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  Patriarca Kirill: "La vita spirituale non è un hobby per il quale si può avere o non avere tempo" - Intervista pre-pasquale alla rivista "Foma"

foma.ru, patriarchia.ru

1 Maggio 2013

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L'uomo moderno ha bisogno della Chiesa? Come trovare posto per la vita spirituale in un ritmo da megalopoli? La Chiesa ha una ricetta per costruire una società giusta ed equa? Cosa possiamo rispondere alle pubblicazioni scandalistiche sulla Chiesa nei media? Alla vigilia della Pasqua il primo ierarca della Chiesa Ortodossa Russa, sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus', ha risposto a queste e ad altre domande della rivista "Foma".

 

Vostra Santità, nei giorni di Pasqua in Chiesa si parla molto della gioia, ma quando si entra in metropolitana, spesso si vedono volti scontrosi, irritati... Perché nella vita delle persone non c'è molto posto per la gioia? Cosa dobbiamo fare in questo caso?

 Quando l'uomo sceglie un percorso falso nella sua vita, nella profondità della sua anima si accende un allarme rosso, e si sente a disagio. La gente cerca in qualche modo di sopprimere questo segnale e spesso fa anche di peggio. La Parola di Dio dice che finché saremo impuri, non avremo pace. Ma possiamo trasformare la nostra vita - non da soli, ma con l'aiuto di Dio, possiamo uscire sulla strada giusta. La gioia e la pace vengono quando affidiamo a Dio la nostra speranza e facciamo la Sua volontà.

Ma questo presuppone che l'uomo si rivolga alla Chiesa. Ma come rispondere alla domanda: Perché l'uomo contemporaneo ha bisogno della Chiesa?

Ma per che cos'altro potrebbe vivere l'uomo contemporaneo? Ma qualsiasi "perché" implica uno scopo. Perché ho bisogno di una nave? Per attraversare il mare. Perché ho bisogno di conoscenze e competenze? Al fine di raggiungere i miei obiettivi. Perché ho bisogno di realizzarli? Ne vale la pena? Qual è il valore della vita umana?

Cristo ha fondato la Chiesa, perché in essa si riveli il significato e lo scopo della nostra esistenza: perché siamo qui, che cosa possiamo sperare, che cosa dobbiamo fare. E Gesù ci rivela che siamo creati per una vita buona e felice, che questi pochi decenni della nostra vita terrena sono un tempo estremamente importante della nostra preparazione per l'eternità, quando raccoglieremo i benefici di quelle fatiche che abbiamo fatto qui, sulla terra. E questa eternità può essere infinitamente piena di gioia, di felicità, di tranquillità, ma forse, ahimè, può anche non essere così. Anche la Chiesa è creata da Dio per il bene di un unico scopo - la salvezza eterna degli uomini.

Quando l'uomo comprende questo, quando si volge alla salvezza eterna, tutta la sua vita terrena cambia: gli alcolisti abbandonano i loro vizi, i criminali diventano cittadini onesti, la gente triste e perduta ricupera forza e vivacità. L'uomo che ha fede nel Salvatore e nella salvezza, è in grado di sopportare con speranza ciò che un altro non può sopportare perché vede davanti a sé prospettive eterne, e non temporanee.

L'uomo diventa un altro, cambia il sistema dei suoi valori. L'uomo trova il vero scopo e la gioia autentica in questa vita. Ciò che prima sembrava importante, prezioso, per cui l'uomo era pronto a fare qualsiasi cosa, anche ricorrere al crimine, diventa inutile e senza valore.

Dio ha creato l'uomo per una felicità e una gioia infinita. Dobbiamo tenerlo a mente.

Spesso le persone dicono che fare il bene è più importante che andare in chiesa, partecipare ai servizi divini, pregare, digiunare... Cosa dobbiamo rispondere?

Iniziate a fare buone azioni. Non date solo un centesimo una volta all'anno - un centesimo lo può dare un malvagio - ma vivete nel principio del bene. Si tratta di un sacrificio quasi impossibile.

Provate sul serio, ogni giorno a fare meglio, a fare secondo coscienza. E presto vi accorgerete che non si può, è necessario l'aiuto di Dio.

Solo Cristo non è unicamente un maestro che ci indica la strada della vita. Egli è il Salvatore, che con la sua morte e risurrezione ci offre la grazia con cui solo lui può cambiare la nostra vita. Come dice la Scrittura, "Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene" (Efesini 2:8-9).

La Chiesa di Dio è una comunità di persone che condividono la stessa fede, pregano insieme e, soprattutto, compiono il Mistero dell'Eucaristia, come Cristo ha comandato nel Vangelo. E la parola di Dio, la Sacra Scrittura, dice una cosa meravigliosa: la Chiesa che celebra l'Eucaristia, è il Corpo di Cristo, in cui dimora la vita di Cristo. Rifiutare la comunicazione con la Chiesa, la partecipazione all'Eucaristia - significa rifiutare la vita stessa. Il Signore stesso nel Vangelo dice che se non partecipiamo dei santi Misteri di Cristo, non abbiamo la vita eterna in noi (vedi Gv 6:54).

