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  Igor' Strelkov: la guerra attende la Russia

dal blog The Vineyard of the Saker

6 novembre 2014

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Nota: Dal momento che la questione della monarchia russa è, a giudicare dalle domande e dai commenti prima e dopo il mio podcast, chiaramente di un certo interesse per molti di voi, penso di aver bisogno di spiegare qualcosa di importante qui.

Il film che Strelkov e il suo ospite Krutov menzionano all'inizio del colloquio riguarda un interessantissimo autore russo di nome Ivan Solonevich, che è stato l'ideologo capo di un movimento originariamente denominato "Capitani dello staff" (Штабс Капитаны), ma che divenne più tardi conosciuto come "monarchici popolari" (Народные монархисты) a cui io stesso sono stato molto vicino per tutta la mia vita (Aleksandr Solzhenitsyn e Ivan Solonevich, insieme a Lev Tikhomirov e Ivan Il'in, sono stati i miei "maîtres à penser" per decenni) e che conosco molto bene dall'interno. Dal momento che credo che Strelkov condivida molto questi punti di vista, credo che sarebbe utile che io riassuma alcune delle loro idee chiave. Io non vi chiedo, ripeto, di approvare una qualsiasi di queste idee (i miei stessi punti di vista si sono notevolmente evoluti con il tempo), ma solo di essere consapevoli di quanto siano differenti dalle nozioni occidentali di monarchia.

1) La monarchia popolare è, in termini occidentali, una forma di monarchia *di sinistra* che oppone la monarchia all'aristocrazia e non alla democrazia. Secondo la monarchia popolare, la storia russa è in gran parte la lotta tra due forze: da un lato il monarca e il popolo (entrambi tradizionalisti, ortodossi e populisti) contro, dall'altra parte, le élite (viste come moderniste, laiche ed elitiste).

2) La monarchia popolare afferma che la Russia è un impero per natura (per "dominio nazionale", per usare il termine di Solonevich), ma condanna decisamente e si oppone al tipo di impero creato dallo tsar Pietro I (che alcuni chiamano "il Grande"). La monarchia popolare vede Pietro I (e la sua corte) come l'epitome del male russofobo.

3) La monarchia popolare è un'ideologia democratica in quanto afferma di essere un'istituzione, un sistema che deve includere un Zemskij Sobor (Assemblea della terra russa) come mezzo per l'espressione della volontà popolare, che il monarca deve poi implementare.

4) La monarchia popolare ha un orientamento di classe quasi come il marxismo, e vede l'aristocrazia russa, in particolare la corte, come il nemico più pericoloso del popolo russo. L'unica forma di aristocrazia che la monarchia popolare riconosce come legittima è "l'aristocrazia di servizio", che in termini moderni significherebbe i dipendenti pubblici e/o i militari.

5) Ivan Solonevich stesso era un bielorusso ed era molto orgoglioso delle sue radici proprio come era orgoglioso di venire da una famiglia di contadini. La monarchia popolare supporta completamente la diversità culturale e nazionale, ma si oppone risolutamente al separatismo nazionalista.

6) La monarchia popolare rifiuta la nozione di valori universali e dice che ogni nazione e di ogni civiltà produce i propri valori e tradizioni e che ogni nazione e civiltà dovrebbe essere lasciata libera di vivere secondo questi valori e tradizioni.

7) La monarchia popolare ha una forte vena libertaria in quanto ritiene le burocrazie di governo come una delle parti più inette, corrotte e inutili della società. La monarchia popolare crede che le masse popolari (operai e contadini) devono essere lasciate libere di organizzarsi, in quanto questo rispetta la tradizione russa di libertà ed è più efficace in termini economici.

In ogni caso, mi fermo qui. A chi sa leggere il russo consiglio il principale libro di Solonevich, Народная Монархия, che può essere facilmente trovato e scaricato dalla rete.

