. E per smettere di separare la Chiesa dal loro lavoro "secolare" e iniziare ad applicare i comandamenti di Cristo nella politica, il che significa imparare a sopportare fallimenti e sconfitte, ma non indietreggiare dalla verità di Dio, anche a dispetto degli interessi personali e della "verità" terrena del qui-e-ora.

***

Il Monastero di San Daniele a Mosca, dove mi capita di lavorare, ha una storia decisamente distinta. Fu la prima dimora monastica aperta nel tardo XIII secolo in questa città, che allora era il centro di un piccolo principato ereditato da San Daniele. Fu l'ultimo monastero chiuso dai bolscevichi nel 1930. E fu il primo ad aprire di nuovo nel 1983. Mi ricordo molto bene che quando sono arrivato sembrava un carcere ordinario - le cupole e le croci mancavano, mentre porte di metallo, barre e spioncini si vedevano ovunque intorno. I servizi divini erano condotti nella chiesa di San Serafino che ospita oggi un negozio di articoli ecclesiastici.

Quando mostro il monastero agli ospiti stranieri, cito sempre la sua tragica storia del XX secolo. Racconto loro dei prigionieri minorenni che vivevano qui, molti dei quali nati in famiglie represse sotto Stalin. Da qui iniziavano la loro strada a bordo di treni speciali per orfanotrofi situati in tutta l'Unione Sovietica. Di certo descrivo il rilancio del luogo e il suo ruolo superlativo, quando abbiamo ricordato il millennio del battesimo della Russia nel cristianesimo. Mostro loro persone che vengono da lontane parti della Russia a pregare qui. E tutte queste cose rappresentano questo paese e questa Chiesa molto meglio di narrazioni dettagliate sulle caratteristiche architettoniche. E questo trafigge le anime anche ai vecchi "agnostici".

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Le persone secolarizzate chiedono spesso perché la Chiesa ortodossa non si adatta alla modernità, non semplifica le funzioni, non pone banchi nelle chiese rendendo così più facile il suo messaggio spirituale. In breve, perché la Chiesa non diventa comoda per le persone spiritualmente impotenti (ovvero i paralitici, secondo i Vangeli). Alcuni credono ancora che questo sia il modo per attirare la gente alla Chiesa.

L'esperienza dell’Occidente mostra il contrario. Le denominazioni protestanti liberali e in parte la Chiesa cattolica stanno perdendo il loro gregge e il loro clero solo perché sono diventate troppo semplici, troppo comode, troppo adattate ai capricci pubblici. Alcuni considerano le loro chiese un posto per rilassarsi, per ascoltare buona musica, per prendere una tazza di tè con gli amici. E poi per chiedere tazze migliori, musica incredibile e insegnamento teologico senza conflitti. Tutto perché la coscienza non possa essere toccata accidentalmente. Ma alla fine queste chiese si svuotano perché è davvero meglio rilassarsi e bighellonare in spiaggia o in un caffè. È notevole che le chiese più piene in Occidente sono parrocchie che sono ritornate a funzioni lunghe e oranti, che cantano inni antichi e sviluppano vita di comunità. Per esempio, l'Abbazia di Sylvanès nel sud della Francia. Moltitudini di persone pregano alle loro lunghe messe solenni accompagnate da canto collettivo alla maniera antica.

Le persone che vengono seriamente alla Chiesa non lo fanno quando vogliono passare del tempo bello. Vengono alla Chiesa per risolvere problemi importanti e vitali, piuttosto che per dimenticarli. Vengono a cambiare le loro vite di peccato e a trasfigurare i loro cuori. Non c'è cristianesimo senza eroismo, senza risveglio cosciente, senza rinuncia alla nostra volontà per la volontà di Dio. La gente lo capisce. E viene a sentire verità poco lusinghiere e a farsi offrire farmaci amari ma efficaci.

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A dire il vero, è stato doloroso e spiacevole guardare La Passione di Cristo. Ma la Madre di Dio e gli apostoli avevano sentimenti diversi quando hanno visto quella originale? Questo film può risvegliare una persona, può farle pensare al messaggio della Passione di Cristo, al senso della propria vita e ricordarle la sofferenza e la morte che esistono nel mondo, anche se i mass media le nascondono disperatamente al cittadino medio. È già una cosa buona se il film ha portato almeno una persona alla Chiesa. È importante non trattare come un thriller ordinario le strazianti rappresentazioni di Mel Gibson e dimenticarsene il giorno dopo quando ci si immerge nella solita vita vana di ogni giorno.

Tutti questi "codici da Vinci" e "ultime tentazioni" fanno alla fine una figura ben meschina. Si basano su quella tendenza molto antica conosciuta dalle antiche eresie, che lotta per portare Cristo "più vicino" al nostro stato di peccato, attribuendo a lui i nostri inganni e facendolo scadere nel contesto dell’ipocrita normalità di tutti i giorni, o addirittura del peccato. Il sottinteso è molto semplice: l'auto-giustificazione, un tentativo di nascondersi dalla voce della coscienza. Se io presento Cristo come uomo della strada e riesco a convincere me stesso e altri che "era proprio così", allora cosa c'è che non va nella mia vita da maiale? Chi osa condannarla?

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Siamo sempre tentati di creare il nostro "sub-spazio" ortodosso nella società in modo da poterci sentire come a casa. Impostare i nostri personali canali televisivi, documenti, concerti, siti web, conferenze... E lasciare che il mondo "malvagio e peccaminoso" viva come vuole perché ne odiamo anche la vista. Nel frattempo, questo rende felici i padroni di questo mondo: stai nelle tue cerchie, proprio come avevi fatto prima nei cortili della chiesa, e non ti far vedere.

La Chiesa cattolica romana e la maggioranza dei protestanti procedono in questo modo in Occidente. Hanno creato la loro sottocultura, i loro "sub-spazi" - perfettamente arredati, molto confortevoli, con attrezzature all'avanguardia, ma assolutamente inosservati dai mass media influenti e dal settanta per cento delle persone. E noi dovremmo sforzarci di raggiungere lo stesso obiettivo?

Si dice spesso che oggi è impossibile portare in chiesa tutta la società. Forse, è vero. Ma noi non sopravvivremo in un circolo chiuso. Almeno perché la società oggi diventa più ideologizzata e sostiene il culto della relatività. È pratica comune "credere nella mancanza di fede" e credere in essa ardentemente, fanaticamente, intollerabilmente. E questa "fede" ha i suoi missionari che hanno già catturato la scuola e i mass-media. I residenti del "ghetto ortodosso" sono a rischio di perdere i loro figli, che saranno felici di scappare e di essere attratti dagli "eroi" di oggi. È per questo che dobbiamo andare al mondo prima che il mondo venga a prendere noi.

