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  Difetti dell'Ortodossia moldava: la paranoia degli incantesimi

Igor Pînzaru

http://www.mdn.md/index.php?day=1689

http://www.mdn.md/index.php?day=1703

17-19 settembre 2005 (Centrul de Monitorizare şi Analiză Strategică) 

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I

L'esorcismo, ovvero la serie di preghiere per allontanare gli spiriti impuri, è parte della dottrina e della prassi della Chiesa universale, con basi nelle Sacre Scritture, ed è costituito esclusivamente da preghiere accompagnate dall'aspersione di acqua benedetta e dall'unzione con l'olio santificato (Spiegazione della Chiesa Ortodossa Romena).

La scorsa settimana ha bussato alla porta della redazione una famiglia di cristiani che ci hanno pregati disperatamente di fare qualcosa per aiutarli a uscire dalla discordia della loro famiglia. Il loro problema è che dopo diversi fallimenti sul piano personale, per l'insistenza di un parente che ha avuto in passato alcuni disturbi mentali, hanno ritenuto che la colpa fosse di incantesimi e di forze oscure e sono andati alle funzioni di esorcismo officiate dall'arciprete Valeriu Galaida nella chiesa di Hrustovaia, nel distretto di Camenca. Una volta che ha fatto loro una "diagnosi" per mezzo della lancia liturgica, Padre Valeriu ha detto loro senza mezzi termini che avevano fatto loro un incantesimo di morte e che l'unico rimedio contro di questo sono le preghiere di San Basilio, che legge in cambio della somma di 100 lei.

Immaginate come vi sentireste se aveste due figli e un rappresentante della chiesa vi dicesse che a vostra moglie è stato fatto un incantesimo di morte? I cristiani si sono spaventati e hanno cominciato ad andare avanti e indietro sulla strada per Hrustovaia per assistere ai servizi di esorcismo di padre Valeriu  Hanno viaggiato per migliaia di chilometri e speso migliaia di lei in soli sei mesi. Come risultato, sono rimasti tutti vivi, ma la tensione nella loro famiglia è aumentata al massimo, in quanto ognuno sospetta l'altro di avere fatto magie, e padre Valeriu incoraggia questi sospetti e si mette in tasca le tariffe "sacerdotali" utilizzando l'autorità di prete e la benedizione di esorcizzare ricevuta da sua Eminenza Vladimir, metropolita di Chişinău e di tutta la Moldova.

La cosa più grave è che padre Valeriu sostiene di avere anche il dono della chiaroveggenza e può dire alla gente "la data e l' ora della morte". La gente del suo entourage, e molti di quelli su cui legge le preghiere di esorcismo credono ciecamente in queste capacità paranormali del loro confessore. Questi credenti sono entrati in uno stato di psicosi tipica dei gruppi settari: si isolano dai loro amici, evitano di mangiare insieme a loro, rifiutano i loro doni e li portarli invece a padre Valeriu che dopo averli "diagnosticati" spiritualmente li dà alle fiamme dicendo loro che sono incantati. In breve il semplice amore cristiano è scomparso di mezzo a loro, e al suo posto si sono instaurati lotte, la diffidenza e una paura insana degli incantesimi. Invece di vivere in pace e comprensione hanno scelto di lottare con il diavolo, che nella loro immaginazione malsana si è nascosto, naturalmente, nei loro vicini. La paura e l'ossessione del demonismo hanno offuscato le loro menti e sono giunti ad aver paura perfino della loro ombra.

