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  In memoriam: schima-archimandrita Placide (Deseille)

dell'archimandrita Vasilij (Pasquiet)

Orthochristian.com, 12 gennaio 2018

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Il 7 gennaio 2018, la festa della gloriosa e radiosa Natività di Cristo, lo schima-archimandrita Placide (Deseille) – un famoso asceta e teologo ortodosso francese, fondatore di due comunità monastiche ortodosse in Francia – si è addormentato nel Signore. Il sito web Pravoslavie.ru ha chiesto all'archimandrita Vasilij (Pasquiet) di condividere i suoi ricordi dell'asceta appena deceduto, dal momento che aveva incontrato padre Placide in molte occasioni, e fu sotto l'influenza di padre Placide che si convertì dal Cattolicesimo all'Ortodossia.

lo schima-archimandrita Placide (Deseille)

O Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, riposa il tuo servo lo schima-archimandrita Placide nel tuo Regno!

Ho sentito parlare di padre Placide (Deseille) per la prima volta nel 1975. A quel tempo ero in una "ricerca spirituale" e cercavo un significato e uno scopo nella mia vita. Ero innamorato di una mia compagna di classe e le nostre relazioni erano pure e caste. Un giorno, mentre stavamo camminando all'aperto, lei mi mostrò da lontano l'abbazia di Bellefontaine, dove suo zio era abate. Da quel momento in poi la mia vita è cambiata e ho voluto visitarla con tutto il mio cuore.

L'abbazia di Bellefontaine nel dipartimento del Maine-et-Loire era situata a circa dodici miglia da Tiffauges nel dipartimento della Vandea – il villaggio natale dei miei antenati [fu lì che la reazione e la resistenza monarchica furono particolarmente attive nel corso della rivoluzione francese].

Così, un sabato mattina, partii per l'abbazia di Bellefontaine. Nella mia gioventù di solito facevo l'autostop, ma in quella particolare mattina le macchine non si fermavano, quindi dovetti andare a piedi al monastero e lo raggiunsi solo a mezzogiorno. Ebbi la fortuna di parlare un po' con il maestro della foresteria dell'abbazia. Mi parlò di uno dei padri del monastero che viveva da eremita nel sud della Francia, seguendo le tradizioni del monachesimo orientale. Certo, stava parlando di padre Placide.

All'improvviso la campana cominciò a suonare: il maestro della foresteria si scusò e se ne andò. Allora non conoscevo alcuna regola monastica e non capivo cosa stesse succedendo. In realtà, la campana suonava per segnalare l'inizio dell'Ora sesta e il pasto. Disinformato, non sapevo cosa fare, così decisi di tornare a casa, tanto più perché era un lungo viaggio. E camminai così leggermente, come se "volassi" sulle mie "ali". Forse in quel giorno nacque la mia vocazione alla vita monastica.

l'abbazia di Bellefontaine

Quando lasciai la scuola, nel luglio del 1976, mi trasferii nel sud della Francia, nella comunità della Teofania. Quella comunità seguiva la tradizione cristiana orientale, così mentre ero lì mi sono seriamente preparato per ricevere la tonsura. Ero totalmente assorbito dal rito bizantino e scoprii personalmente le pratiche spirituali del cristianesimo orientale. A quel tempo ero un avido lettore delle opere di padre Placide, vale a dire Il Vangelo nel deserto, La fornace ardente e, in particolare, La scala di san Giovanni Climaco, tradotto dall'archimandrita Placide, che divenne uno dei miei libri preferiti.

Nel 1978, abbiamo appreso che padre Placide si era trasferito sul monte Athos e vi era stato ricevuto nell'Ortodossia; in seguito l'abate Aimilianos lo rimandò in Francia, incaricandolo di fondarvi una dipendenza (metochion) del monastero di Simonopetra.

Sono stato molto felice di sentire quella notizia e nel profondo del mio cuore ho sentito che diventare ortodosso era anche il mio destino. Alcune sorelle della nostra comunità della Teofania poi ci hanno lasciati e hanno raggiunto padre Placide, che era stato il loro padre spirituale prima di abbracciare l'Ortodossia. Ciò ha segnato l'inizio di una comunità di monache che è stata successivamente trasformata nel convento di Solan.

