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  La leggenda dei tre eremiti

Racconto di Lev Tolstoj

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Una vecchia leggenda diffusa nel distretto del Volga (1886)

‘E nel pregare non usate ripetizioni inutili, come fanno i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di cosa avete bisogno, prima ancora che glie lo chiediate’. - Matteo 6:7-8.

Un vescovo era in partenza da Arcangelo verso il Monastero Solovétsk, e sulla stessa nave c’era un certo numero di pellegrini che si recavano a visitare i santuari in quel luogo. Il viaggio era piacevole. Il vento era favorevole, e il tempo era sereno. I pellegrini stavano sul ponte, mangiando, o sedevano in gruppi parlando tra loro. Anche il vescovo salì sul ponte, e mentre camminava su e giù, notò un gruppo di uomini che stava in piedi vicino alla prua e ascoltava un pescatore: questi indicava il mare e raccontava loro qualcosa. Il vescovo si fermò e guardò nella direzione in cui l’uomo stava indicando. Non vedeva nulla però, se non il mare scintillante alla luce del sole. Si avvicinò ad ascoltare, ma quando l’uomo lo vide, si tolse il cappello e rimase in silenzio. Anche il resto del gruppo tolse il berretto, e si inchinò.

‘Non lasciate che vi disturbi, amici,’ disse il vescovo. ‘Sono venuto a sentire quello che questo buon uomo stava dicendo.’

‘Il pescatore ci stava raccontando degli eremiti,’ rispose uno, un commerciante, piuttosto audace rispetto agli altri.

“Quali eremiti?” chiese il vescovo, andando verso il fianco della nave e sedendosi su una scatola. ‘Parlatemi di loro. Vorrei sentire. Cosa stavate indicando?’

‘Quella piccola isola che si può vedere laggiù,’ rispose l’uomo, indicando un punto avanti e un po’ a destra. ‘Quella è l’isola dove gli eremiti vivono per la salvezza delle loro anime.’

‘Dove si trova l’isola?’ chiese il vescovo. ‘Non vedo niente.’

‘Là, in lontananza, se vuole guardare in direzione della mia mano. Vede quella piccola nube? Sotto di essa e un po’ a sinistra, c’è una tenue striscia. Quella è l’isola. ‘

Il vescovo guardò attentamente, ma i suoi occhi non abituati non riuscivano a distinguere nulla, se non l’acqua scintillante nel sole.

‘Non riesco a vederla’, disse. ‘Ma chi sono gli eremiti che vivono lì?’

‘Sono uomini santi,’ rispose il pescatore. ‘Ho sentito a lungo parlare di loro, ma non mi era mai capitato di vederli io stesso fino a due anni or sono.’

E il pescatore raccontò come una volta, quando era a pesca, era stato bloccato durante la notte su quell’isola, senza sapere dove si trovava. Al mattino, mentre vagava per l’isola, si era imbattuto in una capanna di terra, e lì vicino aveva incontrato un vecchio. Subito dopo ne erano usciti altri due, e dopo avergli dato da mangiare, e asciugato le sue cose, lo avevano aiutato a riparare la sua barca.

‘E che aspetto hanno?’ chiese il vescovo.

‘Uno è un piccolo uomo dalla schiena piegata. Indossa la tonaca di un prete ed è molto vecchio, deve avere più di cent’anni, direi. E così vecchio che il bianco della barba sta prendendo una sfumatura verdastra, ma è sempre sorridente, e il suo volto è brillante come quello di un angelo dal cielo. Il secondo è più alto, ma è anche lui molto vecchio. Indossa un cappotto stracciato, da contadino. La barba è ampia, e di un colore grigio giallastro. È un uomo forte. Prima che avessi il tempo di aiutarlo, ha girato la mia barca sottosopra come se fosse solo un secchio. Anche lui è gentile e allegro. Il terzo è alto, e ha una barba bianca come la neve che raggiunge in ginocchio. È è severo, con folte sopracciglia, e indossa solo una stuoia legata intorno alla vita.

‘E ti hanno parlato?’ chiese il vescovo.