Il caso non è unico, così in quanto segue cercheremo di chiarire alcune cose per vedere qual è il rapporto tra il potere di Dio e il potere del diavolo, come si manifestano queste cose e che cosa deve fare un uomo quando un prete gli dice che qualcuno gli ha fatto "un incantesimo di morte". Il tema è troppo complesso, per cui gli dedicheremo più materiali, in particolare perché nella Repubblica di Moldova abbiamo una situazione specifica in cui la fede di molti dei nostri cristiani è fortemente mescolata con superstizioni popolari. Cominciamo con un dettagliato resoconto di questo caso e forniremo poi le necessarie osservazioni di alcuni preti ortodossi che hanno una seria formazione teologica e spirituale. Qui di seguito è il testo di una lettera spedita da questa famiglia al patriarcato russo, a sua eminenza Vladimir, metropolita di Chişinău e di tutta la Moldova, alla commissione giuridica sacerdotale della metropolia di Moldova e alla diocesi di Dubăsari e Tiraspol:

"Vostra Eminenza Vladimir, metropolita di Chişinău e di tutta la Moldova, onorati giudici, ci rivolgiamo a voi con una richiesta di intervento per risolvere il dramma della nostra famiglia, emerso a seguito della visita al parroco di Camenca - padre Valerie.

Abbiamo appreso del dono della chiaroveggenza di padre Valerie, e del suo potere di guarire rimuovendo gli incantesimi, dai nostri genitori (Leonid e Valentina). I genitori si sono rivolti a padre Valerie, raccontandogli dell'allergia che mi è apparsa da qualche tempo, della quale il padre ha detto che questa malattia è causata da una magia. Più tardi il padre ci ha detto che a mia moglie è stata fatta una fattura di morte. Così, abbiamo partecipato a diversi incontri per rimuovere gli incantesimi a Hrustovaia e a Camenca.

I riti di esorcismo a cui ho partecipato consistevano nella rimozione degli spiriti impuri attraverso punture sul corpo con una punta di lancia, colpi con reliquie, acqua santa versata in bocca. Nel frattempo ci hanno detto che il padre Valeriu ha la vostra benedizione per praticare esorcismi. Menzioniamo che che ogni procedura di "espulsione di spiriti" costa 100 lei a persona. A questi incontri di solito partecipano 50-100 persone per volta, in particolare persone povere dai villaggi della repubblica e dai villaggi ucraini. I più poveri, che non sono grado di pagare le tasse degli esorcismi, fanno lavori materiali su incarico del padre.

Siamo rimasti scioccati dalle manifestazioni di persone presenti agli esorcismi: urla, lotte, contorcimenti, versi di animali, ecc. Tutti questi rendevano l' atmosfera molto opprimente . Vorrei menzionare che mia sorella e la sorella di mia madre hanno avuto manifestazioni del genere durante i riti, e talvolta anche al di fuori dei riti. Padre Valerie pratica ancora l'abitudine di "analizare" gli oggetti a lui portati, per vedere se sono magici o no. In tal modo, i nostri genitori gli hanno portato alcuni oggetti ricevuti in dono e, secondo il padre, questi erano incantati. Dopo questo, hanno completamente rotto i rapporti con le persone da cui hanno ricevuto queste cose. Alcune persone sono membri vicini della nostra famiglia, compresa mia moglie, che è una persona di fede.

Dopo aver chiesto il parere di alcuni sacerdoti della Metropolia e dopo avere appreso che la Chiesa non accetta simili esorcismi, abbiamo smesso di andare da questo ministro ecclesiastico.

Più tardi, abbiamo notato segni che i genitori e la sorella hanno il sospetto che facciamo incantesimi contro di loro, e i rapporti tra di noi si sono molto raffreddati (i genitori hanno cominciato a visitarci meno spesso, e la sorella, che è madrina del nostro figlio maggiore, ha cessato definitivamente di chiamarci e di interessarsi di lui, rifiutandosi di cenare con noi, di dare o di ricevere qualcosa da noi).

Abbiamo cercato di spiegare ai genitori che non facciamo loro incantesimi e che questi esorcismi non sono accettati dalla Chiesa, ma abbiamo fallito.