Visita alla clinica oncologica pediatrica dell'Istituto di Ricerca di Mosca. Pasqua 2011

Una delle pazienti della clinica oncologica pediatrica ha donato a Sua Santità un suo dipinto

A volte portano esempi di sacerdoti indegni e pongono la domanda: cosa possiamo imparare da uomini di questo genere?

Io porrei la domanda in modo diverso: ma che cosa vorremmo imparare? Né un buon insegnante, né uno cattivo, ci può insegnare qualcosa che non vogliamo sapere noi stessi. Quando vogliamo assimilare qualcosa di utile, per esempio un lavoro, una disciplina scientifica o una lingua straniera - noi non diciamo che, presumibilmente, ci sono cattivi maestri, studiosi stupidi o insegnanti deboli e che per questo non impareremo. O piuttosto lo diciamo, ma solo in quel caso, se proprio non vogliamo imparare e trovare la causa.

Ma se vogliamo, riusciamo a trovare un buon insegnante. Così è anche nella vita spirituale. Se vogliamo imparare la retta fede e la vita pia, ci interesseranno solo i sacerdoti degni - che, vi assicuro, sono la maggioranza. Oggi in Internet si diffondono alcune "storie scandalose"; a proposito di queste non solo si verificano spesso deformazioni delle situazioni reali, ma si diffondono anche falsi intenzionali. E di quei sacerdoti che svolgono il loro lavoro con competenza, si scrive raramente; non danno motivo di scandalo. Allo stesso tempo, venendo in chiesa, vedrete piuttosto sacerdoti  di quest'ultimo genere.

È importante sottolineare qualcos'altro. Il sacerdote celebra i sacramenti, non per propria forza, ma per la potenza di Dio, e Dio non può privare i fedeli della grazia a causa dei peccati del sacerdote. Se siete alla ricerca del perdono dei peccati, dell'aiuto di Dio, Dio vi darà sicuramente l'uno e l'altro, e nessun tipo di peccato di altre persone potrà impedirlo.

Visita al centro di adattamento sociale per senza tetto. Pasqua 2009

"Se ci tocca sopportare tentazioni, questo non significa che la nostra vita è finita. Significa che Dio ci prepara per l'eternità". Patriarca Kirill

Com'è che l'uomo contemporaneo, impegnato, può trovare il tempo per la vita spirituale?

Per questo è necessario trovare in modo corretto le priorità; la vita spirituale non è un hobby, non è un intrattenimento, per il quali possiamo avere il tempo oppure no. Si tratta di una base su cui costruiamo tutto il resto. Quando si preparano i bagagli, le cose possono stare in una valigia oppure no - non dipende solo dal loro numero, dalle loro grandi o piccole dimensioni, ma dipende anche dalla sequenza, dall'ordine in cui le sistemiamo. Quando passiamo la vita in cose vane, corriamo avanti e indietro, senza capire sempre per quale scopo, davvero non riusciamo a fare nulla - e ci stanchiamo molto.

Se iniziamo la giornata con la preghiera, abbiamo messo una base su cui tutto sarà costruito in modo corretto, e come dice la Scrittura circa l'uomo pio, tutto ciò che farà, aumenterà (Sal 1,3).

Ecco perché è così importante la tradizione ecclesiastica della preghiera. Preghiamo solo ogni mattina e ogni sera, qualunque sia la nostra disposizione. Chi è agli inizi forse avrà difficoltà a leggere tutte le preghiere, ma è importante che almeno cinque minuti al giorno siano dedicati alla preghiera, ma proprio ogni giorno, senza omettere alcun giorno - e vedrete come inizierà a cambiare la vostra vita. Più tempo si dà alla preghiera, più tempo si ha per gli altri. Può sembrare inaspettato, ma per molte persone è un fatto di esperienza.

Ma anche durante il giorno è possibile trovare un minuto, anche solo mezzo minuto per rivolgersi a Dio in preghiera, per ringraziarlo per tutto ciò che c'è stato di buono e di piacevole durante il giorno, per pregare per se stessi e per altre persone in difficoltà... La mancanza di tempo e la confusione dell'uomo contemporaneo si verifica in molti casi, a causa della poca preghiera.

Molti sono turbati da pubblicazioni anti-ecclesiali nei media e sui social network, da scandali con la partecipazione di membri del clero. Come reagire a tutto questo?

Coloro che hanno vissuto gli anni della dittatura atea - lo ricordo bene - sanno che anche allora i nemici della Chiesa si servivano della stessa matrice: che i sacerdoti sono persone avide, senza morale, che sfruttano l'ignoranza delle masse ignoranti... Questa non è una novità per noi. Cambiano i tempi, cambiano le bandiere, sotto alle quali militano le forze anti-ecclesiali, ma non cambia il loro scopo. In tutti i tempi - anche nei tempi antichi, anche ai tempi della persecuzione atea, anche ora - la battaglia è per lo stesso scopo - le anime immortali degli uomini. Il vero conflitto è condotto a livello spirituale, come diceva Fëdor Michajlovič Dostoevskij: "qui il diavolo sta combattendo con Dio, e il campo di battaglia sono i cuori degli uomini."