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Quando parlo con gli europei occidentali, credenti e atei, ho spesso una sensazione che si sentano spezzati al loro interno circa la loro tradizione cristiana. Da un lato, le hanno dato il benservito per sempre e l’hanno seppellita sotto la cenere rivoluzionaria e sotto mucchi di annunci che promuovono il rinnovamento della Chiesa. Ma la rimpiangono ancora con nostalgia come se vivere con essa fosse stato così accogliente. Non è un caso, che quando gli europei invecchiano o affrontano una crisi, amano andare a un antico monastero ad ascoltare la Messa gregoriana ...

La solitudine spirituale è un altro problema spirituale dell'Occidente. Dopo essersi strappato dall’Impero romano d'Oriente, dopo averne anatemizzato la spiritualità e poi sequestrato e saccheggiato Costantinopoli, l'Occidente ha iniziato a respirare con un solo polmone, come dice la metafora preferita dei cattolici. Oppure, in termini semplici, ha iniziato a soffocare e a indebolirsi per congestione polmonare. Quanto più lontano, tanto più profondo. "Il mondo illuminato" ha schiavizzato tutte le nazioni ad eccezione della Russia e della Cina, ma non ha guadagnando nulla da loro, alla fine si è rafforzato nella sua "autosufficienza" e si è convinto che il suo modello è l'unico ideale per tutti. L'Occidente non sente critici esterni, mentre la critica interna diventa sempre più banale e accecata. La solitudine cresce...

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Un pastore metodista dalla Corea del Sud una volta mi ha detto: "Se foste venuti qui prima degli americani e lo aveste fatto con forza, con il canto corale, le icone e i riti, l'intera Corea sarebbe stata vostra." Non si può negare che il cristianesimo senza emozione e rito si sia radicato in molti popoli asiatici solo a causa della forte pressione americana e non prima che gli asiatici avessero colorato il suo spirito razionalistico con simili emozioni e riti. Dio volendo, impareremo questa lezione. Chi lo sa, forse il Metropolita Nikita di Hong Kong ha ragione quando prevede che "il futuro della Chiesa ortodossa è in Asia."

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La cultura occidentale delle assemblee cristiane si basa sempre più sui metodi della psicologia laica, "tecnologica". I partecipanti sono sempre divisi in “piccoli gruppi”, si incontrano e obbligatoriamente raccontano le proprie storie. Ciò si traduce non solo in perdita di tempo, ma anche nell’andare fuori tema, nel fare false confessioni e nell’indulgere in un’egoistica "espressione di sé". Si coltiva in tutti i partecipanti un’illusione di essere coinvolti, anche se non hanno detto nulla di ragionevole e il documento finale non riporta nessuno dei loro pensieri.

Non sto invitando a tornare ai tempi sovietici, quando si sentivano 2-3 discorsi e si votava tutti insieme un’approvazione. Mi chiedo solo se è davvero impossibile pensare a qualcosa di più utile che giocare a fare gli amici e prestare finta attenzione alle assurdità dette da qualcuno. Suggerisco questo regime: tutti dovrebbero spiegare le proprie idee su un foglio di carta prima della riunione. Tutti avranno la possibilità di dare un'occhiata a queste note in anticipo. Poi i partecipanti presenteranno i loro testi, tre minuti per ciascuno. Nel frattempo, gli altri mostreranno se li apprezzano o no. Si possono premere bottoni o mostrare cartoncini di diversi colori. In seguito il gruppo di redazione farà un riassunto da far discutere a tutti. È un metodo democratico, fecondo e sbrigativo.

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I luterani tedeschi hanno sempre ritenuto i “diplomatici ecclesiastici” russi troppo squadrati e conservatori; alla fine si sono stancati di loro e hanno deciso di richiederci un vero e proprio "uomo del popolo". Lui avrebbe capito tutto e non avrebbe fatto impazzire tutti con le differenze teologiche. Hanno invitato un noto archimandrita assieme agli studenti di un seminario provinciale e hanno iniziato a fargli visitare le comunità luterane, bevendo birra e scambiandosi buone parole per convincersi l’un l’altro di avere molto in comune... Hanno trascorso l'ultima sera nella casa di un vescovo locale e condiviso momenti di totale fraternizzazione. L'archimandrita è stato profondamente commosso e ha detto al padrone:

- Sei un uomo molto, molto buono! Ma perché non ti sposi con tua moglie? E faresti meglio a farti battezzare...

I tedeschi da allora non ce l’hanno più richiesto e sono ancora alla ricerca di nuovi "liberali del popolo."

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Il mondo moderno deve tornare alla virtù dell'auto-limitazione. Molti economisti affermano che se la popolazione di tutto il mondo seguisse gli standard occidentali di consumo di acqua, cibo ed energia, il pianeta si distruggerebbe. Tale conclusione è assolutamente inaccettabile per coloro che sono abituati ad aumentare il loro "standard di vita" e combattere con gli altri per i beni di consumo, piuttosto che fare delle concessioni. Le élite occidentali e di altri paesi sono pronte a dare almeno una parte della loro sicurezza ai poveri, di rifiutare un nutrimento costoso ai loro "animali da compagnia" per salvare i bambini che fanno la fame in Africa? Molto probabilmente, non lo sono. E questo si traduce in abbondanti conflitti e iniquità.

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Il Metropolita Kirill ha più d’una volta sottolineato che vari incontri inter-religiosi e inter-etnici producono slogan generali, non vincolanti, del tipo "Popoli, riuniamoci insieme". Oggi, faremmo meglio a dire: "Popoli, comportiamoci onestamente."

Non voglio dire di non rubare dato che nessuno sembra farlo, ma di rovesciare l'idolo della correttezza politica che in realtà dovrebbe essere chiamata una conveniente menzogna. Per esempio, confessiamo onestamente l'uno all'altro: l'Ortodossia e il Cattolicesimo considerano se stessi e nessun’altro come i custodi dell’unica vera Chiesa, l'Islam si riserva il diritto di essere l'ultima rivelazione, il Giudaismo pensa di essere l'unico adatto per gli ebrei, l'umanesimo non smetterà di definire i "valori umani ..."