Vi preghiamo di spiegarci il significato delle procedure di esorcismo, di farci sapere se questa pratica è sostenuta dalla Chiesa ortodossa, se l'attività di padre Valerie rientra nella normativa canonica. Se le azioni di padre Valerie non sono conformi all'insegnamento ortodosso, aspettiamo la reazione ufficiale della Metropolia.

Noi crediamo che suscitare odio tra i cristiani e separazione delle famiglie sia una pratica viziosa e contraria alla dottrina cristiana. La nostra famiglia soffre molto a causa delle insinuazioni del parroco Valerie - i genitori non si interessano più ai figli e ai nipoti, hanno paura di noi, credono che facciamo incantesimi contro di loro; noi soffre per l'ingiustizia a noi fatta, perché teniamo ai nostri genitori e a nostra sorella e li vorremmo vicini a noi nel bene e nel male.

Vi preghiamo di aiutare i genitori e la sorella a capire quale è la posizione ufficiale della Chiesa nei confronti di tali pratiche, per tornare ai vecchi rapporti caldi. Per quanto ne sappiamo, il padre Valeriu non è l'unico sacerdote che pratica un tale "esorcismo".

Noi crediamo che questo problema riguardi un gran numero di fedeli e potrebbe presentare un interesse anche per il Santo Sinodo".

Vogliamo credere anche noi che i nostri lettori capiranno perché non pubblicheremo i nomi degli gli autori della lettera. Li chiameremo convenzionalmente Ion e Maria perché non siamo interessati a scandali, né a clamori, ma a che questa giovane famiglia ripristini semplicemente i buoni rapporti con i propri cari. In realtà questa è l'intenzione dichiarata di Ion: "Voglio che i nostri genitori capiscano che non facciamo nulla di male e che altre persone che si troveranno ad affrontare situazioni simili non cadano nella trappola in cui siamo caduti noi".

Prima di iniziare la nostra indagine su questo caso dovremmo chiarire due cose: quale è la corretta pratica ecclesiale per scacciare i diavoli, e che cosa sappiamo con certezza sui demoni ?

Alla prima domanda ha recentemente risposto il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena, nel comunicato stampa sul caso del monastero "Santa Trinità" di Tanacu, nel distretto di Vaslui, dove, leggiamo dal comunicato, "con il pretesto di un esorcismo, lo ieromonaco Daniel Corogeanu, assecondato da quattro monache, ha sottoposto la giovane sorella Irina Cornici a un regime intollerabile di sofferenza fisica, che ha portato alla morte della vittima". In seguito a questo caso la Chiesa Ortodossa Romena ha dato la seguente formulazione e spiegazione della pratica della cacciata dei demoni:

"L'esorcismo, ovvero la serie di preghiere per allontanare gli spiriti impuri, è parte della dottrina e della prassi della Chiesa universale, con basi nelle Sacre Scritture, ed è costituito esclusivamente da preghiere accompagnate dall'aspersione di acqua benedetta e dall'unzione con l'olio santificato. Ogni atto o procedura al di fuori di questi, come quelli utilizzati a Tanacu, è una grave violazione della disciplina ecclesiastica".

Nel caso da noi presentato padre Valeriu di Hrustovaia ha aggiunto alcuni rituali che sono considerati non canonici dalla Chiesa Ortodossa Romena: punture sul corpo per mezzo di una lancia liturgica, colpi agli indemoniati con reliquie e rovesciamenti di acqua santa versata per mezzo di una croce. Abbiamo provato a vedere l'attitudine dei sacerdoti della Chiesa Ortodossa di Moldova di fronte a queste innovazioni ecclesiali, che d'altra parte sono utilizzate frequentemente da parte di diversi ministri della Chiesa. Padre Pavel Borşevschi, che fa parte della commissione giuridica sacerdotale della Chiesa ortodossa di Moldova ci ha dichiarato che questi sono dei riti pagani usati da alcuni sacerdoti che speculano con le preghiere di san Basilio imbrogliando e sfruttando i cristiani creduloni.

