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  Arciprete Andrew Phillips: "Solo Cristo ci può salvare"

di Evgenij Ivanov, direttore scientifico del Centro di analisi san Basilio

26.02.2018

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Questa è l'intervista esclusiva rilasciata dall'arciprete Andrew Phillips (parrocchia di san Giovanni di Shanghai a Colchester, Inghilterra) al Centro di analisi san Basilio (Mosca, Russia).

Reverendissimo padre Andrew! Come sappiamo (grazie anche ai suoi articoli) il cristianesimo ortodosso in Occidente ha radici profonde. Nondimeno, noi in Russia percepiamo per lo più l'Occidente a tinte fosche – come una società consumista non cristiana. Questa immagine è corretta? Forse la situazione reale non è così malvagia? O, viceversa, la realtà è molto peggio?

In Russia, gli ortodossi (ma non i liberali ostili a Cristo) percepiscono per lo più l'Occidente a tinte fosche – come una società consumista non cristiana. È vero. L'anticristo verrà dall'Occidente. Ma c'è una grande differenza fra quello che chiamiamo 'Occidente', vale a dire, quelli dell'elite neocon di Washington e Bruxelles – con la loro ideologia auto-giustificante e russofoba, il loro sfruttamento del resto del mondo, inclusi i loro stessi popoli occidentali, il loro consumismo ateo e la correttezza politica laicista – e i molti cittadini comuni occidentali. Tra questi la Russia ha molti amici. Guardate in Francia Marine Le Pen e i suoi seguaci. Guardate l'Ungheria. Se ne possono incontrare in tutto in Occidente, perché ci sono molti Occidenti, non solo l'Occidente delle élite, anche se è vero che l'Occidente geografico è dominato da quei parassiti. Ma essi sono degli estranei per i popoli occidentali tradizionali.

l'arciprete Andrew Phillips

Per esempio, alcuni anni fa un ortodosso dall'Ucraina mi ha scritto chiedendomi come potevo continuare a vivere in Occidente con tutte le sue parate gay. Ebbene, io ho sempre vissuto in Occidente e non ho mai visto una parata gay. Suppongo che potrei trovarne una se l'andassi a cercare in un particolare giorno dell'anno in qualche grande città, ma vi posso assicurare che la stragrande maggioranza degli occidentali non ha mai visto una parata gay e alcuni non sanno nemmeno che cosa sia una parata gay. Tutto questo male è imposto dall'alto: non viene da noi del popolo.

Sì, si può trovare di tutto in Occidente, dalle parate gay ai luoghi di preghiera che appartengono agli antichi santi dell'Occidente geografico e allora ortodosso, prima che diventasse l'Occidente ideologico 1000 anni fa. In realtà, questo è molto simile alla situazione della Russia contemporanea. Sì, ci sono luoghi oscuri in Occidente, ma ce ne sono anche in Russia. Tutto dipende da ciò che state cercando. Un'anima oscura troverà sempre luoghi oscuri. Un'anima luminosa troverà sempre luoghi luminosi.

Padre Andrew, molti cristiani ortodossi in Russia sono interessati al suo pensiero sui problemi della vita della Chiesa. Dal suo punto di vista, c'è una linea che divide le situazioni in cui i cristiani – clero e laici – dovrebbero tenere il silenzio e quelle in cui dovrebbero esprimere il loro atteggiamento verso eventi o idee che comportano tentazioni? C'è una linea di divisione tra l'umiltà e il bisogno di alzare la voce per difendere la nostra fede?

Certo, c'è una tale linea. Dobbiamo rifiutarci di macchiare le nostre anime, aderendo sempre ai nostri principi nelle questioni primarie, e dobbiamo essere disposti a morire per questi principi, ma d'altra parte possiamo essere diplomatici o addirittura stare in silenzio nelle questioni secondarie. In altre parole, dobbiamo distinguere tra ciò che è essenziale per la nostra salvezza e ciò che non lo è. Molto semplicemente: dobbiamo odiare il peccato, ma amare il peccatore.

Padre, Lei ha criticato molte volte l'ecumenismo. L'ecumenismo è una seria minaccia? È corretto definirlo come un'eresia? E chi ha sospeso la commemorazione liturgica della gerarchia per "difendere la Chiesa dall'ecumenismo", è nel giusto?

