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  "La famiglia è un luogo in cui dovresti sacrificare i tuoi interessi per il bene del tuo prossimo"

conversazione di Aleksandra Gripas con il sacerdote Viktor Gavrish

Orthochristian.com, Parte 1, 1 febbraio 2023 – Parte 2, 2 febbraio 2023

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Il sacerdote Viktor Gavrish è nato nel 1985 nel villaggio di Malaja Dubna, nel distretto di Orekhovo-Zuevo, nella regione di Mosca. Nel 2001 si è diplomato al liceo e nello stesso anno è entrato al Seminario teologico di Kolomna. Nel 2006 è stato ordinato diacono e nel 2007 sacerdote. Ha prestato servizio presso la chiesa della beata Matrona di Mosca nel distretto di Orekhovo-Zuevo, poi presso la chiesa dell'icona della Madre di Dio "Igumena del Monte Athos" nel distretto di Taldom. Ora presta servizio presso la chiesa dell'arcangelo Michele nella città di Taldom. È sposato e ha tre figli.

il matrimonio di Viktor Gavrish e sua moglie Anna

I giovani spesso si chiedono come trovare la loro metà. Potrebbe condividere la storia di come ha incontrato sua moglie?

Ci siamo incontrati per la prima volta in un modo tipico per i giovani credenti: in chiesa. Da seminarista del quarto anno sono andato a trovare un amico, un compagno di seminario, per due giorni. Mi ha invitato nella chiesa dove aiutava il prete. Durante la funzione il sacerdote mi ha invitato a leggere sul kliros. Diverse giovani donne cantavano nel coro e dopo la funzione siamo andati tutti a fare una passeggiata. Il tempo era bello e questa chiesa è abbastanza lontana dalla città, abbiamo dovuto camminare per diversi chilometri. Abbiamo iniziato a parlare mentre camminavamo. A quel tempo (era il 2004) avevo appena letto un libro di un famoso autore. Una delle ragazze, Anna, mi ha detto che anche lei aveva un libro del genere e abbiamo iniziato a parlarne. Così ho fatto amicizia con lei. Poi sono andato a un campo giovanile estivo nel distretto di Taldom. Ci sono andato come guida, e Anna era la guida di un gruppo diverso. Abbiamo avuto due settimane per comunicare e conoscerci meglio. Poi le ho fatto la proposta. Ci siamo sposati sei mesi dopo. Ora penso che probabilmente era troppo presto, ma in quel momento non ci sembrava così.

La vostra unione di diciotto anni è stata collaudata nel tempo. Come possono i giovani capire di aver trovato i partner con cui cammineranno mano nella mano nella vita?

Sembra che la questione non sia quella di trovare un algoritmo inequivocabile che ti aiuti a scegliere un partner per la vita, ma nella tua disponibilità interiore a un atteggiamento responsabile. Puoi vedere una persona e cadere subito a capofitto per lei, ma questa sarà infatuazione, emozione. Una persona potrebbe dire: "È stato amore a prima vista, e mi ha tolto il fiato". Poi passano due o tre (a volte anche dieci) anni di matrimonio e gli sposi si rendono conto di essere dei perfetti estranei. Penso che sia importante avere interessi comuni ed essere sulla stessa lunghezza d'onda.

Ciò che ci ha aiutato è che eravamo entrambi credenti, condividevamo gli stessi valori e parlavamo la stessa lingua. Leggiamo gli stessi libri, ne discutiamo, guardiamo e riguardiamo gli stessi film e ne parliamo. Ci piace la reciproca compagnia, abbiamo sempre argomenti di conversazione e non comunichiamo solo sull'educazione dei figli e sulle cose domestiche. Ci deve essere amicizia nella prima fase della comunicazione. Se questa fase finisce troppo in fretta e si trasforma in una relazione romantica, significa che i giovani hanno saltato questo passaggio e dopo un po' si scopre che hanno visioni diverse della vita e le loro opinioni non concordano. In questo caso la loro relazione dovrà superare una dura prova. Naturalmente, le persone possono impegnarsi e alla fine trovare un terreno comune, ma per loro sarà molto più difficile. Penso che prima di iniziare a frequentarsi, dovrebbero solo essere amici e parlare di più per un certo periodo di tempo, vedendo come vive il loro potenziale compagno di vita. Non è un segreto che i sentimenti romantici facciano immediatamente vedere una persona con occhiali color rosa: non si noterà nulla di negativo e non di sarà in grado di valutare nulla in modo obiettivo.

