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  Intervista a John Sanidopoulos

Dal sito di apologetica cattolica di Godwin Delali Adadzie, dal Ghana

http://www.gadel.info/2013/07/john-sanidopoulos.html

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Chi è John Sanidopoulos?

Per grazia di Dio sono un cristiano ortodosso, per retaggio un greco-americano, per nascita un bostoniano, per le mie azioni un grande peccatore, e per mia vocazione un teologo in senso accademico. Ho completato quattro gradi accademici in Religione, Filosofia, Storia e Teologia. Attualmente vivo a Boston, Massachusetts e gestisco un blog chiamato Mystagogy (www.johnsanidopoulos.com), che si occupa di una vasta gamma di argomenti da una prospettiva cristiana ortodossa del XXI secolo.

Chi sono i cristiani ortodossi?

Anche se ci sono nel mondo molti individui e gruppi che definiscono cristiani ortodossi, quando dico di appartenere alla Chiesa ortodossa, sto dicendo che appartengo alla comunione dei quattro antichi patriarcati apostolici che sono sempre rimasti in comunione: Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. Dopo la Chiesa cattolica, siamo il più grande corpo cristiano nel mondo, circa un terzo del numero dei cattolici, e il nostro più grande numero di fedeli si trova nei Balcani e nei paesi slavi, anche se siamo diffusi in tutto il mondo.

L'Ortodossia è davvero necessaria?

Nel riferirci a noi stessi come "ortodossi", puntiamo molto su ciò che significa la parola greca, cioè allo stesso tempo "retta gloria" e "retta fede". Così, i cristiani ortodossi credono che attraverso la vera adorazione di Dio e la vera fede in Dio, possiamo essere guariti dai nostri peccati, vincere la morte e le sue conseguenze, ed essere salvati. Crediamo che la Chiesa ortodossa, come "una, santa, cattolica e apostolica", ha conservato fedelmente questi giusti e veri mezzi di salvezza in Cristo.

Che cosa divide ancora cattolici e ortodossi oggi?

Anche se cattolici e ortodossi hanno molti punti in comune, il che ci permette di avere rispetto ai cristiani protestanti una comprensione più profonda gli uni degli altri, come per esempio il nostro reciproco rispetto per la tradizione e la centralità della vita liturgica, abbiamo anche molte differenze.

Nei tempi antichi prima dello scisma la grande distanza tra Roma e gli altri patriarcati antichi ha favorito lo sviluppo di diverse tradizioni che si sono sviluppate in un impero diverso con l'uso di una lingua diversa. La maggior parte degli ortodossi sostiene che la distanza e l'isolamento di Roma dagli antichi patriarcati d'Oriente, così come dal centro dell'impero romano a Costantinopoli dopo all'inizio del IV secolo, ha portato i papi di Roma a stabilire se stessi come sommi pontefici, i primi vescovi tra vescovi minori, non solo nel proprio territorio, ma anche a estendere questa credenza anche ai vescovi sotto gli altri patriarcati antichi d'Oriente. Per i cristiani ortodossi, questo è inaccettabile. Questo è il problema principale che ci divide, tra gli altri elementi teologici e pratici.

Vedi la possibilità che ci sia ancora un'unità tra ortodossi e cattolici?

Dal momento dell'aumento dell'influenza dei franchi nella Chiesa cattolica e lo scisma "ufficiale" del 1054 tra Roma e Costantinopoli, cattolici e ortodossi hanno avuto storie diverse e un'evoluzione molto diversa nel nostro mondo moderno, il che ci lascia ancora divisi, anche se ora siamo impegnati in un dialogo di amore che si spera ci unisca ancora una volta, a patto che seguiamo umilmente la tradizione apostolica e patristica ricevuta in origine nei primi mille anni della cristianità. I cristiani ortodossi hanno sofferto molto per preservare la tradizione apostolica e patristica sotto il dominio musulmano e comunista, e tengono ad essa in modo molto forte. Dato che gli ortodossi e i cattolici non sono d'accordo su ciò che è la tradizione, non siamo uniti, e non lo saremo mai se continueremo a non essere d'accordo. Sia gli ortodossi sia i cattolici hanno molto da imparare dalla nostra tradizione comune, e Dio solo sa cosa riserva il futuro, ma io personalmente non vedo l'unità in qualunque momento del prossimo futuro fino a quando il papato continuerà ad aggrapparsi a prerogative che ci dividono e a una teologia che non ci guarisce attraverso la purificazione, l'illuminazione e la glorificazione partecipando alla grazia increata di Dio.