Ora molte persone scoprono la fede, vengono a Cristo, entrano nelle chiese di Dio e partecipano ai Santi Misteri di Cristo. E quante più persone si incamminano sulla via della salvezza, tanto più alto è il grido delle potenze anti-ecclesiali: "No! No! Non andate in chiesa! Là sono tutti bugiardi, truffatori, ladri!" Pensate, chi può essere così spaventato al pensiero che l'uomo vada in chiesa, che si rivolga a Dio, chi è che non può sopportarlo? ..

Molti mi hanno detto che una certa campagna anti-ecclesiale li ha aiutati a diventare persone di Chiesa: se potenze influenti desiderano così ardentemente, che non entriamo in chiesa, significa che in essa c'è qualcosa di molto importante. Se fanno tanti sforzi, per impedirci di avvicinarci al calice dei Santi Misteri, significa che in questo calice c'è qualcosa di necessario per la vita.

Coloro che prendono parte agli attacchi contro la Chiesa, di solito non si rendono conto che sono diventati l'arma di forze pericolose che li usano per i loro interessi. Ma dovrebbero farci un pensiero in questa occasione.

Visita al Centro di adattamento sociale per invalidi "Filimonki". Pasqua 2012

Il centro si trova sul sito dell'ex convento del principe Vladimir. Le chiese della Trinità e dell'Assunzione sono state gravemente danneggiate. Tutti gli edifici in legno del monastero sono stati distrutti, lasciando solo l'edificio in pietra delle cele. Nel 1994, la chiesa della Trinità del convento del principe Vladimir nel villaggio di Filimonki è stato restituito ai fedeli.

Permettetemi di ricordarvi ancora alcune cose ovvie. La situazione cambia quando le persone cambiano, e le persone cambiano quando vogliono cambiare. Non quando desiderano cambiare gli altri (nei confronti degli altri possiamo avere pretese di ogni tipo - non porterà a nulla), ma quando capiscono che le loro strade non sono corrette, i loro valori devono essere riveduti, la loro morale personale deve essere corretta. Tali persone si rivolgono a Dio con pentimento e con fede e vengono in chiesa per ottenere aiuto e cambiare vita.

La gente spesso si lamenta dell'amoralità della società: si sente circondata da disonestà, corruzione, asprezza di cuore, crudeltà, indifferenza... Com'è che la Chiesa può contribuire a cambiare questa situazione? E cosa rispondere a coloro che criticano la Chiesa perché in 20 anni di libertà religiosa la società non si è liberata da questi vizi?

È inutile aspettare che le altre persone cambino, che cambi la società nel suo insieme, se noi stessi non vogliamo cambiare.

Qualsiasi tipo di cambiamento per il meglio inizia dall'uomo stesso. Ora voglio ripetere le mie parole, che ad alcuni non sono piaciute: se diciamo una bugia nella nostra vita personale, familiare, in campo professionale, allora perché chiediamo così ardentemente che si compia la verità a livello generale, mentre non dovrebbe esserci a livello individuale? La gente cade in trappola da sola: tutti chiedono con veemenza al vicino di casa, al collega, al capo, di essere pii, ma non pensano sempre che dovrebbero essere pii essi stessi.

Anche qui, la Chiesa propone un'altra visione della situazione. La nostra afflizione principale non sono i peccati degli altri, ma i nostri peccati. Ricordate, come il personaggio della canzone "На дне" ("In fondo"), dice: "Ogni uomo vuole che il suo vicino abbia buon senso, ma a nessuno fa comodo averne."

Questa è una comprensione materialista dell'uomo, in cui la cosa principale è la soddisfazione dei propri bisogni materiali, la realizzazione dei propri desideri, quando è conveniente circondarsi di persone di buon senso, quando noi stessi non riusciamo ad avere buon senso. Spesso le richieste fatte alla Chiesa suonano come segue: "Fate che il mio vicino abbia buon senso. Fate che io sia circondato da gente buona, onesta, gentile. E nel frattempo non infilatevi voi con i vostri insegnamenti per me."

Visita all'orfanotrofio numero 15. Pasqua 2010

Sua Santità ha donato all'orfanotrofio un'attrezzatura di riabilitazione, e anche biciclette e giocattoli educativi. Ha anche visitato la sede di Miloserdie (Misericordia), ha benedetto i bambini gravemente malati e ha portrato loro doni pasquali.

Ma la Chiesa parla del Salvatore, che viene a salvarci dai nostri peccati, perché nessuno sarà mai condannato da Dio per i peccati degli estranei. Nessuno perderà la vita eterna a causa dei vizi altrui.

Essere felici, rifiutare il male, fare il bene, seguire i comandamenti di Dio - è importante farlo non tanto per il vicino, quanto è vitale farlo per noi stessi.

Fotografie fornite dal servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'.

Quest'intervista è stata pubblicata nel numero speciale di "Foma", "Mosca Pasquale", preparato dietro richiesta e sostegno del dipartimento culturale della città di Mosca.

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