Volevo solo spiegare qui che la "monarchia" di Strelkov ha ben poco a che fare con Elisabetta II d'Inghilterra, Abdullah II di Giordania, la casa saudita o qualsiasi altro di questi personaggi che di solito oggi associamo negativamente all'idea della monarchia. Inoltre, il punto di vista di Solonevich, fuggito dal'URSS nel 1934 (in seguito fu l'autore del primo libro mai scritto sul Gulag), non era molto ben conosciuto durante gli anni sovietici (il KGB aveva vietato tutti i suoi libri), ma dal 1991 le sue idee sono state riscoperte e sono ora molto popolari nei circoli dei sovranitari eurasiatici.

cari saluti,

Saker

 

(cliccate sulla foto per vedere il video)

Conduttore: Aleksandr Nikolaevich Krutov, capo redattore del periodico "Casa russa"

Sottotitolato in inglese e in tedesco (presto in francese)

Messo in onda il 29 Ottobre 2014

Trascrizione

A.Krutov: Abbiamo appena visto il film L'ultimo cavaliere dell'Impero di Ivan Solonevich, che era chiaramente un individuo di talento. Era un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla Russia, alla sua patria e al suo popolo. Mi dica, la prego, a suo parere, sarebbe difficile essere una persona come Solonevich, difendere la propria nazione, la propria gente e la propria terra?

Strelkov: Penso che sia piuttosto difficile, anche se forse, non così difficile come ai tempi di Solonevich. Per lo meno, al fine di essere fedeli alla Russia, non è più necessario scappare da un campo di concentramento e fuggire in esilio. Oggi è possibile essere un patriota, e trovare un modo di vivere e lavorare per il benessere del paese stando qui. Non vi è alcun bisogno di temere che qualcuno, in qualsiasi momento ci possa arrestare, imprigionare o addirittura mettere contro un muro e fucilare.

Secondo lei, che cosa riserva il futuro per la Russia?

La guerra. Non necessariamente la guerra nella sua forma più estrema, ma sarà necessario combattere ed per di più con la forza delle armi. Quanto a questo non vi è alcun dubbio nella mia mente. Non saremo semplicemente lasciati in pace. Lo stesso tentativo di liberarci dal ruolo che ci è stato assegnato, dal rullo compressore che sta trascinando il mondo intero alla catastrofe e la sua gente al crollo morale, sarà inevitabilmente punito.

Perché la Russia e il suo popolo sono così sgraditi?

Proprio perché cerchiamo di uscire del ruolo ci è stato assegnato, di essere qualcosa d'altro. Diciamo questo: indipendentemente dal caos e dai travagli che ci hanno colpiti durante l'inizio del XX secolo, abbiamo avuto maggiore successo nel mantenere i nostri valori fondamentali rispetto alle altre nazioni. Questi valori sono in primo luogo, i valori cristiani. Ritengo che la Russia, a prescindere dalla sua storia repressiva, rimanga l'unico grande paese cristiano nel mondo in grado di resuscitare il cristianesimo. Per una parte significativa della popolazione il valori cristiani continuano a svolgere un ruolo significativo e lo Stato ne è a conoscenza e lo capisce.

Sta dicendo che all'Occidente non piace la Russia perché è un paese ortodosso, e che i russi, indipendentemente dal fatto che essi si considerino ortodossi o credenti, abbiano come parte

del loro modo di essere la fede in Cristo, l'Ortodossia cristiana?

Si potrebbe dire così, anche se la questione è tutt'altro che semplice e c'è una quantità enorme di eventi correlati. Quello che posso dire io è questo; il fatto stesso che esista un paese potente, assolutamente non asservito al nuovo ordine mondiale che ora si sta costruendo frettolosamente in modo così sciatto e insensibile, è un anatema per chi sta costruendo il nuovo ordine. È anche un fatto che la Russia, anche nella sua attuale forma indebolita, ma con la stessa possibilità di rilancio come paese sovrano travalica chiaramente i confini da loro voluti. È da lì che vengono questi attacchi vengono con lo scopo di prevenire l'insorgere della Russia come alternativa a ciò che è attualmente in costruzione.