Sì, tali valori esistono, ma la loro gerarchia varia. Per esempio, qualcuno ritiene questa vita e la prosperità in questo mondo come la cosa più importante, qualcuno pensa che la cosa più importante è la salvezza eterna e ritiene impossibile raggiungerla senza una vera fede e un'organizzazione "non umanistica" della società. Se i primi e i secondi sono pronti a coesistere in dialogo e in cooperazione - Dio li benedica. Ma considerazioni di genere terreno, pratico, non dovrebbero essere imposte a tutti in quanto non riescono a andare oltre una vita di un singolo, di un popolo o dell'umanità di oggi. Se la correttezza politica mi impedisce di chiamare la verità - verità, la menzogna - menzogna, il peccato - peccato, l'eresia - eresia, ciò non è nient’altro che totalitarismo. E anche se serve a "pace e armonia", qualsiasi guerra è meglio di una pace del genere.

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La pace in Europa e in America durerà a lungo? Non penso. I tempi che la Achmatova ha chiamato "vegetariani" prima o poi vengono sempre al termine, soprattutto in periodi di intense contraddizioni sociali nel mondo. In realtà, 100-200 milioni di membri dell'elite occidentale non possono tenere a freno i sei miliardi del resto della popolazione della Terra. Né il bastone né la carota saranno di aiuto. È stato a metà degli anni '90 che in perfetto silenzio ho avvertito gli analisti occidentali riguardo al terrorismo nucleare, che oggi è considerato un pericolo reale. Un politico francese ha recentemente contato anche le possibili conseguenze politiche ed economiche di attacchi terroristici nucleari sulle capitali europee.

L'Occidente ha due vie d'uscita. La prima è quella di creare numerosi focolai estremamente distruttivi (nucleari, chimici e così via) di conflitti che consentano di sbarazzarsi di due-tre miliardi di persone e al tempo stesso giustificare le emergenze economiche tipo il rifiuto degli USA di svalutare il dollaro l’esproprio delle riserve di petrolio in Medio Oriente. Ma questo modo non è sicuro dato che i conflitti recenti hanno dimostrato quanto è difficile gestirli, e possono facilmente infiammare anche l'Occidente.

Il secondo modo è quello di creare un regime totalitario globale "alla Orwell", con sorveglianza elettronica totale, lavaggio del cervello, repressioni severe contro i dissidenti e un sistema diffuso di delazione. L'intera esperienza storica dimostra che un tale regime può nascondere i conflitti sociali interni per lungo tempo. Oggi è un regime tecnicamente difficile e costoso da costruire, anche per gli Stati Uniti. Ma temo che la politica mondiale si svilupperà proprio in questa direzione. Anche se gli slogan principali di tali riforme saranno democrazia e correttezza politica, in pratica dovremo lasciarli perdere.

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Per scoprire la falsità del pacifismo, i suoi sostenitori dovrebbero istituire un loro stato – privo di esercito, polizia e guardie di frontiera. Cadranno vittime di malfattori in pochi giorni e volenti o nolenti dovranno proteggersi. È bello parlare di irrilevanza di qualsiasi forza militare quando sei protetto e al sicuro contro tutte le "sorprese". C'è troppo male nel nostro mondo di peccato (e ce ne sarà abbastanza fino alla seconda venuta di Cristo), tanto da rendere necessaria la sua limitazione forzata. Anche se la società occidentale, oggi ben protetta, crea un'illusione di sicurezza... per quanto questa illusione sia in corso di distruzione da parte del terrorismo, che diminuisce violentemente il numero dei pacifisti.

Il cristianesimo occidentale, in maggior parte entusiasta del pacifismo, avrà un futuro di fronte alle minacce attuali solo se insegna ai suoi seguaci a combattere e a morire. Come fecero i loro antenati.

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Credo che il nostro tempo possa essere definito un età d'oro del pensiero dell’Ortodossia russa, senza esagerazioni. Articoli seri e profondi vengono pubblicati quasi ogni settimana, libri simili escono ogni mese. Si discute la maggior parte dei temi: teologia "pura", filosofia della storia, problemi sociali nazionali e globali... Noi preferiamo l'età dell'argento solo perché i suoi testi sono studiati meglio e hanno preso un solido posto nella storia. Inoltre, ce n’erano di meno: tutto il pensiero religioso russo della fine del XIX secolo e del XX secolo può essere "scannerizzato" molto più velocemente dell’intero spazio Internet di oggi e di lunghi scaffali di negozi di libri ortodossi. Se un centinaio di anni fa, ogni nuovo articolo diventava noto a tutti (anche se non immediatamente), oggi è molto difficile trovare qualcosa di veramente degno nel flusso di informazioni correnti.

Cosa rimarrà nella storia del moderno pensiero ortodosso? Certo, dipende da come si svilupperà la storia. Ma nella stessa misura questo dipende dalla nostra capacità di mantenere e diffondere il nostro patrimonio e renderlo comprensibile alla gente. In passato, la priorità è stata data ai testi accademici. È del tutto possibile che in futuro si preferiranno la parola artistica e le "piccole forme" sarà preferito. La popolarità di un testo anche ora dipende dalle azioni dell'autore, dalla sua attività sociale e, purtroppo, dalla "promozione". Se la storia non prenderà un bruscamente una direzione nuova, si andrà avanti in questo modo ...

È triste che l'Occidente sia quasi privo di familiarità con il pensiero contemporaneo russo e solo gli esperti, spesso tendenziosi e di parte, lo conoscono. Tutto il mondo ortodosso deve affrontare la stessa situazione. Per esempio, ci sono molti autori originali nella Chiesa romena, ma sono assolutamente sconosciuti al di fuori della Romania. Ecco perché è così importante tradurre i nostri testi, per lo meno in inglese e poi in francese, spagnolo, greco, italiano, arabo, cinese ...

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Oggi molti cristiani tra cui gli ortodossi sono entusiasti dell'idea della "tolleranza" e usano spesso questo termine. Io non vedo nulla di male in ciò, se questo significa semplicemente osservare le normali regole della comunità umana: pazienza, rispetto reciproco, divieto di parole e azioni insolenti.

Tuttavia, la "tolleranza" è spesso considerata come un divieto di avere idee precise su verità e menzogna. Un mio conoscente, funzionario del Consiglio europeo, ha perfino detto dal palco che qualsiasi dialogo con i credenti è senza senso fino a quando non abbandoneranno le loro "esclusive" pretese di verità. Quando cercano di iniettare la "tolleranza" nella scatola cranica o di impostarla per l'altare, quando questa diventa un simbolo di relativismo e di indifferenza, i cristiani ortodossi non dovrebbero tacere o farle eco. È un problema di una concezione del mondo direttamente opposta al Vangelo di Cristo.