II

Abbiamo chiesto all'arciprete Pavel Borşevschi di commentare il caso di Hrustovaia. Ricordiamo che una famiglia di giovani cristiani, spaccata in due da un prete che chiede denaro per esorcismi, ha chiesto per mezzo di una lettera formale il coinvolgimento del patriarcato russo e della metropolia di Moldova per risolvere il loro caso. I cristiani hanno inoltre sollecitato la presentazione della posizione ufficiale della Chiesa ortodossa per quanto riguarda la pratica degli esorcismi. Padre Pavel ci ha detto che il problema degli indemoniati in Moldova è gonfiato dai sacerdoti che speculano sulle preghiere di san Basilio il Grande, sfruttando l'autorità della Chiesa e del sacerdozio, ma anche dal fatto che la maggior parte dei cristiani non conosce gli insegnamenti ortodossi.

Padre Pavel Borşevschi: "Oggi si sono radunati molti di quelli che vi ripuliscono le tasche"

La chiesa compie, secondo un certo rituale, ovvero secondo un rigoroso e stretto canone assolutamente tutte le funzioni religiose e i riti che si trovano nell’Eucologio [in romeno Molitfelnic, in slavonico Trebnik, ndt]. Tutte le santificazioni devono essere fatte in base alle regole ecclesiali e mai altrimenti. I misteri della confessione e della santa unzione sono opere particolari sul corpo e sull'anima. Attraverso questi sacramenti, i cristiani ricevono un trattamento spirituale, e al tempo stesso fisico, oltre la comprensione umana e ciò accade soprattutto quando si compie il sacramento della santa unzione. La grazia di Dio opera, come un balsamo curativo, sulla guarigione delle ferite dell'anima e del corpo, sopra le infermità del corpo che sono la conseguenza del peccato e delle passioni umane.

Ma voglio sottolineare che prima di decidere se leggere le preghiere di esorcismo di san Basilio il Grande va studiato bene il caso. Bisogna vedere se l' uomo è davvero posseduto. I sintomi della possessione possono essere riconosciuti solo da un sacerdote spirituale, un padre spirituale con una seria esperienza ascetica. Non tutti cioè possono identificare un uomo posseduto. Per esempio, la spuma alla bocca non vuol dire che l'uomo è posseduto, la medicina lo spiega facilmente. Allo stesso modo le cadute e i contorcimenti per terra non sono una prova che l'uomo è indemoniato. Uno psichiatra potrebbe spiegare più chiaramente ciò che effettivamente accade. Abbiamo casi di possessione nel Santo Vangelo, che Cristo ci mostra chiaramente. Ma attenzione, chi è che li mostra? Cristo.

Allora, chi può identificare un indemoniato? Chi lo può sapere, chi lo può dimostrare? Il sacerdote che serve Cristo con ogni timore, con ogni sacrificio di sé e, in ultima analisi, resta nella vera fede, perché ci sono sacerdoti che, purtroppo, si sono messi al posto di Cristo. Che cosa fanno? Speculano sulle preghiere di san Basilio il Grande anche con questi malati che in realtà non sono posseduti. Anche l'epilessia non è possessione, queste cose dovrebbero essere ben note. Sarebbe un bene che le persone, ma anche i sacerdoti, si documentassero meglio su questo problema.

Sui rimedi per le persone possedute ci parla anche Cristo quando dice che questo genere di demoni si scaccia con il digiuno e la preghiera. E se parliamo di digiuno e di preghiera, dobbiamo dire che un digiunatore non può essere orgoglioso, non può essere decorato come un albero di Natale. Io non credo negli esorcisti che portano grandi croci con pietre preziose e guidano auto di lusso. Il digiuno non è solo dal cibo, "cosa mangio e cosa non mangio?" Un vero padre spirituale non può essere orgoglioso, non può perdere rapidamente la pazienza. Se vedi che si arrabbia rapidamente è il primo segno che potrebbe essere lui stesso uno dei posseduti.