Anna

Padre Viktor, sua moglie lavora? Qual è la sua professione?

Anna si è laureata all'università statale di Dubna vicino a Mosca (Dipartimento di opere sociali). Non ha lavorato finché i bambini erano piccoli. Ora sono cresciuti, hanno diciassette, quattordici e dieci anni. Sono tutti studenti; possono riscaldarsi un pranzo da soli e prendersi cura di se stessi; quindi da quattro anni mia moglie lavora nel suo campo.

Il Dipartimento di opere sociali è l'organizzazione che gestisce i movimenti di volontariato e d'aiuto sociale alle persone. Durante la quarantena questo tipo di lavoro è stato molto rilevante. A Dubna abbiamo un attivo movimento di volontariato che fornisce aiuto ai parrocchiani soli; questa esperienza è preziosa. Ora Anna lavora nel servizio di assistenza sociale per anziani soli e per reduci di guerra.

Oggi molte madri di famiglie numerose e mogli di chierici lavorano, facendo attività interessanti a loro gradite. Tuttavia, alcuni sostengono che il "lavoro" principale di una madre e di una moglie siano le faccende domestiche. Cosa direbbe a riguardo?

Il Signore ha dotato tutte le persone di talenti e sarebbe sbagliato seppellire i propri talenti. Molte persone citano l'apostolo Paolo e sostengono che la donna si salva attraverso la gravidanza. È vero, ma se guardiamo a questo problema in modo più ampio, vedremo che include non solo la gestazione e la nascita di un bambino, ma anche la sua corretta educazione. Una donna poco istruita potrà dare molto ai suoi figli? Se i suoi orizzonti sono ristretti, se non ha letto libri diversi da quelli che le erano necessari a scuola e se non si sviluppa, intellettualmente darà molto di meno ai suoi figli e figlie.

Fare un lavoro interessante è importante per qualsiasi persona. Lo stereotipo secondo cui una moglie dovrebbe restare a casa, limitandosi a cucinare e a fare altre faccende domestiche, è obsoleto. Ora viviamo in una società diversa.

Può anche esserci una professione preferita, in cui una persona realizza il suo potenziale e che le dà gioia. Perché una donna non può occuparsene? Certo, quando i suoi figli sono piccoli, è difficile per una madre realizzare i suoi talenti, perché si prende cura di loro. Ma ci sono situazioni opposte. Conosco personalmente un caso in cui il padre si è preso cura dei bambini, perché sua moglie aveva una buona posizione e un alto stipendio. Dopo aver riflettuto, i coniugi hanno deciso che era meglio che fosse il marito a prendere un congedo di paternità per prendersi cura dei bambini. La famiglia aveva un mutuo e la moglie poteva pagarlo. Il padre ha fatto tutto coscienziosamente, portando i bambini a gruppi e club ricreativi, camminando con loro, ecc. Questo è durato diversi anni, poi il padre è tornato al lavoro. La sua autorità come capofamiglia non ne è stata minata.

Questo è un esempio dalla vita reale, di una famiglia ortodossa credente e conservatrice. Tali erano le circostanze. Non credo che ci sia qualcosa di sbagliato qui. Inoltre, una donna può avere un talento per qualche tipo di attività.

Conosco una donna che all'età di trentacinque anni ha iniziato a dipingere magnificamente, anche se non aveva mai provato a farlo prima. Ora ha già tenuto diverse mostre. Ha preso in mano un pennello per la prima volta solo per interesse a far fronte alla sua depressione post-parto dopo la nascita del suo quinto figlio. Con tanti bambini aveva avuto un esaurimento nervoso. Il medico le ha detto: "Devi prendere delle medicine e dare una pausa al tuo sistema nervoso. Prova a dipingere, per esempio. Ha comprato colori e pennelli e ha iniziato a dipingere. Ora dipinge professionalmente. Molte donne hanno buone capacità organizzative. Se la moglie di qualcuno ha una piccola impresa e sa come gestirla, è forse un male?