Al momento si è soliti parlare della Cina come paese che è capace di opporsi Stati Uniti. A mio parere questo non è corretto. La mentalità cinese è in realtà molto simile e presumibilmente accettabile in Occidente: una moralità limitata e un'attrazione estrema ai beni materiali.

Così l'Occidente sta vedendo che la Russia sta facendo rivivere un nuovo e potente stato e lo renderà stabile.

In primo luogo, i rapporti sulla rinascita della Russia come stato nuovo e potente sono purtroppo esagerati, anche se ci sono chiaramente sforzi compiuti in questa direzione. Questa stessa possibilità spaventa l'Occidente. In secondo luogo la Russia, non avendo preso il suo posto in prima linea assieme al mondo occidentale all'interno del nuovo ordine mondiale, e presentando un'offerta allettante per le sue risorse naturali, minerarie e di istruzione umana, può e deve essere saccheggiata, al fine di prolungare l'età dell'oro della civiltà occidentale, l'età dell'edonismo.

Ci sono stati i sudditi dell'impero russo, c'è stato poi il popolo sovietico, e ora abbiamo i cittadini della Federazione Russa. Li vede come tre diversi popoli o come un popolo in qualche modo identico?

Di certo non li considero come tre popoli diversi. Se mettiamo a confronto una nazione con un essere umano, allora possiamo vedere come in qualsiasi persona gli stessi processi: la nascita, la vita, l'invecchiamento, l'infermità e infine la morte. Questo è un processo storico naturale e inevitabile. Quanto più forte e coeso è un popolo, tanto più forte è la sua energia vitale e tanto più a lungo la gente vivrà e si svilupperà. Direi che non ha senso individuare tre popoli distinti. Penso che sia molto più rilevante concepire una nazione allo stesso modo di un essere umano che ha subito una serie gravi di malattie e crisi e che ne esce cambiato. Alcune di queste modifiche saranno per il peggio e alcune per il meglio, indipendentemente dalla malattia.

È ancora un solo popolo – questo non è cambiato. Alcuni territori sono stati amputati, ma il popolo può ancora essere considerato come uno. Questo periodo che l'Ucraina sta attraversando è una malattia, una crisi interna del popolo russo. L'Ucraina e il popolo ucraino, a mio parere, costituiscono una parte indivisibile del popolo russo. Se il tentativo di alienare gli ucraini dovesse avere successo, e non una confusione temporanea, e dovesse trasformarsi in una convinzione duratura, allora...

Direbbe che il popolo ucraino è parte di quella stessa civiltà di tutta la Russia e che questo è semplicemente inevitabile?

Questo è il mio parere: un solo popolo che cambia nel corso degli anni.

Attualmente, non ci sono discussioni sul fatto che la Russia è su un percorso di auto-riscoperta. Alcuni frequentano piazza Bolotnaja (sede delle proteste di massa), mentre altri si uniscono alle milizie dell'Ucraina orientale. Secondo lei, sono persone completamente diverse, con punti di vista completamente diversi sulla situazione nel nostro paese e nel mondo?

A mio parere, la radice del problema è nel modo in cui il popolo è stato diviso, un modo ha provocato guerra civile e rivoluzione. La divisione non è iniziata nel 1917, ma in precedenza, e ora è terminata. Al momento, le persone si dividono, ma sono ancora una cosa sola. Il fatto è che la gente continua ancora: alcuni frequentano piazza Bolotnaja, anche se guidati da motivazioni false, a mio parere, e altri vanno in guerra e rischiano la vita a Donetsk. Questo dimostra che la gente ha un desiderio di giustizia e di cambiare la vita in meglio. Questo desiderio non è morto, ed è davvero grande. Tanto più dalla necrosi della società nel tardo periodo sovietico, quando qualsiasi fede e convinzione era accolta con una risata: "e tu credi a quelle cose?!!!", e tutte le discussioni politiche erano viste come ipocrisia, anche da parte dei funzionari del governo. L'Unione Sovietica è caduta perché i funzionari del governo, che parlavano delle idee comuniste e del socialismo, di fatto, si comportavano al contrario di quelle idee e credevano in qualcosa di completamente opposto alle loro stesse azioni.