Qual è la comprensione ortodossa del sacramento della confessione e della riconciliazione?

Gli ortodossi vedono i sacramenti come misteri che aiutano ad unire l'uomo con Dio, e lavorano fianco a fianco con la nostra vita ascetica e spirituale personale. Lo scopo di questi misteri è di santificarci e renderci tempio dello Spirito Santo. Noi crediamo che il mistero del battesimo completa la nostra purificazione attraverso la remissione dei peccati dei nostri cuori, la cresima attiva la nostro illuminazione facendoci tempio dello Spirito Santo, in cui lo Spirito Santo risiede nei nostri cuori come nuove membra del corpo di Cristo, e attraverso la comunione veniamo a conoscere Cristo interamente nella sua gloria ogni volta che ne partecipiamo. Non crediamo che questo accada magicamente, ma come scrive san Cirillo di Gerusalemme, questo avviene secondo la misura della nostra fede.

Il mistero della confessione esiste per ripristinarci dopo che siamo caduti nei peccati che ci separano dal corpo di Cristo. Dal momento che il battesimo ci purifica dai nostri peccati e, secondo il Credo di Nicea, noi "crediamo in un solo battesimo per la remissione dei peccati", il mistero della confessione serve come un secondo battesimo attraverso le lacrime del nostro pentimento per renderci degni di nuovo di divenire un tempio dello Spirito Santo, secondo la misura della nostra fede, e ancora una volta membra del corpo di Cristo, quando siamo accettati dal sacerdote che rappresenta misticamente il vescovo e la Chiesa in quel momento, e ci riconcilia con Cristo.

Come vede un cristiano ortodosso la devozione del rosario della Vergine Maria, la nostra Theotokos?

 Anche se la preghiera e la contemplazione del rosario per i cattolici è al centro della loro spiritualità, nella Chiesa ortodossa poniamo molta enfasi sull'esicasmo e sula preghiera incessante. La preghiera centrale del dell'esicasmo è "Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore". Noi crediamo che questa preghiera aiuta nel processo della nostra purificazione e guarigione, e un segno dell'illuminazione è quando si raggiunge uno stato di preghiera incessante, quando lo Spirito Santo prega incessantemente nei nostri cuori giorno e notte senza interruzione e con la nostra completa consapevolezza. Così, invece di utilizzare una corda di preghiera o rosario per contare le nostre preghiere alla Madre di Dio, li usiamo per aiutarci a contare il numero di volte in cui diciamo la preghiera appena citata, altrimenti nota come preghiera noetica.

Per quanto riguarda le nostre preghiere devozionali alla Theotokos, piuttosto che il rosario incoraggiamo la lettura e la contemplazione dei servizi di preghiera conosciuti come "l'Inno Acatisto" (che è un po' più teologicamente sviluppato rispetto al rosario) e il canone di "supplica alla Theotokos". Incoraggiamo almeno uno di questi, se possibile, per la recitare quotidiana, dato che sono riccamente teologici e devozionali e sono molto belli. Usiamo anche una versione dell’"Ave Maria" nelle nostre preghiere personali.

Quali sono le posizioni degli ortodossi su aborto, contraccezione e omosessualità?

Per la maggior parte, ortodossi e cattolici sono d'accordo su questioni morali come l'aborto, la contraccezione e l'omosessualità. Possiamo avere differenze su alcuni dettagli, ma gli ortodossi tendono vedere questi dettagli con maggiori sfumature. In molte questioni morali, a causa di alcune questioni complicate che individui possono affrontare, la regola generale può essere in certa misura e/o temporaneamente messa da parte per aiutare fisicamente e/o spiritualmente una persona. Questo è il motivo per cui accade spesso che, mentre la Chiesa ortodossa fa dichiarazioni generiche su questi temi, tali temi sono applicati con cura alle persone alle prese con la questione attraverso il padre spirituale e il vescovo. Per esempio, mentre si considera l'aborto un peccato e un delitto, un individuo consultandosi con il proprio padre spirituale può avere un permesso per un aborto nei casi in cui la salute fisica della madre è in pericolo.