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Le chiese protestanti liberali, come la Chiesa luterana e la Chiesa riformata, amano istruirci dicendoci che la fede non può essere impiantata dal potere dello Stato. Tuttavia, esse esistono in Europa e hanno proprietà abbondanti perché un tempo vi sono state istituite da re, principi ed elettori. Sarebbero scomparse senza tale sostegno, come molte altre confessioni. Così se accusano l’Ortodossia di rinforzarsi grazie a relazioni particolari con le autorità e a preferenze sociali, rinuncino prima a tutti gli edifici ottenuti e costruiti secondo il principio: "colui che detiene il potere, imposta la fede."

Senza dubbio, questo principio è profondamente difettoso. Non è cristiano far prevalere la fede con la violenza. Tuttavia, nessuna nazione cristiana è stata creata senza persistente istruzione e predicazione, senza impiantare la fede attraverso meccanismi sociali di auto-organizzazione. Non è un caso che la nuova religione della divinizzazione dell’uomo sia così liberamente inculcata attraverso il diritto, la politica, l'educazione e la propaganda.

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Oggi molti aeroporti hanno sale di preghiera di diverse religioni e confessioni. Quello di Bruxelles è probabilmente l’aeroporto più politicamente corretto. Ci sono tre chiese-cappelle: ortodossa, cattolica e protestante, una moschea, una sinagoga e... un gabinetto di "consulente umanistico". Tutti i centri di "culto" sono aperti giorno e notte. Solo la porta a vetri del "prete ateo" di solito è chiusa e si può vedere solo un tavolo colmo di libri e riviste. L'elemento più notevole sul tavolo è un portacenere pieno. Sono stato spesso ospite in aeroporto, ma solo una volta ho visto "il consulente", era un uomo barbuto e annoiato di aspetto poco attraente, seduto al tavolo. Mi ha notato e ha fatto un gesto di benvenuto. Ma non ho voglia di andare a una "confessione atea"...

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Un pastore luterano ha detto a una conferenza: "Togliamo la parola" Dio "dal Vangelo e diventerà un punto fermo per il dialogo con gli atei." Forse, non sarebbe meglio togliere il Vangelo stesso? Ci sono così tante cose "che ostacolano il dialogo" in esso... Teniamo la storia della guancia sinistra e aggiungiamo qualcosa di ecologia e di democrazia.

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Una volta qualcuno ha detto in merito a Shamil Basaev: non è un affare cristiano speculare se è all'inferno oppure no, lasciare che lo dicano i mufti... Al contrario, non dobbiamo esitare a ricordare le parole di Cristo rivolte agli apostoli: "ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati, saranno rimessi, e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi" (Gv 20:22-23). La Chiesa può almeno supporre quello che sarà il destino di una persona nell’aldilà. Specialmente quando si parla di Basaev. E ha il diritto di insegnare alla gente, di allontanarli dal peccato e ricordare loro gli avvertimenti minacciosi dei Vangeli e dei mistici ortodossi.

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Alcuni partecipanti ortodossi russi agli incontri tra i cristiani erano soliti dire una cosa in Occidente e una cosa ben diversa a casa, in particolare negli anni '70-'90. La cosa più importante era di attirare tutti e suscitare applausi qua e là. Molti cristiani occidentali fanno la stessa cosa oggi. Ma, grazie a Dio, è diventato impossibile nell'era di Internet, quando Mosca o Atene entro un paio d'ore sa tutto quello che hai detto a Ginevra. E ancora, grazie a Dio, bisogna dire ai nostri partner occidentali ciò che la nostra Chiesa pensa e fa davvero, anche a scapito di relazioni ipocritamente buone, convenevoli vari e complimenti. Anche se ai pacifisti non piace che benediciamo missili nucleari. Anche se i luterani svedesi sono inorriditi a rendersi conto che nessuno qui riconoscerà un battesimo condotto da un pastore-donna sposata con un altro pastore-donna. E che non pregheremo con loro. È molto meglio che nascondere la testa nella sabbia per paura di sembrare "incivili". È vero che qualcuno si chiederà: "Ma perché? Padre N. mi ha detto che siete fondamentalmente tolleranti, e dovete solo imparare la democrazia e il pluralismo ed entrare nel mercato...?"

L'Occidente tornerà a Cristo? Anche se lo fa, non accadrà oggi. Niente uccide la fede - e il pensiero, e il lavoro creativo - più della vita soddisfatta, tranquilla, prevedibile e sicura di sé. E abbiamo bisogno di ricordarlo all'Occidente - di ricordarlo per mantenere accesi quei piccoli, "non magistrali" barlumi di fiamma di vita spirituale che vi resistono ancora. In modo che le persone che vivono nei paesi occidentali possano rivolgersi a Cristo almeno nel momento della prova o prima della morte. Ma l'intera società occidentale si convertirà di nuovo? Popolerà le chiese che si sono trasformate in una sorta di grigi consigli locali o club per pensionati e casalinghe dove si parla di diritti delle donne e di cambiamenti climatici, invece di questioni di vita o di morte? Forse, tutto cambierà quando la loro vita tranquilla giungerà al termine, quando minacciose realtà globali si presenteranno sulle più tranquille strade europee e americane. Ed è più che possibile.

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Ho letto un articolo in un giornale cattolico francese. Esortava gli ortodossi a celebrazioni pasquali comuni. Spiegava quanto sia utile il ciclo pasquale occidentale per l'Oriente cristiano. E quanto sia dannoso non accettarlo. Tutti gli argomenti, tutti i "bastoni" e le "carote" erano messi in gioco. Modificate il calendario - e l'Occidente vi capirà meglio, mentre ora siete una minoranza e vivete in diaspora. Buttate via i vostri "orologi lenti" e la nostra gioia sarà condivisa. Seguite l'esempio del Buon Samaritano, oltrepassate le convenzioni e la gente si rivolgerà a voi. Ricordate che tutte le divisioni vengono dal diavolo e ogni unità dal Signore. Infine, pensate alla pace, alla comunicazione reciproca e alla predicazione tra le persone secolarizzate! Leggevo e mi domandavo… Fratelli cattolici, se avete cara la pace, la comunicazione e il messaggio comune, se cercate di cantare insieme "Cristo è risorto!", perché non avete mai pensato di cambiare il vostro ciclo pasquale? L'articolo non ne parla nemmeno...