Ecco un altro esempio concreto. C'è un prete la cui moglie è proprietaria della sua azienda. Sono una famiglia benestante, sebbene lui sia un semplice sacerdote e non il rettore di una grande chiesa cittadina; ma sua moglie con una vena organizzativa e imprenditoriale ha aperto un'attività in proprio. Ora il marito può dedicare più tempo ai suoi doveri sacerdotali, visitando gli anziani negli ospedali e gli ammalati soli a casa, tenendo discorsi nelle istituzioni educative, e così via. Non pensa a come provvedere alla sua famiglia e non cerca dove celebrare più servizi chiedendo offerte per pagare le attività di crescita dei bambini.

È difficile conciliare l'educazione dei figli e le faccende domestiche con l'ambizione professionale. Cosa può consigliare?

Un marito ragionevole dovrebbe dare una tale opportunità a sua moglie. Può dirle: "Ti lascerò libera per un po' di tempo e porterò i bambini a fare una passeggiata o delle lezioni". Oppure troverà un'altra opportunità: diciamo, la madre farà parte dei suoi lavori domestici assieme ai bambini, o forse assumeranno una tata. E lo stereotipo "solo figli e attività domestiche" mi sembra sbagliato. Se questo piace, allora va bene. Conosco famiglie credenti in cui la moglie non ha mai dovuto lavorare fuori in vent'anni di vita familiare. Anche quando la moglie ha un'istruzione superiore, entrambi i coniugi sono soddisfatti. Ma in alcune situazioni questo non è adatto. Non può esserci un singolo schema che tutti dovrebbero seguire.

Come passa il tempo con la sua famiglia? Riesce a discutere di qualcosa con i bambini e parlare di argomenti diversi?

Ci piace guardare film per famiglie: sovietici, russi e americani, vecchi e nuovi, divertenti e meno divertenti. Di recente abbiamo visto "La mia vita è uno zoo" con Matt Damon e ci è piaciuto molto.

Ora a volte guardiamo film diversi con i bambini più grandi e con quelli più piccoli. Per esempio, al quattordicenne Serjozha non interessa ciò che piace alla sorella minore, che ha dieci anni. Scegliamo i film a turno: prima è lui suggerire un film, poi io.

Parliamo sempre dopo aver visto. Dopo il film “Ricomincio da capo”, io e mio figlio abbiamo discusso del messaggio e della filosofia di questo film. Abbiamo visto il film "Non è mai troppo tardi" con Morgan Freeman nel ruolo del protagonista. Un giorno Serjozha è venuto da me e mi ha detto di aver visto il film "Qualcuno volò sul nido del cuculo" da suo zio. Ha detto: "La trama è interessante, la guarderei con te". Io stesso lo avevo visto cinque volte. Il film ha suscitato un vivo interesse in mio figlio. In realtà, preferisce un formato diverso: guardiamo "Marvel" con lui, blockbuster con supereroi che salvano l'universo.

Quando i genitori provano a mostrare ai propri figli solo film ortodossi, a un certo punto i figli ne hanno abbastanza e li rifiutano. È vero, fino a una certa età figlie e figli guarderanno i film mostrati dagli adulti e ne discuteranno, ma questo non sarà il loro impulso interiore: lo faranno perché i genitori insistono. È bello quando c'è dialogo, quando la situazione è così: scegliamo insieme, guardiamo insieme e discutiamo insieme. Con i miei figli più grandi abbiamo anche guardato "The Matrix", le prime due parti del franchise. Questoa portato a una vivace discussione sulla struttura dell'universo e sulla realtà del mondo virtuale. È un grosso problema: gli adolescenti non parlano molto con i genitori. Gli adulti si lamentano: "Oh, tutti i vostri film d'azione mi annoiano..." E la generazione più giovane risponde: "Oh, anche i vostri prolissi film in bianco e nero sono noiosi!"