Lei si sta riferendo al passato. Dagli anni '70 (ho iniziato a scrivere nel 1973) fino agli anni '90 ho scritto spesso contro l'ecumenismo. Perché? Perché alcuni rappresentanti ortodossi russi, nominati da Mosca, lo stavano promuovendo. A Mosca, generalmente lo hanno fatto per preservare la Chiesa dallo Stato sovietico, altrove è stato per ottenere denaro dagli eterodossi. In altre parole, ho scritto contro l'ecumenismo, perché allora era una minaccia, perché ovviamente si tratta di un'eresia, l'eresia dell'indifferentismo. Dice: "Puoi credere tutto ciò che vuoi, non importa". Di fatto, importa: è in gioco la salvezza delle nostre anime.

Gli ecumenisti erano soliti dire: "C'è un solo Dio". In realtà, questo è corretto, ma non nel modo che intendevano. C'è veramente un solo Dio, il Dio ortodosso, la santa Trinità. Il Dio filioquista cattolico-protestante non è quel Dio. L'Allah dei musulmani è un malinteso su Dio, per non parlare degli dei indù e del nirvana buddhista. Non possono salvarci. È una delusione spirituale (prelest) pensare diversamente, e la delusione viene sempre dall'impurità spirituale, da un'anima sporca. Allo stesso modo gli ecumenisti parlavano di "Chiesa indivisa". Ma la Chiesa è sempre stata indivisa! Esiste oggi. Una frase del genere significa semplicemente la Chiesa ortodossa. Non ce n'è un'altra. Non puoi dividere la Chiesa, puoi solo abbandonarla.

Era nostro dovere, vivendo in condizioni di libertà, resistere all'ecumenismo, perché la Chiesa in Russia non era libera di farlo. Alla gente non era permesso parlare. Quando la Chiesa fuori della Russia ha canonizzato i Nuovi Martiri e Confessori nel 1981, è stato perché la base del popolo in Russia lo voleva. Così anche la Chiesa fuori della Russia ha parlato contro l'ecumenismo a causa del silenzio da Mosca. Ma non solo noi. Sul Monte Santo hanno fatto lo stesso. San Giustino (Popovich) ha fatto lo stesso in Serbia. Così ha fatto l'arcivescovo Basilio (Krivoshein) del Patriarcato di Mosca (quasi una voce solitaria nell'episcopato patriarcale di quel tempo, in cui c'erano traditori rinnovazionisti (obnovlencheskie predateli) – e quanto abbiamo sofferto a causa loro...)

Ma oggi, per lo meno in Occidente, l'ecumenismo è morto. L'ecumenismo è solo per persone anziane o arretrate. La maggior parte dei giovani non ne ha mai sentito parlare. Oggi, la nostra lotta è nel resistere al nominalismo, all'indifferenza verso la Fede, alla malattia spirituale che è in Occidente ed è venuta dall'Occidente. Ha distrutto l'eterodossia e minaccia l'Ortodossia oggi in Grecia e poi la minaccerà ovunque. Visitate oggi la Grecia del nuovo calendario, e troverete chiese vuote, donne vestite in modo immodesto in jeans e senza copricapo, e nelle chiese vedrete ovunque sedie, non poche, ma file di sedie come tra gli eterodossi! Questa malattia si diffonderà altrove se non manteniamo la fede. Si sta già diffondendo in Romania e Bulgaria. L'Unione Europea è un veleno spirituale.

Una cappella sull'isola di Antiparos, in Grecia

Per quanto riguarda il non commemorare la gerarchia a causa dell'ecumenismo, anche questo è un grave errore. Sua Santità, il nostro patriarca Kirill, ha bisogno delle nostre preghiere! Prima di tutto, non conosco nessun vescovo russo, per non parlare di tutti loro, che sia coinvolto nell'eresia dell'ecumenismo. E qui dobbiamo definire l'eresia dell'ecumenismo. Parlare con un cattolico non è un'eresia! Questa non è l'eresia dell'ecumenismo! Io parlo con degli eterodossi ogni giorno. In quale altro modo li convertiremo alla Chiesa di Dio, alla nostra comprensione dell'universalità della Santa Rus'?! Rimanendo in silenzio? L'eresia dell'ecumenismo significa dire che la nostra Chiesa ortodossa non è la Chiesa di Dio, non è la Verità. Noi non facciamo così. Questa è l'eresia delle eresie.