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Due parole ancora sull’esortazione ai cristiani di correre dietro al "progresso" e all'opinione pubblica. P. Wojciech Giertych, uno dei più abili teologi cattolici di oggi e tra i più vicini consiglieri del Papa, ha detto una volta meravigliose parole: "Coloro che vogliono seguire la moda nella Chiesa escono presto fuori moda."

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Un esperto battista russo una volta ha paragonato la nostra nazione agli ebrei erranti nel deserto per quarant’anni dopo la schiavitù in Egitto. Quelli che non potevano vivere in libertà, sono morti... Il pastore ritiene che al giorno d'oggi queste persone partano per l'America.

Nel frattempo, non solo i numerosi protestanti hanno lasciato la nuova Russia, ma anche alcuni intellettuali ortodossi. La vita senza persecuzioni, il KGB e la "dissidenza" sembrava del tutto priva di senso. Nei primi anni '90 ho convinto ex "cristiani delle catacombe" a venire fuori con prediche di massa in televisione, nei mass media e in sale di grandi dimensioni... Non hanno potuto farlo. E per lo più non hanno neanche voluto provare. Ci sono state solo poche eccezioni - individuali. La loro argomentazione contro quest’idea era "irremovibile": non lo faremo su questi canali pop, con questi giovani comunisti di ieri, nuovi russi e rocker motociclisti! Per nulla al mondo!

In realtà è una cosa molto brutta. Non solo perché i loro articoli sostengono miti da selvaggio West sulla Russia. Ma soprattutto perché queste persone di cui parliamo sono fedeli, intelligenti e di talento, ma non sono state in grado di rispondere all’appello del Signore a una predica libera quando era necessario. La realtà sovietica ha fatto in modo che odiassero le altre persone e avessero paura di loro. Non sono riusciti a superare questo odio e questa paura. Alla fine quelli che avevano la possibilità di creare una nuova cultura cristiana per la Russia, da mostrare e pubblicare attraverso trasmissioni e giornali, non sono riusciti a uscire dai limiti dello stretto cerchio chiuso degli "eletti".

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Nazioni e comunità in cui la libertà di parola era limitata o non era disponibile fino a poco tempo fa, a volte si vantano sinceramente della loro pace e tolleranza interreligiosa. Formalmente parlando, tutto va davvero bene... per il momento. Come nell'Unione Sovietica, le comunità religiose sono ancora mezze strangolate, sia questo dovuto a ragioni esterne o interne, e non possono parlare, discutere tra di loro, con le autorità e con la società. Non ne sono in grado, e sono poco abituate a valutare gli eventi e gli sviluppi della vita "secolare". Trovano impensabile pretendere che lo Stato, la nazione, e l'ideologia siano non essenziali a fronte del più alto ideale e alla ricerca dell'eternità.

Tutto sommato abbiamo "stabilità", tuttavia è molto instabile. Abbiamo "pace" senza pace. Non appena entra in vigore la libertà, i credenti, in particolare i giovani, depongono le loro pretese di definire le sorti della loro società. Questo accade in Asia centrale, in Turchia e in Cina. Certo, questo provoca conflitti e dispute. Ma è impossibile mantenere costantemente la stabilità mediante limitazioni della libertà umana. Anche il mondo moderno occidentale ha bisogno di capirlo, mentre sta cercando di relegare la religione nei limiti rigidi della correttezza politica e del relativismo.

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Perché dopo tutto l'Occidente ha tanta paura dell'Ortodossia? Perché è così persistente nei suoi tentativi per dividere i popoli ortodossi come ha fatto con i serbi, prendere la loro terra, e metterli uno contro l'altro? Può essere che capisca che l'Ortodossia può cambiare il mondo, in particolare, lo stesso Occidente. Se l'insegnamento degli apostoli si tuffa nel mondo dei media, gli attacchi impotenti degli ideologi di oggi andranno persi, e i loro giganti dai piedi d’argilla del consumo, del comfort, dell'egoismo e del "successo" terreno cadranno... È evidente a qualsiasi persona sincera che essi non portano la felicità, ma solo inganno e illusione.

La chiave è che non dobbiamo avere paura della verità e di quelle persone che odiano la verità. Non dobbiamo rinunciare alla nostra serena vecchiaia storica. Non dobbiamo cullare la nostra coscienza fino a dormire. Non dobbiamo sospirare per le pentole di carne dell'Egitto. Dovremmo avventurarci nella predicazione, nella lotta per la "terra promessa" celeste, anche a dispetto di un lungo cammino attraverso il deserto che ci attende.

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È possibile evitare i conflitti di civiltà? No, non lo è, a meno che l'Occidente alla fine riconosca e accetti il fatto ancor più evidente che molte nazioni preferiscono vivere con norme e leggi diverse da quelle occidentali, tra cui la Sharia, l’Ortodossia, la filosofia cinese o quella cattolica...

Ogni filosofia, tra l'altro, incoraggia la propria visione del rispetto dell’umano, dei diritti e delle libertà personali, e offre il proprio modello di partecipazione popolare al governo di uno stato. Tutto ciò non è proprietà esclusiva del modello politico occidentale che oggi si proclama come l’unica opzione "progressista" e fattibile. Se l’Occidente non riesce a riconciliarsi con il fatto di essere solo una parte dell’universo, e neppure quella perfetta, le nazioni avversarie continueranno a cercare vie forzate di resistenza alla sua espansione coercitiva. E troveranno il modo di resistere, prima o poi... Ma con quale risultato?

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La scrittrice Dina Rubina racconta la seguente storia. Una femminista fa una domanda alla sua guida a Gerusalemme: "Siamo stati in un giro turistico per l'intera giornata, e Maria è sempre mostrata con un bambino in grembo. Dove sono le bambine?"

Forse presto sentiremo domande sul perché la Sacra Famiglia politicamente scorretta comprende un uomo, una donna e un bambino ...

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Un vescovo predicava agli studenti di un seminario e alle ragazze di un collegio diocesano. Il tema della predica era l'esposizione ai vizi mondani.

- Che tipo di società ci circonda? (Il vescovo alza le mani al cielo). A destra ci sono le prostitute! (Indica a destra, dove stanno le ragazze del collegio). A sinistra ci sono i tossicodipendenti! (Un gesto verso i seminaristi). Di fronte a noi c’è la mafia! (Stende le mani avanti verso il clero che sta davanti al pulpito e ascolta con attenzione le parole del vescovo).