Con la nostra figlia maggiore abbiamo visto un bellissimo dramma storico coreano, "Empress Ki". Consiglierei ai genitori di adolescenti di rinunciare al proprio tempo e guardarlo insieme. All'inizio pensavo: "guarderò due o tre puntate per fare compagnia a mia figlia", ma poi è piaciuto anche a me. Ci sono relazioni profonde, amore, tradimento, vendetta e perdono. È vagamente basato su una storia vera di una schiava del XIV secolo che divenne imperatrice. Mia moglie, mia figlia e io abbiamo visto l'intera serie. Mia figlia è entrata nella sua adolescenza, quando un bambino diventa distaccato, e guardarlo insieme è diventata un'occasione per noi di comunicare e un'opportunità per scoprire cosa aveva in mente. Non puoi fare domande a bruciapelo a un figlio adolescente, ma durante le nostre discussioni familiari lei esprime le sue opinioni,

Ho visto un vostro bellissimo e sincero post sui social media: saluti a tua moglie per il suo compleanno. Come festeggiate le feste? Che tradizioni avete?

Negli ultimi due anni si è formata la seguente tradizione: per i compleanni dei nostri familiari, le nostre figlie cucinano una torta. Di solito prendono i biscotti Jubileinoe ("del giubileo"), li macinano, fanno una panna montata, aggiungono guarnizioni diverse e inventano sempre qualcosa di nuovo. Le nostre figlie bandiscono me e mia moglie dalla cucina in quel momento, dicendo: "Non guardate! Non entrate!"

Una delle nostre tradizioni più importanti per trascorrere del tempo con i bambini sono i giochi da tavolo. Qualche anno fa abbiamo scoperto che esistono giochi da tavolo che adulti e ragazzi possono giocare insieme. I giochi sono spesso percepiti come qualcosa esclusivamente per bambini, ma ci sono opzioni meravigliose (ad esempio Imaginarium, Gnome Pests, Alias), che consentono di giocare ad adulti e adolescenti. Se giochi con bambini molto piccoli, devi giocare al loro livello e a loro favore.

Invitiamo spesso una decina di parenti (ci piace molto la compagnia). Ci asteniamo dall'alcol a casa. Mia moglie ed io abbiamo preso una decisione del genere dieci anni fa: offriamo aiuto gli alcolisti, il che significa che noi stessi dobbiamo dare il buon esempio. Pranziamo con i nostri ospiti, sparecchiamo la tavola, giochiamo a giochi da tavolo per due o tre ore e poi beviamo il tè con la torta. Cantiamo spesso canzoni: canti popolari, canzoni cosacche e moderne. Tutti nella nostra famiglia hanno un'educazione musicale e un'esperienza di canto (mia moglie cantava nel coro della chiesa, io cantavo nel coro maschile del seminario e i bambini frequentano la scuola di musica).

Ci piace anche uscire all'aperto per un picnic, per accendere un fuoco, e non necessariamente in un luogo ben curato e familiare. I nostri figli adorano rilassarsi con i genitori, nessuno li obbliga ad andare. Quando si stancano dei loro amici, ci dicono: "Andiamo insieme! Solo il nostro piccolo gruppo".

Se viene da lei una coppia che convive ma esita a sposarsi, cosa consiglia?

Questo è un argomento per una conversazione separata. I giovani che decidono di vivere in questo modo di solito non cercano il consiglio di un prete. Ma a volte lo fanno. Di solito dico: "Vi assumete una responsabilità l'uno davanti all'altro, davanti alla società e davanti a Dio se siete credenti. Anche se non frequentate la chiesa e comunque venite in chiesa a porre una domanda al prete, vi assumete comunque una responsabilità. Questa responsabilità non è solo emotiva e spirituale, ma dovrebbe anche essere legale e finanziaria". A volte le persone che vivono insieme come coppia non sposata da cinque a dieci anni e hanno già figli, dicono: "Perché ne abbiamo bisogno? Perché dovremmo diventare ufficialmente coniugi?" I problemi sorgono quando uno di loro muore e l'altro non ha diritti legali. Attraverso il tribunale dovranno dimostrare che esiste una proprietà acquisita in comune, e anche questa è una cosa fastidiosa e che richiede tempo. Se un uomo rifiuta di contrarre matrimonio, lascia i suoi cari vulnerabili. Molto spesso gli uomini sono gli iniziatori della convivenza, ma possono esserlo anche le donne.