I nostri nemici vogliono divisioni nella Chiesa. Questo è ciò che vogliono a Washington, fomentare lo scisma nella Chiesa russa, in Ucraina, in Russia, ovunque possibile, trasformandolo in migliaia di sette, proprio come il protestantesimo, che è tutto ciò che conoscono. È ciò che Hitler ha voluto e ha cercato di fare quando ha invaso la Russia, per dividere la Chiesa. È quello che vogliono i liberali. E ci sono degli ingenui zeloti che cadono nel gioco dei nostri nemici: dividono la Chiesa.

Abbiamo visto queste tentazioni di divisione molto chiaramente nella Chiesa fuori dalla Russia, specialmente dopo gli anni '60. A quel tempo, la nostra parte della Chiesa russa era infiltrata da zeloti, burocrati e traditori politicamente orientati. Alcuni di loro, o i loro genitori, erano stati i traditori nel 1917: ricordate che la cosiddetta "rivoluzione" fu semplicemente un colpo di stato, portato avanti da aristocratici occidentalizzati, inclusi alcuni dei Romanov, politici e generali. Alcuni di questi traditori, una volta emigrati, in seguito ammirarono Hitler! Incredibile! Più tardi, i loro figli hanno messo sotto processo san Giovanni di Shanghai.

Erano pochi di numero, ma avevano poco amore per la tradizione ortodossa russa e per la Santa Rus', a volte non erano russi essi stessi. Spesso lavoravano per le agenzie di spionaggio occidentali o erano a loro libro paga. Non avevano rispetto per i sacri canoni. Sono stati sconfitti dalla Chiesa e nel 2007, come sapete, ci siamo uniti con il Patriarcato libero sotto l'eroico e sempre memorabile metropolita Lavr, che ci ha condotti nella nobile tradizione di san Giovanni di Shanghai alla piena unità, che, spiritualmente, avevamo sempre confessato. Non abbiamo mai pensato di essere separati dalla Chiesa russa. Siamo sempre stati pronti a morire per lei; solo le politiche ateiste della cattività e del rinnovazionismo (obnovlenchestvo) a Mosca ci hanno divisi amministrativamente.

Alla fine del 2017 si è tenuto il Sinodo Episcopale della Chiesa ortodossa russa. Cosa ne pensa dei suoi risultati?

Nel complesso, molto positivi. Questa è stata la risposta ortodossa all'incontro greco a Creta, che non è stato né grande né santo. Oltre il doppio di vescovi si è incontrato a Mosca rispetto a Creta, rifiutando compromessi laicisti come Creta o come il progetto di catechismo molto vecchio stile, che era stato scritto da una cricca di intellettuali neofiti semi-modernisti. (Sembrava un testo elaborato dal Concilio Vaticano II 55 anni fa! In Occidente abbiamo già visto tutto questo).

La Chiesa russa è il 75% del mondo ortodosso, e lo abbiamo visto chiaramente a Mosca a dicembre. Dobbiamo portare le altre Chiese locali lontano dalla prigionia spirituale per opera della massoneria, del modernismo, del nuovo calendario e del denaro e della politica degli Stati Uniti. Questo è il nostro ruolo messianico ortodosso russo.

Tuttavia, c'è molto, molto da fare nella stessa Russia. Abbiamo appena iniziato. Per esempio, le chiese a Mosca sono sempre piene. Certo, che sono piene: 1.000 chiese per 15 milioni di persone! Sono 150.000 persone per ogni chiesa! Stiamo costruendo 200 chiese a Mosca. Bene, ma dovremmo costruirne 20.000. L'aborto si è dimezzato in Russia. Bene. Ma è ancora quattro volte di più del livello vergognoso persino dei paesi occidentali! L'alcolismo sta regredendo. Bene. Ma le statistiche ufficiali non includono l'alcol distillato in modo non ufficiale (samogon). E la corruzione e le mazzette... Così tanto da fare... Il pentimento è appena iniziato. Esaminiamo la situazione reale, la crisi pastorale nella nostra madre, la Chiesa ortodossa russa:

Negli ultimi anni prima della rivoluzione c'erano tra 142 e 163 vescovi per circa 117 milioni di fedeli nella Chiesa ortodossa russa. Erano un po' pochi, in media circa un vescovo su 800.000 fedeli. Non c'è da stupirsi che ci sia stata una rivoluzione con l'organizzazione della Chiesa prigioniera dei burocrati statali. Oggi, per esempio, la Chiesa di Grecia ha 100 vescovi per 8.500 sacerdoti e 10 milioni di persone, un vescovo ogni 100.000 persone. Su questa base, la Chiesa ortodossa oggi dovrebbe avere 1.640 vescovi e 139.000 sacerdoti per i suoi 164 milioni di fedeli. Invece, ci sono solo 368 vescovi (comunque, un numero da record, grazie a sua Santità) e solo 36.000 sacerdoti, un vescovo ogni 450.000 fedeli e un sacerdote ogni 4.500 fedeli. I vescovi sono ancora figure molto distanti all'interno della Russia. (Nella Chiesa di Gerusalemme, che ha un gregge di 130.000 fedeli, ci sono 20 vescovi, uno per ogni 6.500 fedeli).

Almeno altri 100.000 preti e chiese sono necessari nella Chiesa russa, se mai si volesse superare la crisi pastorale del nominalismo. Proprio come è stato fatto fuori dalla Russia per così tanto tempo, uomini devoti sposati, finanziati dalle loro professioni secolari, dovranno ricevere la formazione pratica di base e poi essere ordinati come "preti lavoratori". Sotto la direzione di sacerdoti esperti a tempo pieno, potranno servire in semplici chiese di legno, poco costose da costruire, senza oro e marmo inutili. Tali "chiese prefabbricate" creerebbero vere parrocchie locali e centri pastorali, finalmente, finalmente riportando la Chiesa nella casa della gente a livello locale, creando comunità reali, vera vita parrocchiale. Questa sarebbe la fine dei vari settari protestanti.

Ecco quanto dobbiamo andare lontano!

L'attività missionaria della Chiesa russa sta gradualmente aumentando. Abbiamo raccolto nuovi frutti dai semi piantati dal sacerdote-martire Daniil Sysoev. Dal suo punto di vista, cosa dovremmo fare per motivare i cristiani ortodossi a fare più missioni (anche nel mondo anglosassone)?

Ho incontrato padre Daniil a Mosca nel 2007. Era un uomo coraggioso.

Noi abbiamo bisogno di due cose:

In primo luogo, abbiamo bisogno di vescovi e sacerdoti non legati ai soldi e in grado di parlare le lingue. Non legati ai soldi, come l'apostolo Paolo, che era un fabbricante di tende. Inglese, francese, spagnolo, portoghese sono le lingue di cui abbiamo bisogno in primo luogo. Se non potete parlare le lingue di altre persone, queste non si uniranno mai alla Chiesa ortodossa russa, la cui missione è universale. Mezzo milione di Maya stanno aspettando di unirsi alla Chiesa in Guatemala. Ci sono oltre un miliardo di persone nelle Filippine, nel Sud-Est asiatico, in Sud America, in Africa. Stanno tutti aspettando di unirsi alla Chiesa ortodossa. Ma nessuno vuole andare là a fare il prete. Qui i sacerdoti pagano per la Chiesa: in Russia i preti sono pagati dalla Chiesa! Io ho servito all'altare per 33 anni e non sono mai stato pagato. Non ho pagato per diventare prete. Perché dovrei essere pagato? Tutto il denaro che raccogliamo va per i nostri edifici ecclesiastici. Ricordate che in Occidente stiamo partendo dal nulla. Abbiamo bisogno di infrastrutture di base. Questo può anche venire con l'aiuto della Russia.