‘Per la maggior parte hanno fatto tutto in silenzio, e parlavano poco anche l’un l’altro. Uno di loro dava appena uno sguardo, e gli altri lo capivano. Ho chiesto al più alto se avessero vissuto lì a lungo. Si è accigliato, e ha borbottato qualcosa come se fosse arrabbiato, ma il più anziano gli ha preso la mano e ha sorriso, e quello alto si è tranquillizzato. Il più anziano ha detto soltanto: “Abbi misericordia di noi”, e ha sorriso.

Mentre il pescatore stava parlando, la nave si era avvicinata all’isola.

‘Ecco, ora si può vedere chiaramente, se Vostra Grazia vuole guardare,’ disse il commerciante, indicando con la mano.

Il vescovo guardò, e ora vide davvero una striscia scura – che era l’isola. Dopo aver guardato per un po’, lasciò la prua della nave, e andando a poppa, chiese al timoniere:

‘Che isola è quella?’

‘Non ha un nome,’ rispose l’uomo, ‘Ce ne sono molte come quella in questo mare.’

‘È vero che ci sono eremiti che vivono lì per la salvezza delle loro anime?’

‘Così si dice, Vostra Grazia, ma non so se sia vero. I pescatori dicono di averli visti, ma, naturalmente, possono essere soltanto storie’.

‘Vorrei sbarcare sull’isola e vedere questi uomini,’ disse il vescovo. ‘Come potrei fare?’

‘La nave non può avvicinarsi all’isola,’ rispose il timoniere, ‘ma possiamo portarla a remi in una barca. Farebbe meglio a parlare con il capitano.’

Il capitano fu chiamato e arrivò.

‘Vorrei vedere questi eremiti,’ disse il vescovo. ‘Non potrei essere portato a terra?’

Il capitano cercò di dissuaderlo.

‘Certo che si potrebbe fare,’ disse, ‘ma dovremmo perdere molto tempo. E se posso osare dirlo a Vostra Grazia, i vecchi non valgono le sue fatiche. Ho sentito dire che sono stupidi vecchi, che non comprendono nulla, e non dicono mai una parola, non più dei pesci del mare.’

‘Vorrei vederli,’ disse il vescovo, ‘e vi pagherò per il disturbo e la perdita di tempo. Per favore, fatemi avere una barca.’

Non c’era altro da dire, per cui il capitano diede l’ordine. I marinai tirarono su le vele, il timoniere manovrò il timone e la rotta della nave fu fissata verso l’isola. Una sedia fu posta a prua per il vescovo, che si sedette lì, guardando avanti. I passeggeri si raccolsero tutti a prua guardando l’isola. Quelli che avevano gli occhi più acuti potevano ora distinguere le rocce su di essa, e poi fu vista una capanna di fango. Finalmente un uomo vide gli stessi eremiti. Il capitano portò un telescopio e, dopo aver guardato attraverso di esso, lo consegnò al vescovo.

‘E’ proprio vero. Ci sono tre uomini in piedi sulla riva. Là, un po’ a destra di quella grande roccia.’

Il Vescovo prese il telescopio, lo tenne in posizione, e vide i tre uomini: uno alto, uno più basso e uno molto piccolo e piegato, che stavano in piedi sulla riva tenendosi per mano.

Il capitano si rivolse al vescovo.

‘La nave non può andare più vicino di così, Vostra Grazia. Se si desidera scendere a terra, dobbiamo chiederle di salire sulla barca, mentre noi ci ancoriamo qui. ‘

Il cavo dell’ancora fu rapidamente gettato, e le vele ammainate. Con un sussulto, la nave tremò. Poi fu calata una barca, i rematori saltarono a bordo, e il vescovo scese la scala e prese il suo posto. Gli uomini spinsero sui remi, e la barca si spostò rapidamente verso l’isola. Quando giunsero a un tiro di sasso videro i tre vecchi: uno alto, con solo una stuoia legata intorno alla vita: uno più basso in un cappotto da contadino a brandelli, e uno molto vecchio e curvo per l’età e con indosso un vecchio abito talare – tutti e tre stavano in piedi, mano nella mano.