Nel 1989 ho studiato calligrafia nel villaggio di Saint-Antoine-l'Abbaye vicino al monastero di Sant'Antonio, il cui abate era padre Placide. E, naturalmente, l'ho visitato. Il monastero si trovava in una gola profonda nel massiccio del Vercors. La sua posizione e struttura indicava che il suo abate aveva vissuto in precedenza per molti anni fra i trappisti (un ramo dell'ordine dei cistercensi cattolici, noto per una regola estremamente austera). A quel tempo i fratelli celebravano ancora in una cappella domestica, poiché la chiesa bizantina doveva ancora essere costruita. Padre Placide risiedeva insieme al suo vecchio amico spirituale, padre Seraphin.

Il mia contatto con padre Placide ha rafforzato il mio desiderio di diventare ortodosso, eppure molte circostanze all'interno della comunità mi hanno impedito di realizzare la mia intenzione.

Nel 1993, poco prima della mia partenza per la Russia, ho avuto un'altra occasione per incontrare l'archimandrita Placide al convento di Solan, dove aveva organizzato una grande sorellanza. Dopo la conversazione mi ha guidato verso la mia destinazione lungo la valle del Rodano con la sua macchina. Abbiamo parlato durante il viaggio, e padre Placide mi ha reso più determinato ad andare in Russia. Poi, come al solito, ho continuato la mia strada facendo l'autostop.

l'archimandrita Vasilij (Pasquiet) e lo schima-archimandrita Placide (Deseille). Agosto 2017

Per divina provvidenza, il 20 agosto 2017, accompagnato dai miei amici russi Pavel e Anna, sono riuscito a visitare in Francia il mio fratello minore, che non vedevo da vent'anni. Mio fratello vive a circa 155 miglia di distanza dal monastero di sant'Antonio, dove l'archimandrita Placide era abate. Abbiamo deciso di fare una visita al padre. Dopo la Divina Liturgia abbiamo avuto la possibilità di parlare con lui per mezz'ora. Padre Placide ci ha ascoltato attentamente e ha mostrato il suo interesse per lo stato attuale delle cose in Russia. L'asceta ha trovato la rinascita della fede ortodossa e la salvaguardia dei valori tradizionali in Russia una cosa molto importante non solo per la Russia stessa, ma anche per il mondo intero. Tuttavia, era molto debole e si è stancato presto. Abbiamo preso la sua benedizione e ce ne siamo andati.

Siamo tornati in Russia con grande gioia, e i nostri ricordi di quell'incontro sono ancora molto vivi. Quel giorno non sapevamo che avevamo avuto il nostro ultimo incontro con padre Placide in questa vita.

Il 7 gennaio 2018 sono stato informato che padre Placide si era addormentato nel Signore.

Riposa insieme con i santi, o Cristo, l'anima del tuo servo lo schima-archimandrita Placide appena deceduto, dove non c'è dolore, né tristezza, né gemito, ma vita senza fine!

Siamo tristi e felici allo stesso tempo.

Un profilo di padre Placide

padre Placide (Deseille) con la badessa e le sorelle del convento della santa Protezione a Solan

Lo schima-archimandrita Placide (Deseille) è stato il fondatore, abate e confessore di due dipendenze del monastero di Simonopetra in Francia: il monastero di sant'Antonio il Grande e il convento della Protezione della Madre di Dio; era un rinomato patrologo e teologo e traduttore di testi patristici e liturgici in francese. Fr. Placide era stato un tempo monaco e chierico cattolico.

Nacque in una famiglia cattolica in Francia nel 1926. Nel 1942, all'età di sedici anni, entrò nell'abbazia di Bellefontaine. Nel 1952 fu ordinato sacerdote in questa abbazia. Durante i suoi viaggi a Parigi, p. Placide incontrò famosi teologi russi – l'archimandrita Kiprian (Kern) e Vladimir Losskij. Partecipò per la prima volta alla Divina Liturgia ortodossa all'istituto Saint Serge di Parigi. Per lui, la lettura de La teologia mistica della Chiesa d'Oriente di Vladimir Losskij e le conversazioni con padre Kiprian (Kern) sulla cristologia del Concilio di Calcedonia e gli insegnamenti di San Gregorio Palamas sull'essenza divina e le energie furono la chiave per comprendere la Chiesa e l'uomo dal punto di vista ortodosso.