Se Cristo si è arrabbiato, l'ha fatto per l'incredulità degli uomini, le sue parole di collera le conosciamo "O generazione incredula, fino a quando sarò con voi?" Così non li ha abbandonati neppure allora - "Io sarò con voi, ma fino a quando?" Per quanto tempo mi riceverete e mi sopporterete. Non dimentichiamo che gli abitanti di Gadara hanno cacciato Cristo "vai via da noi, Signore", quando ha guarito l' uomo da cui ha scacciato una legione di demoni e li ha inviati nei maiali. Pertanto, Cristo rimane con noi solo fino a quando lo riceviamo e non lo scacciamo.

Il digiuno significa in primo luogo e soprattutto temperanza. In un uomo che digiuna correttamente non può annidarsi la presunzione, il piacere per il lusso. Non può avere due tuniche - parlo qui di un monaco o di un sacerdote sposato che ha raggiunto l'età della saggezza. Sapete come dice l'apostolo Paolo: "quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri"? La crocifissione in Cristo significa che le passioni non trascinano più il corpo umano e questo non si ritiene altro che un servo inutile. Ma se lo vedete rotondo, bello, paffuto a soli 30 anni e con gli occhi lucenti, statene lontani, non è un uomo spirituale, perché negli occhi che brillano si palesano molte passioni .

Padre, riferiamoci in particolare al rituale dell'esorcismo. Nella lettera che ho ricevuto si menzionano colpi con reliquie, punture con la lancia liturgica e rovesciamenti d'acqua santa dalla punta della lancia nella bocca di persone che stanno inginocchiate con la testa all'indietro...

La Chiesa non ha alcuna ierurgia che preveda punture con la lancia liturgica o colpi con reliquie. Si tratta di una montatura, di una stupidaggine umana. È un rito pagano. Sappiamo che non è la croce a santificare l'acqua, ma la grazia dello Spirito Santo. Perché la croce stessa si santifica per mezzo dell'acqua benedetta da parte della stessa grazia divina, da cui tutti prendono vita. E ancora, da dove viene la santificazione nel sacramento della Santa Unzione? Dall'olio o dalla grazia di Dio attraverso quest'olio? Certo che viene dalla grazia di Dio. Dobbiamo capire che rovesciare acqua benedetta da una croce costituisce una grave deviazione dalla disciplina della Chiesa, ed è un gesto condannato dalla Chiesa .

E ciò che fanno i cosiddetti esorcisti con la lancia liturgica è una finzione, è una stupidità senza limiti. Allo stesso modo i colpi con le reliquie "Di' solo una parola, dice il centurione di Cafarnao, e il mio servo sarà guarito". Forse Dio non ha potere su tutti gli spiriti come il centurione sui suoi servi? Oppure il potere operativo della parola di Cristo non è sufficiente?

San Serafino di Sarov chiama questi giovani fanno esorcismi "mladostarcestvo" [gli anziani giovanotti, ndt]. Prestate attenzione e notate come per la maggior parte sono sacerdoti giovani.

Di fatto qual è lo scopo della vita cristiana? La salvezza dell'anima. Chi ci santifica e ci salva? Cristo. Per questo lo chiamiamo Salvatore delle nostre anime. Quindi che cosa è più importante? Il suo corpo e il suo sangue, la santa comunione. "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno".

La malattia, nella maggior parte dei casi, fratelli, non è una punizione. C'è un canone di penitenza per un peccato commesso. Così, quando ci rivolgiamo a un prete, non chiediamogli la liberazione dalle malattie, ma prima chiediamogli la liberazione dai peccati che gli confessiamo. Uomo, togli prima la macchia dalla tua anima! Senza di noi, neppure Dio può operare la nostra salvezza. Pertanto, in primo luogo dobbiamo vedere il nostro peccato. Perché se noi soffriamo, fisicamente e spiritualmente, la causa è il nostro peccato non confessato. Non può essere altro. Ecco perché ho ​​detto che il rimedio principale che un confessore deve dare come trattamento è il digiuno e la preghiera, che ci purifica la coscienza.