I rematori toccarono la riva, e la trattennero con un arpione da barca mentre il vescovo usciva.

I vecchi si inchinarono a lui, che diede loro la sua benedizione, dopo la quale si inchinarono ancora più a fondo. Poi il vescovo iniziò a parlare con loro.

‘Ho sentito dire’, disse, ‘che voi, uomini pii, vivete qui per salvare le anime e pregare il nostro Signore Cristo per i vostri simili. Io, un indegno servo di Cristo, sono stato chiamato, per la misericordia di Dio, a custodire ed educare il suo gregge. Volevo vedervi, servi di Dio, e fare anche quello che posso per insegnarvi.’

I vecchi si guardarono l’un l’altro sorridendo, ma rimasero in silenzio.

‘Ditemi,’ disse il vescovo, ‘che cosa fate per salvare le vostre anime, e come servite Dio su questa isola.’

Il secondo eremita sospirò, e guardò il più anziano, quello molto vecchio. Quest’ultimo sorrise, e disse:

‘Non sappiamo come servire Dio. Serviamo e sosteniamo solo noi stessi, servo di Dio ‘.

‘Ma come fate a pregare Dio?’ chiese il vescovo.

‘Noi preghiamo in questo modo,’ rispose l’eremita. ‘Tre siete, tre siamo, abbi misericordia di noi.’

E quando il vecchio disse così, tutti e tre alzarono gli occhi al cielo, e ripeterono:

‘Tre siete, tre siamo, abbi misericordia di noi!’

Il vescovo sorrise.

‘Avete evidentemente sentito parlare della Santissima Trinità,’ ha detto. ‘Ma non pregate nel modo giusto. Avete conquistato il mio affetto, uomini pii. Vedo che desiderate piacere al Signore, ma non sapete come servirlo. Non è questo il modo di pregare, ma ascoltatemi, e io vi insegnerò. Vi insegnerò, non a modo mio, ma nel modo in cui Dio nella Sacra Scrittura ha ordinato a tutti gli uomini di pregarlo.’

E il vescovo cominciò a spiegare agli eremiti come Dio si era rivelato agli uomini, dicendo loro di Dio Padre e Dio Figlio e Dio lo Spirito Santo.

‘Dio Figlio è disceso sulla terra’, disse, ‘per salvare gli uomini, ed è così che ha insegnato a tutti noi a pregare. Ascoltate e ripetete dopo di me: “Padre nostro.” ‘

E il primo vecchio ripeté dopo di lui, ‘Padre nostro’, e il secondo disse: ‘Padre nostro’, e il terzo disse: ‘Padre nostro’.

‘Che sei nei cieli,’ ha continuato il vescovo.

Il primo eremita ripeté, ‘che sei nei cieli,’ ma il secondo commise un errore grossolano con le parole, e l’eremita alto non riusciva a dirle in modo corretto. I suoi capelli erano cresciuti sulla bocca in modo che non poteva parlare chiaramente. Anche l’eremita molto vecchio, non avendo denti, borbottava indistintamente.

Il vescovo ripeté le parole di nuovo, e i vecchi le ripeterono dopo di lui. Il vescovo si sedette su una pietra, e i vecchi stavano davanti a lui, guardando la sua bocca, e ripetendo le parole come egli le pronunciava. E per tutto il giorno il vescovo si sforzò, dicendo una parola venti, trenta, cento volte, e i vecchi la ripetevano dopo di lui. Quando commettevano un errore grossolano, li correggeva, e li faceva ricominciare.

Il vescovo non se ne andò fino a quando non ebbe insegnato loro l’intera preghiera del Signore in modo che non solo potevano ripeterla dopo di lui, ma potevano dirla da soli. Il secondo eremita fu il primo a impararla e a ripeterla tutta da solo. Il vescovo glie la fece dire ancora e ancora, e alla fine potevano dirla anche gli altri.

Si stava facendo buio, e la luna stava spuntando sull’acqua, prima che il vescovo si alzasse per tornare alla nave. Quando si congedò dai i vecchi, tutti loro si inchinarono a terra davanti a lui. Li alzò e li baciò tutti, dicendo loro di pregare come aveva insegnato loro. Poi salì sulla barca e fece ritorno alla nave.