Di norma, l'argomento principale a favore della convivenza è il seguente: "Aspettiamo e vediamo . Per il momento non vogliamo avere figli".

Se si tratta di una coppia sposata che desidera rimandare la nascita dei figli per qualche grave motivo, questo è comprensibile. Ci sono situazioni in cui una ragazza ha bisogno di finire gli studi, scrivere e terminare una tesi, o un ragazzo deve fare un viaggio d'affari per un anno o due. Chiaramente, sarà difficile per una madre giovane affrontare da sola un bambino. Abbiamo i Fondamenti della concezione sociale della Chiesa ortodossa russa, che affermano che in caso di gravi motivi i coniugi possono utilizzare mezzi di contraccezione non abortiva (e se ci sono problemi di salute, allora non si pongono domande). Una famiglia giovane può aspettare un anno o due prima di avere figli in modo che in seguito possano dedicare loro tempo ed energie. Sottolineo che non stiamo parlando di egoismo: "Non è il momento per noi di avere figli adesso perché prima vogliamo andare in vacanza nei mari tropicali, viaggiare attraverso paesi e continenti e comprare una macchina nuova." No, intendo ragioni serie e valide.

Ma quando non vogliono sposarsi e avere figli, anche se vivono insieme, e questo dura anni, chiedo sempre: "Se vi amate veramente, allora di cosa avete paura? Che cosa stai aspettando? Oggi parlate di amore eterno l'uno per l'altro e vi guardate negli occhi, ma lasciate la porta socchiusa dietro la schiena".

Forse hanno paura delle responsabilità, di una relazione seria e vogliono una vita facile per non affaticarsi... Posso fare un esempio: una persona non compra un'auto, ma la affitta per un periodo. Ha guidato una BMW per un mese, poi ha preso una Mercedes, poi un'auto di un'altra marca. Guarda quale macchina è la migliore e poi sceglie, perché l'acquisto è una responsabilità: deve mantenerla e pagare un prestito, mentre il leasing non lo obbliga a fare nulla. Una volta scaduto il periodo di noleggio, restituisce l'auto. È lo stesso con la convivenza: due persone si "affittano" a vicenda, vivendo senza obblighi. Aspetta di incontrarne qualcun altro più interessante; pensano che incontreranno qualcuno più ricco e più galante. E a quel punto la loro relazione si interrompe: "Ecco. Ti sto lasciando!" È amore? No, questo è consumismo. Si limitano a usarsi a vicenda.

I preti preoccupati per la convivenza spesso cercano di far capire alle ragazze (a volte in tono aspro) che non dovrebbero seguire la moda o assecondare i capricci dei ragazzi...

Sono d'accordo con questo, anche se è meglio esprimere la tua idea con delicatezza e con amore. Il problema è che se una donna si lascia trattare in questo modo, l'uomo non la rispetterà e la tratterà come una "opzione temporanea". Rimarrà a sperare che lui la sposi prima o poi. Nel nostro Paese, secondo le statistiche, ci sono circa sei milioni di donne sposate in più rispetto agli uomini sposati. Abbastanza divertente, le donne conviventi si considerano "sposate" e spuntano questa casella nei questionari e nei sondaggi. Nella stessa occasione, gli uomini si considerano "singoli". Un tale uomo ha una donna e forse dei figli con lei, ma non è legalmente sposato: il matrimonio non è registrato. Le donne sono in una situazione vulnerabile. Se un partner se ne va, chi sarà responsabile dell'educazione dei figli? Raramente i bambini vivono con il padre, più spesso con la madre. Alcuni uomini ne sono persino orgogliosi: "Ho dieci figli e figlie, anche se da cinque donne diverse". Non solo non è cristiano: non è umano.