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In alcune zone dell'Europa occidentale ho incontrato monaci cattolici che vivevano una vita autosufficiente anche se abbastanza pia, devota, ma troppo lontana dalla gente. Abbiamo sempre parlato dello stesso argomento - quanto è cattivo il mondo. I reverendi padri e fratelli vivono in un monastero ben curato, ottengono donazioni statali o riscuotono affitti e sospirano: la società ha abbandonato la fede, i politici sono massoni, la cultura di massa è anti-cristiana... Tuttavia, evitano di comunicare con i circoli "alieni" e ne sono piuttosto impauriti.

Mi fa pensare che questa sia una delle ragioni dell’anticlericalismo occidentale. Forse, un tale atteggiamento verso la vita e le persone ha reso possibili le persecuzioni dei cristiani. Ci si può chiedere: come possiamo evitare tutto questo? La tranquillità centrata su se stessa, l’ipocrisia e il disprezzo per "laici" possono portare presto "carboni ardenti" sulle nostre teste. Così, la pratica apostolica dovrebbe diventare il nostro compito principale oggi. Non conserveremo la nostra pace interiore senza di essa, anche dietro alte mura.

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La parrocchia ortodossa russa di Anversa ha occupato la parte centrale di una grande cattedrale cattolica. La comunità locale si è spostata in una piccola cappella a volta. Ai romeni ortodossi è stata data una piccola cappella laterale nella parte sud della chiesa cattolica di santa Caterina a Bruxelles. Il visitatore può vedere quanto segue: una quarantina di persone vanno alla messa nella parte centrale della chiesa, mentre circa centocinquanta persone vanno alla cappella laterale. Un grande aeroporto italiano ha due confortevoli cappelle vuote e una povera moschea sovraffollata. Occidente, occidente! Guarda almeno i tuoi vicini! Solo tu vivi in questo modo. O davvero non ti sveglierai mai?

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Ho visitato una mostra di letteratura cristiana in Texas nei primi anni ‘90. C'era una gran quantità di libri, film e dischi. Era una vera meraviglia per un prete russo. Ho pensato che non saremmo mai vissuti fino a vedere tanta abbondanza... Sono passato da uno stand in cui si faceva un quiz sulla storia della Chiesa. Le domande riguardavano questi temi. Il Concilio apostolico ha avuto luogo nel... 50 d.C., nel 1975 o nel 1985? Erma è l’autore del Pastore, della biografia di Billy Graham, o di un libro di testo sulla psichiatria? Ho risposto facilmente a tutte le domande e ho vinto il premio - un bel libretto. Mi è stato chiesto dove ho studiato e da dove vengo. Ho risposto che vengo da Mosca, sono laureato al seminario e ora sto completando un corso accademico. La reazione è stata incredibile: lì si impara davvero tutta quella "roba"?!

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Sono tornato a casa con una cinquantina di missionari americani in T-shirt con scritte del tipo "Salvezza in Siberia." Mi hanno detto che erano degli stati del sud ed erano diretti a salvare il popolo russo. Ho cercato di raccontare loro della Chiesa russa e la nostra storia bi-millenaria di pensiero cristiano dagli antichi padri alla filosofia religiosa del XX secolo. Hanno mostrato un grande interesse e poi hanno detto: "Va bene, ma questo lo conosce?" E hanno tirato fuori di tasca un opuscolo analfabeta di otto pagine intitolato Quattro leggi spirituali.

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Siamo giunti a non notare gli errori di stile... molti siti web citano la frase da un necrologio di uno stimato protestante: "Era all’alba del mattino di una domenica uqnado nell’ottantunesimo anno dopo un infarto sofferto un anno e mezzo fa il Signore ha chiamato a sé il suo devoto e inflessibile servitore..."

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Spero che questa storia non sia vera. Un prete durante un funerale omette il vangelo. Il direttore del coro dice:

- Padre, e il vangelo?

Il prete guarda il deceduto, I parenti, e poi ancora il direttore di coro:

- Lui non lo ascolta, loro non lo capiscono e tu te ne freghi!

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Spero che neanche questa barzelletta sia reale. Un prete a un matrimonio chiede alla sposa:

-  È con buona volontà libera e senza costrizioni e con buona intenzione che prendi come marito quest’uomo, Giovanni, che vedi qui accanto a te?

In un momento di distrazione, il prete fa cadere il libro delle funzioni, lo riapre e riprende a leggere:

- Rinunci a Satana?

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I comandamenti biblici sono re-interpretati a volte in modo piuttosto interessante... un giorno ho letto in un sito ritenuto pio e illuminato: "non desiderare l’amante del tuo prossimo."

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Dicono che apparirà presto un nuovo virus di computer, detto “l’inquisitore”. Passerà in scansione le pagine del web cercando errori teologici, e darà un segnale “Allarme! Rilevata eresia! Lasciate il sito, riavviate e fate ribenedire il computer."

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Secondo la pratica della confessione cattolica un prete offre di solito come penitenza di ripetere un certo numero di preghiere. Un prete ortodosso americano mi ha raccontato una storia. Guidando, eccede di un poco il limite di velocità. Lo ferma un poliziotto, di aspetto irlandese, sicuramente un buon cattolico. Vedendolo vestito in clergyman, gli chiede:

- Lei è un prete?

- Sì, lo sono.

- Non le darò una multa. Ma dovrà dire dieci Padre Nostro, cinque Ave Maria, e promettere di essere un guidatore più attento.

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Il Vescovo Hilarion (di Vienna e dell’Austria) mi ha detto che una volta nei tempi sovietici, quando era uno ieromonaco è andato alla Cattedrale dell'Assunzione del Cremlino, con indosso una tonaca, e ha chiesto:

- Posso entrare nell’altare?

- No, non può.

Che cos’era che spaventava gli ostinati espositori dell'epoca atea?

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Una volta sono stato con il Metropolita Kirill in visita all'Amministrazione Presidenziale. Abbiamo discusso a lungo sull’insegnamento della religione a scuola. Diversi funzionari hanno iniziato a persuaderci che era assolutamente prematuro, perche 'le persone non erano pronte e non avrebbero capito'. Come al solito le controversie sono proseguite nel corridoio. Passavano di lì due militari. Hanno ascoltato la nostra conversazione. Improvvisamente uno di loro ha detto:

- Scusate, può darsi che non siano affari nostri... ma tutti i nostri ufficiali pensano che il catechismo dovrebbe essere insegnato, e questo è tutto! Di che cosa stiamo discutendo in tutti questi anni?