E mentre era seduto nella barca che si dirigeva verso la nave poteva sentire le tre voci degli eremiti che ripetevano ad alta voce la preghiera del Signore. Mentre la barca si avvicinava alla nave non poteva più sentire le loro voci, ma li poteva ancora vedere in piedi alla luce della luna, così come li aveva lasciati sulla riva, il più basso al centro, il più alto a destra, quello di mezzo sulla sinistra. Non appena il vescovo raggiunse la nave e salì a bordo, fu levata l’ancora e furono spiegate le vele. Il vento le riempì, e la nave salpò, e il vescovo si sedette a poppa a guardare l’isola che avevano lasciato. Per un certo tempo poté vedere ancora gli eremiti, ma infine scomparvero alla vista, anche se l’isola era ancora visibile. Finalmente scomparve anche l’isola, e si vedeva solo il mare, che ondeggiava al chiaro di luna.

I pellegrini si misero a dormire, e tutto era tranquillo sul ponte. Il vescovo non volle dormire, ma sedeva da solo a poppa, guardando il mare dove l’isola non era più visibile, e pensando a quei buoni vecchi. Pensò a quanto erano stati contenti di imparare la preghiera del Signore, e ringraziò Dio di averlo mandato a insegnare e ad aiutare quegli uomini pii.

Così il vescovo rimase seduto, pensando, e guardando il mare dove l’isola era scomparsa. E la luce della luna tremolava davanti ai suoi occhi, scintillando ora qui, ora là, sulle onde. Improvvisamente vide qualcosa di bianco e brillante, sul sentiero luminoso che la luna gettava sul mare. Era un gabbiano, o la vela scintillante di qualche piccola barca? Il vescovo fissò gli occhi su quella luce, meravigliato.

‘Deve essere una barca che naviga dietro a noi,’ pensò ‘ma si sta avvicinando molto rapidamente. Era molto, molto lontana un minuto fa, ma ora è molto più vicina. Non può essere una barca, perché non vedo una vela, ma qualunque cosa sia, ci sta seguendo, e ci sta raggiungendo’.

E non riusciva a capire cosa fosse. Non era una barca, né un uccello, né un pesce! Era troppo grande per un uomo, e poi un uomo non poteva essere là fuori in mezzo al mare. Il vescovo si alzò e disse al timoniere:

‘Guarda là, che cos’è quello, amico mio? Che cos’è? ‘ il vescovo ripeté, anche se ora poteva vedere chiaramente che cos’era – erano i tre eremiti che correvano sull’acqua, tutti bianchi e lucenti, le barbe grigie brillanti, e si avvicinavano alla nave tanto velocemente, quanto la luce del mattino.

Il timoniere guardò e lasciò andare il timone in preda al terrore.

'Oh Signore! Gli eremiti ci stanno correndo dietro sull’acqua come se fosse terra asciutta! '

I passeggeri, uditolo, balzarono in piedi, e si affollarono a poppa. Videro gli eremiti arrivare insieme mano nella mano, con le due mani esterne che facevano cenno alla nave di fermarsi. Tutti e tre scivolavano sull’acqua senza muovere i piedi. Prima che la nave si potesse fermare, gli eremiti l’avevano raggiunta, e alzando la testa, tutti e tre, come con una sola voce, cominciarono a dire:

‘Abbiamo dimenticato il tuo insegnamento, servo di Dio. Fintanto che continuavamo a ripetere l’abbiamo ricordato, ma quando ci siamo fermati per un certo tempo, ci è sfuggita una parola, e ora è andato tutto a pezzi. Non siamo in grado di ricordare nulla. Insegnaci di nuovo.’

Il vescovo si segnò, e chinandosi sulla fiancata della nave, disse:

‘La vostra preghiera si raggiunge il Signore, uomini di Dio. Non sta a me insegnarvi. Pregate per noi peccatori.’

E il vescovo fece un profondo inchino davanti ai vecchi, ed essi si voltarono e fecero ritorno sul mare. E una luce brillò fino all’alba sul luogo in cui essi scomparvero alla vista.

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