Per quanto riguarda la contraccezione, il clero ortodosso è incoraggiato a fare ogni sforzo per stare al di fuori del "letto nuziale immacolato" di una coppia di sposi e di come conducono la loro vita sessuale intima. Quando si fanno regole in queste cose intime, lo consideriamo come una forma di moralismo, che nell'Ortodossia è una eresia e serve solo a soffocare la crescita spirituale personale attraverso norme e regolamenti. Questo ci ricorda i ridicoli manuali dell'Occidente medievale che stabilivano regole soffocanti sui giorni e le ore accettabili per l'accoppiamento, e perfino quali posizioni fossero accettabili. Naturalmente, le coppie sono più che libere di accettare consigli su tali questioni, se lo vogliono, dai loro padri spirituali, ma non è un requisito o una regola. Idealmente ogni coppia dovrebbe avere molti figli e aiutare la popolazione cristiana a crescere, e per questo la contraccezione è scoraggiata. Preferiremmo che le coppie sposate riponessero la loro fiducia in Dio e non usassero la contraccezione, ma questo dipende dal loro comune accordo e dalla fede, e non dovrebbe essere un motivo di divisione tra di loro o con la Chiesa. Anche i rapporti sessuali sono scoraggiati nei giorni di digiuno nella Chiesa ortodossa, specialmente prima e dopo aver ricevuto la santa comunione. Si dovrebbe inoltre ricordare che la contraccezione è vietata in tutti i casi che potrebbero indurre un aborto.

Per quanto riguarda l'omosessualità, la consideriamo una passione sessuale come tutte le altre e profondamente complicata, anche se la pratica dell'omosessualità è vietata e richiede pentimento e lotta ascetica. È altresì vietato un "matrimonio" omosessuale.

Le Chiese ortodosse credono che siamo nell'Apocalisse?

Ufficialmente, no. La Chiesa non farebbe alcuna dichiarazione del genere a meno che non sia completamente accettata da tutti e non vi sia la prova innegabile che le profezie del Libro della Rivelazione siano compiute proprio ora. Tuttavia, ci sono molti ortodossi che non sono d'accordo. Su questo tema, ci sono casi simili tra ortodossi e cattolici. Così come ci sono molti cattolici che proclamano che "la fine è vicina" o che "l'anticristo è nato e vive in mezzo a noi", le stesse cose avvengono tra i cristiani ortodossi. Ad alcuni ortodossi piace sottolineare alcune "profezie" di alcuni dei nostri santi e anziani, come se queste si stessero compiendo in questo momento, e per loro tali profezie indicano che stiamo vivendo adesso l'Apocalisse, ma io di solito considero tali letture come fraintendimenti alimentati dalla paranoia e dalla confusione dei nostri tempi, oppure osservazioni personali, previsioni e opinioni basate su tradizioni popolari ed ecclesiastiche e non su una rivelazione personale di Dio. Come insegnava un santo e saggio anziano, il cui nome era Porphyrios e che è vissuto non molto tempo fa ad Atene, i cristiani ortodossi non dovrebbero pensare all'anticristo, ma dovrebbero piuttosto concentrarsi su Cristo, e contemplare la nostra morte, che è la nostra Apocalisse personale. Se abbiamo trascorso tutto il tempo a concentrarci su Cristo, piuttosto che sull'anticristo, non avremo paura dell'anticristo quando verrà e saremo più pronti ad accettare la sofferenza e il martirio per mano sua, piuttosto che cercare di leggere i "segni dei tempi". Un altro anziano santo e semplice, Evmenios, defunto di recente a Creta, era solito dire: "Sapete, io personalmente non credo che Cristo avrebbe dato solo 2000 anni di grazia al mondo. Non mi sembra proprio un tempo molto lungo." Quindi, gli ortodossi hanno pareri diversi a proposito.

Puoi parlarci dell'eucaristia e del perché è necessaria per la nostra salvezza?

Tutta la nostra teologia eucaristica è contenuta nella Divina Liturgia e in quelle che noi chiamiamo preghiere di preparazione prima di ricevere la santa comunione. Quello che apprendiamo è che il pane e il vino offerti durante la Divina Liturgia sono misteriosamente trasformati dallo Spirito Santo nel corpo e sangue di Cristo, attraverso i quali possiamo conoscere interamente Cristo nella sua gloria, a seconda della nostra fede. In queste preghiere chiediamo che la divina eucaristia a cui partecipiamo sia per la remissione e il perdono dei nostri peccati, per la nostra illuminazione, perché possiamo essere un tempio dello Spirito Santo, e per la nostra glorificazione, perché possiamo vedere Cristo nella sua gloria sia in questa vita sia nella vita a venire. Noi crediamo che questo non possa avvenire senza la partecipazione all'eucaristia.

I tuoi pensieri finali.

Vorrei ringraziarti per questa intervista che mi ha permesso di esprimere brevemente, apertamente e onestamente la posizione cristiana ortodossa sulle questioni importanti di cui abbiamo parlato. Spero e prego che questo ci aiuti a capirci reciprocamente quando ortodossi e cattolici discutono tra loro questi problemi.

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