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Padre Georgij Mitrofanov è stato intervistato sui miracoli presentati alla Commissione sinodale per le canonizzazioni. Tra questi miracoli c’era il seguente: dopo la preghiera di un anziano, ‘lo stato spirituale di una persona è migliorato e ha anche sperimentato il desiderio di lavorare’. Accade anche questo! Tuttavia, raramente ...

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Aforisma generato nei dibattiti sugli intellettuali ortodossi: 'È tempo di raccogliere le pietre... e di mettersele in seno'.

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Un sacerdote predica su quanto sia sbagliato credere a presagi e superstizioni. Dopo una predica starnutisce improvvisamente e dice subito:

- Fratelli e sorelle, non vedete? Sto dicendo la verità!

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I giornalisti a volte scrivono le storie del Vangelo nella stessa lingua che hanno usato per descrivere la partita di calcio di ieri. In questo modo l'agenzia NewsInfor racconta la storia della santa Trasfigurazione, sulla base del rapporto di un'altra agenzia: 'La voce di Dio Padre è risuonata da una nuvola luminosa, testimoniando: questo è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo. Gli apostoli, udendo la voce, si sono spaventati e si sono prosternati, come ha riferito l'agenzia di stampa RIA Novosti'.

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Una volta un vecchio barbuto con un vestito logoro e un bastone da Ded Moroz (il Babbo Natale russo, ndt) è venuto da me e si è presentato:

'Io sono il Signore, creatore dell'universo. Ho creato il mondo con queste stesse mani. Ora devo salvarlo. Costruirò a Gerusalemme un centro spaziale per i dischi volanti. Nessun altro può farlo, solo io come onnipotente, onnipresente ed eterno creatore'.

'E com’è che noi, tra tutte le persone, la possiamo aiutare?'

'Con dei soldi. Per iniziare, andrebbe bene un biglietto aereo per Gerusalemme'.

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Le persone di temperamento religioso assillano anche la vita delle istituzioni statali. Un membro del personale del Ministero della Giustizia mi ha parlato di una persona che ha chiesto di registrare un 'nuovo movimento religioso' con questo indirizzo giuridico: Alfa Centauri. La questione è stata risolta secondo la legge.

'E questa stella è al di fuori del pianeta Terra, non è vero?' Il funzionario ha chiesto all’ ‘alieno’.

'Certo che è fuori. Non ha studiato astronomia a scuola? '

'Va bene, volevo solo chiarire. In generale, possiamo dire che è al di fuori della Federazione Russa?'

'Ma mi prende per scemo?'

'No, dobbiamo risolvere solo una piccola discrepanza formale. Se il centro religioso ha la sede fuori della Russia, per favore mi porti una piccola lettera di referenze dal luogo della sede centrale. Dovrebbe indicare che la sua organizzazione religiosa è un ente legale dotato di personalità giuridica in conformità alla legislazione locale del paese’.

L’ 'alieno' non si è più fatto vedere.

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Un russo può venire in chiesa alle due del mattino e cominciare a pregare con la lingua incerta e talvolta anche pretendendo qualcosa. Un reverendo padre mi ha parlato di alcuni zotici che venivano di notte alla sua chiesa di villaggio, feriti nella mente e nel cuore.

'Padre, qui c'è un Dio da pregare? Vede, mia moglie è una troia. Devo fare qualcosa... Ora come può lei, un parroco, 'dormire'?

Eppure è in chiesa che vengono, non da un ‘medico dei nervi ', non dal loro ufficiale distrettuale di polizia.

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Nel corso di una liturgia un diacono era terrorizzato di vedere il cucchiaio della comunione che si spostava verso il calice e vi rimaneva incollato. Era una delusione spirituale? No, solo leggi ordinarie della fisica. Semplicemente, il calice era stato utilizzato per una funzione su un aereo di linea e un potente magnete era stato fissato nella sua base.

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Un paio di anni fa ho incontrato una piccola signora di mezza età letterariamente accesa di furia. Anche se ero un estraneo, mi è saltata addosso con accuse a carico del suo parroco.

'La nostra parrocchia si trova sull’orlo della rivoluzione. I leader sono corrotti, le masse presto prenderanno le armi. Arriveremo fino al patriarca!'

'E come vorreste fare la rivoluzione', cerco di trasformare la cosa in uno scherzo, 'come hanno fatto nel 1917?'

'Ma Lenin non può competere con noi! Daremo loro abbastanza da non chiedere di più! '

'Ma cosa ha mai fatto il vostro parroco?'

'È aggressivo, e non è abbastanza umile'.

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Una volta ho celebrato insieme a un diacono ordinato di recente. Era molto goffo. Prendeva il turibolo come se fosse una bomba o un riccio, e lo guardava con stupore. È stato davvero buffo quando ha iniziato a chiudere le porte sante. Ha messo fuori la testa ed è rimasto con il collo impigliato nelle decorazioni. È vietato riaprire di nuovo le porte. Fino a che non sono riuscito a estrarlo e a rimetterlo al suo posto, la gente nella chiesa ha guardato per un intero minuto il suo volto terrorizzato, che sporgeva delle porte quasi chiuse.

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Una volta ho celebrato in una base petrolifera in Vietnam. C’erano per lo più russi, ma erano persone lontane dalla Chiesa. La liturgia è stata celebrata nel centro comunitario, un edificio circondato da negozi e caffè estivi. Marciamo in processione con la croce. Gli uomini, alzando gli occhi dalle loro birre, ci guardano come se fossimo un elefante o un disco volante. Uno dice all'altro:

'Perbacco! Che cos’è? È vero?'

'Non riesco a capirlo. Chissà! '

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Durante l'Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese a Harare nel 1998 ho dovuto fare un commento critico sul tema del femminismo radicale. Ho parlato della disapprovazione ortodossa del sacerdozio femminile e ho trattato dell'uso del 'linguaggio inclusivo' in riferimento a Dio, quando osano chiamarlo a volte 'Ella', a volte 'Esso', ma mai 'Egli', dal momento che i protestanti liberali ritengono che questa sia una manifestazione di 'maschilismo'. Ho descritto questa pratica come un sacrilegio, come farebbe un normale cristiano ortodosso. Quando ho pronunciato questa parola, tutti i duemilacinquecento partecipanti sono rimasti contemporaneamente a bocca aperta. Più tardi una delle delegate ha detto in un'intervista che non aveva mai udito un discorso tanto 'anti-ecumenico'. Grazie a Dio lo ha ascoltato, anche se era esasperata. Forse lo ricorderà per qualche tempo o magari rifletterà sul fatto che per qualcuno in questo mondo la fede è qualcosa di più che emozioni piacevoli o umanità astratta.