Questo fa parte del ruolo messianico della Russia: la finanza. Ora, per favore aiutateci nella parte orientale dell'Inghilterra, di cui sono responsabile. Ho bisogno di costruirvi chiese, o altrimenti di adattare solcali per essere usati come chiese. Abbiamo fedeli, immigrati poveri di lingua russa, in particolare provenienti da Estonia, Lettonia e Lituania, rifugiati dalla povertà creata in quei paesi da parte dell'Unione Europea e dalla russofobia dei loro governi coloniali americani. Nell'Inghilterra orientale, abbiamo finora solo due delle nostre chiese, a Colchester e Norwich. Sono in contatto con un'azienda a Kaliningrad. Fanno delle belle chiese di legno, che nei nostri termini sono molto economiche. Possiamo comprare terreni qui ed erigerle. Sfortunatamente, la terra qui è cara. Aiutateci, per favore! Dio vi ricompenserà.

la parrocchia di san Giovanni di Shanghai a Colchester, in Inghilterra

Ora vi racconterò la nostra vergogna. Dopo il 1917, 2.000 russi vennero a Londra. A Londra sessant'anni fa avevano due chiese, una piccola, una media. Oggi, con almeno 50.000 russi, ci sono ancora solo due chiese, una piccola, una media. Nessuna delle due è grande. La nostra chiesa nella città provinciale di Colchester è più grande di entrambe. Nei momenti migliori ci sono 800 ortodossi russi nelle chiese di Londra ogni domenica. E gli altri 49.200? Abbiamo bisogno di altre dieci chiese a Londra.

Padre Andrew, quali Padri della Chiesa le sono più vicini? Chi tra i Padri l'ha fortemente influenzata? E quali scritti patristici può consigliare di leggere?

Mi sento particolarmente vicino a san Basilio il Grande (sì, il vostro patrono) e a san Giovanni Crisostomo, perché sono entrambi ortodossi rigorosi, che hanno chiamato eresie le eresie e non hanno temuto nessuno, meno di tutti gli imperatori e imperatrici ostili a Cristo, ma sono stati anche pastori amorevoli e amati dai loro fedeli. Poi sant'Ambrogio di Milano e san Giovanni Cassiano, che sono stati profondamente spirituali e hanno vissuto nel contesto occidentale, trasferendo esperienza spirituale da est a ovest, che è esattamente quello che stiamo facendo anche oggi. Tra i recenti Padri della Chiesa ci sono san Teofane il Recluso, sant'Ignazio (Brianchaninov), san Giovanni di Kronstadt, san Nicola il Serbo e, naturalmente, i nostri amati santi della Chiesa fuori dalla Russia, san Serafino di Boguchar e san Giovanni di Shanghai. Sono tutti particolarmente vicini a noi perché ci parlano nella nostra lingua.

Credo anche che siamo in grado di imparare molto dai santi più calunniati (obolgannye) della storia: lo tsar martire Nicola II, la sua santa famiglia e tutti coloro che, senza eccezione, sono rimasti fedeli a lui, anche se odiati dall'aristocrazia, dai ricchi e dai potenti, che nel 1917 tradirono il nostro Impero Ortodosso nelle parole e nei fatti. Il grande anziano Nikolaj (Gurjanov) vi insegnerà molto su di loro. Anche noi dobbiamo rimanere fedeli a loro, alla loro eredità spirituale, proprio come fecero loro. Ricordate che lo tsar Nicola fu una figura internazionale, che parlava quattro lingue occidentali e che fu un grande missionario in Occidente, e costruì 17 chiese nelle principali città occidentali, da New York a Nizza. Lui è il nostro modello qui in Occidente.

Le chiediamo di dare qualche consiglio sulla vita spirituale a coloro che leggeranno questa intervista.

Leggete le vostre preghiere e tenete i digiuni, andate alla confessione e ricevete la santa comunione il più spesso possibile. Leggete le vite dei santi e aiutate gli altri. Siate un esempio. San Serafino di Sarov dice: Salva te stesso e migliaia saranno salvati intorno a te. Questo è l'unico modo. E la base della salvezza è l'auto-rimprovero (samoukorenie), non guardare o giudicare gli altri. Ciò significa: resistere alle vie del mondo, mantenere le vostre anime libere e pulite, evitare gli estremi perché contengono sempre l'impurità spirituale dell'orgoglio. Ricordate sempre che Dio è misericordioso, perché siamo salvati solo dalla sua misericordia. Sappiate che le ultime parole della storia apparterranno a Cristo. Dio è con noi! Possa Dio concedere a tutti noi un digiuno spiritualmente proficuo!

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