Chiaramente, ogni famiglia è individuale e ognuno ha i suoi problemi e le sue preoccupazioni. Tuttavia, ci sono domande che interessano molti. Chi è il capofamiglia? Cosa significa essere il capofamiglia?

Nel Vangelo di Marco i discepoli discutevano tra loro su chi fosse il più grande . E il Signore rispose: se uno vuol essere il primo, che sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti (Mc 9:34-35). Il Salvatore ci ha dato l'esempio. Leggiamo come Cristo lavò i piedi ai suoi discepoli prima dell'Ultima Cena. Suona così bello: ha lavato i piedi dei discepoli. Immaginate ora come apparivano davvero: erano dodici uomini robusti che camminavano scalzi o in sandali, quindi i loro piedi non profumavano certo di violetta... Era un lavoro umiliante, che di solito veniva affidato ai servitori più giovani.

Il Signore ci mostra un esempio di servizio e di amore. Anche la famiglia è un luogo di servizio. Un luogo in cui dovresti sacrificare i tuoi interessi per il bene del tuo prossimo. Credo che ci sia un certo pregiudizio nella nostra cultura. Spesso interpretiamo queste parole in modo tale che la donna dovrebbe sacrificare i suoi interessi e desideri per il bene della sua famiglia. Ma l'apostolo Paolo osserva che la donna è il vaso più debole che richiede un trattamento speciale. Lo sappiamo; la medicina dice che la psiche femminile è più mobile di quella maschile. La psiche maschile è più ruvida e più diretta. Quando una donna diventa isterica, un uomo può reagire con calma. La fragile metà dell'umanità ha altri talenti: più sincerità, empatia e comprensione delle sottili sfumature della psiche e del comportamento dei bambini. Per esempio, quando il padre usa la cinghia, la madre cerca un compromesso o una spiegazione: un bambino potrebbe essere stanco o un adolescente potrebbe avere problemi personali.

Perché dico tutto questo? A mio avviso, i mariti dovrebbero ricordare questo comandamento più spesso. Sfortunatamente, abbiamo su questo un grosso problema. Molti dicono che il marito dovrebbe essere superiore alla moglie, citando le parole dell'apostolo Paolo: Il capo della donna è l'uomo. (1 Cor 11:3) E va bene, se vuoi essere il capo, assumiti un carico di lavoro maggiore. Se vuoi dimostrare di essere il capofamiglia, va benissimo: assumiti una maggiore responsabilità. Quando torni a casa dal lavoro, invece di sdraiarti sul divano lava i piatti, pela le patate, stendi il bucato, fai una passeggiata con i bambini e dì a tua moglie: "Sdraiati, riposati o fatti una passeggiata da sola per mezz'ora". Alla moglie dovrebbe essere data la possibilità di stare da sola senza figli per un po', soprattutto se sono piccoli.

Quando si discute del contributo di ciascun coniuge alla famiglia, spesso si dimentica che la mole del lavoro domestico è enorme, anche se è impercettibile. Vediamo quanto costa il lavoro di una governante, di una domestica: cucinare, lavare, stirare, pulire e così via. Il suo lavoro costerà da 50.000 a 70.000 rubli (720-1000 dollari USA) al mese. Perché quando una moglie (che va a lavorare e si occupa dei figli) fa la stessa cosa, sembra che non faccia niente di speciale? E il marito, il capofamiglia, viene dal lavoro, apre il Domostroj [un dettagliato manuale del XVI secolo sulla gestione della casa in Russia, ndt] e dice: "Devi obbedirmi". Quando vedo uno spettacolo del genere, non riesco a capirlo. Questa situazione è sbagliata.

Non è un caso che leggiamo durante il matrimonio della Chiesa le parole dell'apostolo Paolo dall'Epistola agli Efesini (Ef 5: 22-23). Mogli, sottomettetevi ai vostri mariti, come al Signore. Infatti il marito è capo della moglie, come Cristo è capo della Chiesa e il salvatore del suo corpo. Queste parole sono rivolte non solo alle donne, ma anche agli uomini. Il marito dovrebbe essere come Cristo. L'apostolo dice che Cristo ha tanto amato la Chiesa che ha dato se stesso per essa. Il marito ha il diritto di aspettarsi qualcosa, non di pretenderla! Vale a dire, aspettarsi il rispetto, sperare nel rispetto da parte di sua moglie, a condizione che cerchi di comportarsi come Cristo e compia il lavoro del sacrificio di sé. Se non compie un'impresa del genere, tutte le sue affermazioni non valgono uno spillo.