E oggi, è cambiato qualcosa?

Non intendo dire che le cose sono cambiate drasticamente, ma noi dobbiamo credere nel meglio per una semplice ragione: c'è una guerra che ci aspetta. In questa guerra potremo vincere o perdere, ma ci cambierà del tutto.

Contro chi sarà questa guerra?

Posso dire che tutta la civiltà occidentale sta conducendo una guerra contro di noi, con l'intento di dividerci e di saccheggiarci. Consideriamo solo un punto di vista materialistico quando cerchiamo di fare una distinzione tra l'Europa e gli Stati Uniti, e diciamo che l'Europa ha presumibilmente valori e interessi diversi da quelli degli Stati Uniti. L'Europa ha ancora interessi economici che sono completamente diversi dagli Stati Uniti. Su una serie di questioni, tra cui le relazioni con la Russia, gli interessi degli USA e dell'Europa e sono in conflitto diretto. Ma hanno la stessa mentalità. Fatta eccezione per sfumature minori, stanno seguendo lo stesso sentiero e perseguono lo stesso obiettivo.

Ma d'altra parte, hanno una vita buona, prospera. Perché hanno bisogno della Russia, di muoverle guerra, per che cosa?

Abbiamo già discusso il fatto che la Russia è in grado di diventare un paese che creerà un contrappeso morale al mondo che stanno costruendo, un mondo senz'anima assolutamente apostata, dove tutto si basa su valori materialistici, dove le persone hanno semplicemente dimenticato Dio. Anche se pure noi abbiamo molte persone che non credono formalmente in Dio, tuttavia continuiamo a vivere secondo i principi che sono stati fissati nel corso dei secoli. L'Europa non vive più secondo questi principi. Cosa vogliono da noi? In primo luogo, come ho già detto, vogliono sradicare ogni possibilità che Russia sia ripristinata come una civiltà a loro contraria, che percorre un sentiero in contrasto con la civiltà europea. Proprio come quando ci siamo separati da Bisanzio, convertiti al cristianesimo, continuiamo ad andare sulla nostra strada, nonostante la convergenza con l'Occidente, che è stata parte della modernizzazione dello tsar Pietro e più tardi, nel 1917, quando stavamo cercando di raggiungere e sorpassare l'Occidente in campo ideologico, adottando le idee più alla moda di quel tempo. Ma oltre le differenze ideologiche, l'Occidente mira a ottenere da noi benefici monetari realmente tangibili. Per consentire loro di prolungare la loro esistenza, il loro periodo d'oro, hanno bisogno di saccheggiare con urgenza qualche grande paese.