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Una Conferenza mondiale sulla missione ed evangelizzazione si è tenuta a Salvador, Brasile. Appena si è aperto il sipario, uno dei gruppi ha improvvisamente inserito queste parole nel suo documento da far approvare in una sessione plenaria: 'Dio ha creato persone differenti - bianche e nere, maschi e femmine, eterosessuali e omosessuali. Tutto ciò è la ricchezza dell'immagine di Dio nell'essere umano'. Solo i rappresentanti della nostra Chiesa hanno protestato. Ero stupito soprattutto per il silenzio dei vescovi greci ...

Una delle nostre giovani delegate ha parlato e non c’è stata alcuna reazione. L’arcivescovo Ioann di Belgorod l’ha sostenuta, ma con lo stesso risultato. Poi io ho preso un foglio di carta, vi ho scritto sopra qualche parola di protesta, mi sono alzato e ho detto, 'Mi rivolgo a quelli che non sono d'accordo con questa formulazione. Firmiamo questo foglio e lasciamo questa conferenza'. A questo punto gli ufficiali hanno cominciato a muoversi. Ben presto hanno riunito un gruppo di conciliazione, con me in qualità di membro. Infine la frase mostruosa è stata eliminata.

Ma non è finita lì. Uscendo dalla sala ho visto alcune attiviste lesbiche radunate fuori. Sono venute da me e mi hanno dichiarato con le lacrime agli occhi che quelli come me hanno crocifisso Cristo e hanno bruciato gli ebrei nelle camere a gas. Ho cercato di dire loro qualcosa sulla Sacra Scrittura e le sue verità morali, mentre mi citavano la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Erano 'operatrici cristiane'. Ma hanno veramente bisogno della Bibbia? Per loro il criterio di base della fede è l'opinione pubblica, nel migliore dei casi un’opinione sostenuta dal diritto. In una parola, la verità è quel che ci piace. E se è accettata dalla società, non osate emettere un pigolio di protesta. Loro non avrebbero crocifisso Cristo. L’avrebbero semplicemente messo in prigione per 'estremismo' e vietato agli ebrei di far crescere le trecce per non propagare mascolinità e fanatismo religioso.

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Nei primi anni '90 una delle sette giapponesi ha dichiarato un'altra data della fine del mondo. Poster che indicavano il giorno e anche l'ora sono stati incollati in tutta Mosca. I membri della setta si sono riuniti al momento dichiarato nel Palazzo della Gioventù 'per ascendere al cielo'. Sono venute circa 400 persone. In quel giorno eravamo lì vicino ad assistere alla discussione della tesi di un mio amico. Dopo una serie di brindisi al nuovo laureato in scienze, uno dei miei confratelli ha suggerito di ‘andare a vedere'. Ci siamo incamminati. La prima persona che abbiamo visto nella hall era padre Andrej Kuraev, che predicava presso la sala cercando di convincere le persone a non partecipare alla riunione della setta. Abbiamo salutato il padre diacono, ma ignorando la sua esortazione, siamo entrati nella sala.

L'atmosfera era terrificante. I leader del gruppo gridavano dal palco, saltavano, cadevano, si rotolavano sul pavimento. Il pubblico piangeva e urlava. Ben presto è arrivata l'ora della 'fine del mondo'. Senza il minimo imbarazzo il capo della setta ha preso il microfono e ha dichiarato, 'La fine del mondo è arrivata, anche se non tutti l'hanno notata. Continuiamo a pregare!' Il mio confratello sacerdote, che aveva iniziato a sonnecchiare, ha alzato la testa e ha borbottato in tono basso, 'Vi hanno fregati di nuovo!' La gente si è riversata fuori dalla sala, passando intorno allo stupefatto padre Andrej.

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I comandamenti del paganesimo post-cristiano

È arrivato il momento di essere onesti: oggi molti circoli cristiani, di fatto, credono in un paganesimo post-cristiano. E allora, perché non dovremmo formulare il suo credo? Potrebbe essere anche proclamata solennemente all’Assemblea di Porto Alegre (almeno da parte dei delegati dell'Europa occidentale), per sottolineare la vittoria finale sulle tenebre del fondamentalismo!

 

Prima di tutto, i Dieci Comandamenti:

Io sono l'Essere Supremo fondamentalmente sconosciuto (alcuni stupidi mi hanno chiamato Dio, e anche Padre; mi dispiace). Io ti dico: credi in me, in tutti gli altri o semplicemente in qualsiasi cosa. Tanto non importa!

Tuttavia, non adorare gli idoli terribili di razzismo, sessismo, discriminazione d'età, fanatismo religioso, nazionalismo e capitalismo. Il liberalismo e il marxismo sono permessi fino a un certo punto.

Non pronunciare il nome del tuo Signore in modo esclusivista. Non pronunciarlo affatto in  pubblico - può ferire così tante brave persone!

Festeggia il sabato con gli ebrei e il venerdì con i musulmani. Vai in spiaggia la domenica. Non lavorare in tutti questi giorni per mostrare solidarietà con coloro che sono costretti a lavorare.

Rispetta le madri e i padri fondatori della democrazia e dell'Illuminismo. Hanno reso tutte le persone felici per sempre, anche se alcuni di voi sono abbastanza stupidi da dissentire.

Non uccidere (se non sei un membro di un movimento di liberazione).

Ruba solo ai ricchi.

Lo stupro e le molestie sessuali sono vietati. Anche la pedofilia (fino al 2030). Ogni altro comportamento sessuale non è soggetto a questi comandamenti.

Non dire niente che non sia politicamente corretto: il Grande Fratello democratica ti sta guardando.

Non desiderare nulla che non sia in linea con il pluralismo e la tolleranza: non disturbare il Grande Fratello, controlla i tuoi pensieri dall’interno.

 

E, naturalmente, le Beatitudini:

Beati i poveri, perché possono criticare i ricchi.

Beati i tolleranti, perché erediteranno la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia sociale, perché non ne saranno mai saziati.

Beati i pacifisti, perché sono ben custoditi da eserciti.

Beati i privi di peli sulla lingua, perché il giudizio finale sarà sempre nelle loro mani.

Beati i combattenti per la libertà, perché hanno sempre ragione.

Beati coloro che lottano con le tenebre del passato, perché a loro non interessa ciò che si dirà di loro in futuro.

Beati voi quando fate le vittime, perché questo vi porta la vittoria.

Rallegratevi ed esultate, perché il vostro guadagno è garantito in questo mondo!

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