Parlando di questo argomento, dovremmo guardare un po' alla storia. Il ruolo sociale delle donne in Medio Oriente era quello di dare alla luce i bambini, lavare, pulire, cucinare e servire. Ma improvvisamente nel Vangelo leggiamo che Maria di Betania, sorella di Marta, sedeva ai piedi di Cristo e ascoltava. Perché questo momento è così importante? Ricordiamo che l'apostolo Paolo sedeva ai piedi di Gamaliele. Non era solo uno dei suoi discepoli: poteva sedere ai piedi di questo rispettato maestro della Legge, era il suo discepolo più vicino. E il Signore Gesù Cristo permise a Maria non solo di stare alla porta e ascoltare, ma le permise di sedersi accanto a lsui, ai suoi piedi. Ciò dimostra che non c'è differenza in senso spirituale tra un uomo e una donna. C'è una differenza nei ruoli sociali, nei talenti e nelle opportunità. Sopra tutti gli angeli, i santi, i giusti e gli apostoli noi onoriamo la santissima Theotokos. Pertanto, è sbagliato prendere una citazione dalle Sacre Scritture fuori contesto e dire: "Da queste parole consegue che dovrebbe essere in una posizione subordinata e svolgere esclusivamente le faccende domestiche senza ricevere un'istruzione o sviluppare le sue capacità lavorative". Questa è manipolazione.

È anche noto che gli uomini insicuri hanno paura delle donne forti. Una donna istruita, di successo, sicura di sé e che ha un lavoro ben pagato provoca paura in questi uomini. Non può essere manipolata: è una persona indipendente. Un uomo del genere non può dire apertamente: "Sono infantile, un ragazzone che vuole solo che tu mi obbedisca" Perciò cerca (a volte consapevolmente e a volte inconsciamente) alcune scuse pseudo-pie per raggiungere il suo obiettivo. Da qui iniziano le manipolazioni: "Devi fare così!" e così via. Io vedo la situazione in questo modo.

Ma se c'è vero amore, allora accade il contrario: il marito è solo contento che la sua amata donna realizzi i suoi talenti, che tragga gioia dalla vita, che sia impegnata in un'attività interessante che la aiuti a svilupparsi e crescere.

Grazie mille per la chiacchierata! In conclusione, può condividere qualche tecnica personale che l'aiuta nella vita familiare?

Cinque anni fa, nella nostra cucina sono apparsi gli scacchi. Una piccola scacchiera con pezzi magnetici, che ha viaggiato con noi in tutti i pellegrinaggi e le vacanze. Io e la mia Anechka giochiamo a scacchi quando ci sediamo per il tè: disponiamo i pezzi degli scacchi e iniziamo... All'inizio mia moglie perdeva spesso perché non aveva mai giocato prima, mentre io ho giocato a scacchi fin dall'infanzia. Ma poi ha acquisito esperienza e ha iniziato a vincere. Ora possiamo dire che giochiamo ad armi pari.

Ci possono essere situazioni di tensione nelle relazioni familiari. A quel punto uno di noi dispone silenziosamente i pezzi degli scacchi e fa la prima mossa. Potrei essere il primo a muovere un mio cavallo, e mia moglie, dopo aver guardato con uno sguardo offeso per un minuto o due, fa la sua mossa di ritorno. Il gioco va avanti e tutti i disaccordi vengono lentamente dimenticati. Abbiamo una posta in gioco: per esempio, il vincitore sceglie un film da guardare insieme. Per la nostra famiglia, questa è una scoperta molto positiva e incoraggiante, che a volte ci aiuta a superare i momenti di tensione e ci permette di trascorrere del tempo insieme, distraendoci dalle faccende quotidiane.

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