In realtà, il loro periodo d'oro è iniziato grazie a un personaggio con un marchio (Gorbaciov) la cui società ha venduto il paese. Sono queste persone, a mio parere, in base alle leggi dell'umanità, anche se ora non ha più importanza – lasciamo che affrontino il loro giorno del giudizio – che riceveranno la più terribile punizione. Hanno distrutto decine di milioni di persone. E l'Occidente ha avuto il suo periodo d'oro saccheggiando l'URSS. Ha ricevuto milioni di immigrati di talento che in ultima analisi hanno elevato la sua scienza. Ha ricevuto gli ultimi sviluppi segreti, un volume massiccio di forza lavoro di alta qualità con un elevato livello di istruzione. Ha soppresso, saccheggiato e diviso il grande patrimonio sovietico, di cui una parte è stata semplicemente distrutta, e una parte è stata utilizzata al suo servizio. Praticamente ha ricevuto gratuitamente il sottosuolo della Russia. Ha ottenuto tutto. Una volta che il popolo ha subito il lavaggio del cervello, del tutto impreparato alla nuova ideologia dell'Occidente, ha percepito il "vitello d'oro" come misura di tutto, e questo ha subito guadagnato il potere su tutto il paese. È stato un guadagno enorme per il mondo occidentale, un guadagno che non si aspettavano di ottenere. Hanno ottenuto quello che non erano neppure riusciti a ottenere nel 1917, anche se ci avevano provato. E ora vogliono fare lo stesso con quello che è rimasto della Russia. Non sono più contenti di quello che hanno ottenuto, hanno un disperato bisogno di derubarci per la seconda volta.

Lei pensa che il risveglio della Russia stia allarmando l'Occidente. Possiamo, a suo parere, costruire una società di giustizia, di bontà, una società di Cristo in Russia, che diventi un esempio per le altre nazioni?

A questa domanda non si può rispondere senza ambiguità. È teoricamente possibile. Tuttavia, a mio parere, non dovremmo andare dietro a una particolare ideologia agendo all'interno di modelli rigorosamente limitati. Dobbiamo considerare tutta la nostra esperienza, positiva e negativa, e ri-valutarla. La Russia è passata attraverso tante prove, terribili guerre e rivoluzioni non certo per dimenticarle. Tuttavia, tutto ormai si fa per garantire che la gente viva sconsideratamente e alla giornata, e senza ricordi non solo di un lontano passato, ma anche della storia recente. Questa è l'essenza della propaganda dei media maggioritari, quando una battuta dura solo una settimana, e non c'è nient'altro che abbia qualsiasi sostanza. Penso che esista questa possibilità, ma richiede un lavoro molto serio e un grande sforzo non solo da parte della gente comune, ma anche da parte delle autorità.

Mi ricordo le parole di Cristo, "perché sei tiepido, e non sei né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca". Secondo lei, questa tiepidezza oggi viene sradicata da noi oppure rimane?

Penso che non sia nessuna delle due cose. Storicamente essere tiepidi è il destino di un gran numero di persone, perché la storia viene creata da un piccolo gruppo di persone, circa il 10-15%, che vivono vite pubbliche. Il problema è che l'élite – non sto parlando di elite moderna; quelli che abbiamo elevato alle posizioni di elite, non sono davvero così – deve essere "calda" o "fredda", cioè avere il proprio punto di vista. Per quanto riguarda ciò che sta accadendo ora, ripeto, abbiamo una crisi. Abbiamo raggiunto un altro difficile punto di crisi. La nostra nazione non può continuare a vivere come abbiamo vissuto per 23 anni dopo il 1991. Cambierà in un modo o nell'altro, ma tutto cambierà molto. Molti, che vogliono continuare a vivere una vita normale e a non prendere posizione, saranno costretti a farlo a un certo punto in futuro.

La scelta è andare a sinistra o a destra; o sei dalla parte del bene o del male.

Sì, anche se ci può essere presentata una falsa scelta ...

Ogni persona ha bisogno di ragionare e decidere se la scelta è falsa o no. Che tipo di Russia vorrebbe vedere?

È una domanda molto complessa e ampia. Mi piacerebbe vedere la Russia come un grande paese che vive di leggi proprie, come una grande potenza autosufficiente, che ha la possibilità di preservare se stessa attraverso la morte di questo progetto globale che è, a mio parere, semplicemente satanico. Posso tranquillamente dire che voglio vedere la Russia unita di nuovo. Almeno vedere la Russia, la Bielorussia e l'Ucraina, che sono state forzatamente divise dai bolscevichi nel 1917, ancora una volta fuse insieme in un'unica grande Rus'.

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