Sapete a cosa assomigliano questi sacerdoti con coltelli, lance, lancette, con colpi di reliquie? Mi ricordano il profeta Elia e i sacerdoti di Baal. Ricordate come li derideva il profeta Elia quando si ingegnavano con tutti i tipi di rituali per risvegliare Baal perché potesse soddisfare il loro desiderio. Così fanno i nostri pseudo-esorcisti. Gridate, pazzi, colpite con lance e croci i cristiani, il popolo di Dio, dato che siete pazzi e non servite Cristo! Pazzi non per Cristo, ma perché avete perso la testa invece di avere fede in Dio e misconoscendo la Chiesa sconosciuta, che pretendete di servire.

Cercate di introdurre nella Chiesa cose pagane per salvare il popolo di Dio da ciò di cui per una volta non c'è bisogno di salvarlo! Ho detto che la malattia non è una punizione, neanche la morte è una punizione. La morte è il compimento della vita. I padri si preparavano e noi tutti dovremmo prepararci per la morte. Perché? Perché, dice l'apostolo, se la morte è unione con Cristo, l'attendo come una festa. E poi che cosa dice il Simbolo della nostra Fede? "Aspetto la risurrezione dei morti". Che cosa aspettiamo noi? Qualcosa di più utile, qualcosa di migliore. E la malattia ci assottiglia il corpo, tanto da rendere lucida la mente, perché questa prevalga il più possibile sui nostri sensi e cambi un poco anche la nostra volontà, la nostra cattiva volontà. Perché serviamo Dio, come dice sant'Innocenzo il Grande, come una volta abbiamo servito il peccato.

Ecco quali sono gli uomini di preghiera, ecco chi può scacciare i demoni. Ma sappiate che questa folla di persone non è tutta indemoniata. In modo elementare, è malata. Non ha che da appellarsi ai sacramenti e ai buoni padri spirituali. Quali sono? Cercateli. Come cercarli? Con lo spirito di fede, ma di fede retta. Prima di avere una fede retta, fate una buona confessione dei peccati senza nascondere nulla, finché nella vostra anima non resterà alcun peccato nascosto, inconfessato. Un peccato inconfessato significa una volontà diabolica al di sopra della nostra volontà, più peccati significano, rispettivamente, una maggiore influenza di volontà del male su di noi.

Non dimenticate che Adamo ha peccato quando era in paradiso. E noi che pecchiamo facendo cose del genere in chiesa siamo simili ad Adamo. Ma il giusto Giobbe si è dimostrato giusto su un mucchio di rifiuti. Vedete, non è il luogo che santifica. È la nostra volontà che santifica. Dobbiamo quindi cominciare a pentirci, purificare l'anima, la mente e la coscienza in modo da poterle evidenziare, per scoprire con gli occhi spirituali i profittatori che speculano sulla grazia di Dio.

Oggi si sono radunati molti di quelli che vi ripuliscono le tasche. E poi non dimenticate, quando il denaro viene messo in primo piano, quando un monaco chiede soldi, in qualsiasi monastero si trovi, è peggio del diavolo, perché il monaco ha fatto una promessa di povertà e violandola trasforma l'immagine angelica in immagine diabolica. Quindi, se vi fa pagare tariffe monetarie, è peggiore del demonio. Scappate via da monaci e preti di questo tipo.

È diverso quando dai qualcosa in segno di ringraziamento, secondo le tue possibilità. Non ringrazi alcun sacerdote, ma Dio. Il luogo santo, la Chiesa. E il sacerdote, se è degno, ne avrà di che vivere con il tuo dono. E questa cosa è normale, non è un peccato.

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