Il Vaticano II fu il momento decisivo nella vita di Deseille. Come scrisse nelle sue memorie, le decisioni del Concilio "non lasciavano speranze per un rinnovamento delle strutture e delle istituzioni della Chiesa romana attraverso il ritorno allo spirito dell'insegnamento patristico". Nel 1966, alla ricerca delle radici autentiche del cristianesimo e del monachesimo, padre Placide e i suoi amici monaci fondarono il monastero di rito bizantino ad Aubazine (nel dipartimento della Corrèze). Per oltre dieci anni si sforzarono di vivere "nelle tradizioni liturgiche e spirituali dell'Ortodossia", pur rimanendo nella Chiesa cattolica romana.

Nel 1977, i fratelli del monastero decisero di abbracciare l'ortodossia. Questa decisione è stata influenzata dalla loro associazione con i venerati anziani ortodossi – san Paisios l'Athonita, l'anziano Ephraim di Katounakia e l'anziano Aimilianos di Simonopetra. Furono infine ricevuti nell'Ortodossia il 19 giugno 1977; nel febbraio del 1978 diventarono monaci del monastero di Simonopetra. Come monaco sul monte Athos padre Placide tradusse La scala di san Giovanni Climaco in francese.

Tornando in Francia alcuni anni dopo, p. Placide fondò il monastero di Sant'Antonio il Grande a Saint-Laurent-en-Royans (nel dipartimento di Drôme) e ne divenne il primo abate.

Ha insegnato patristica come professore associato presso l'Istituto teologico ortodosso San Sergio a Parigi. L'asceta ha anche avviato la serie Spiritualité Orientale, pubblicata dalla Bellefontaine Abbey Press dal 1966. È autore e traduttore di molti libri sulla spiritualità e sul monachesimo ortodossi; la lista dei più importanti è la seguente:

Lo spirito del monachesimo pacomiano (1968)

Abbiamo visto la vera luce: vita monastica, il suo spirito e i testi principali (1990)

La spiritualità ortodossa e la Filocalia (1997, tradotto in russo nel 2006)

Il Vangelo nel deserto (1999)

La fornace ardente di Babilonia: una guida spirituale (2001)

I fondamenti del catechismo (in due volumi, 2001)

Fiducia nelle cose che non si vedono (2002)

Corpo, anima e spirito: la visione ortodossa.

l'archimandrita Vasilij (Pasquiet)

L'autore di questa memoria, l'archimandrita Vasilij (al secolo Pierre Marie Daniel Pasquiet), è nato da una pia famiglia cattolica nella città di Cholet nel Maine-et-Loire, in Francia, nel 1958. Dopo la scuola ha studiato biologia e agricoltura all'università e ha lavorato in una fattoria. Dopo aver letto alcuni libri sulla teologia ortodossa russa, il giovane fu tonsurato monaco con il nome di Basilio nel 1980 e nello stesso anno entrò nel monastero greco-cattolico di san Giovanni Battista a Gerusalemme. Negli anni '80, come monaco dello stesso monastero, continuò i suoi studi e sviluppò un vivo interesse per la spiritualità ortodossa russa. Nel 1993 si trasferì nel convento russo Gornenskij a Gerusalemme e presto fu ricevuto nell'Ortodossia dal patriarca Alessio II di Mosca e di tutta la Rus'. Per divina provvidenza, padre Vasilij capitò in Russia, dove visitò molti luoghi santi, incontrò l'anziano Nikolaj Gurjanov e decise di rimanere in questo paese per sempre. Dal 1994, con la benedizione del patriarca Alessio II, padre Vasilij ha servito nella diocesi di Ciuvascia della Chiesa ortodossa russa [corrispondente alla repubblica di Ciuvascia nella Russia centrale, nella media valle del Volga]. Dopo la sua ordinazione nel 1995, padre Vasilij ha servito in diverse località della repubblica di Ciuvascia: nella chiesa parrocchiale del villaggio di Nikulino, poi nel monastero della santissima Trinità nella città di Alatyr e nella chiesa dell'icona di Iviron nella stessa città, e così via. Grazie alla predicazione e molte altre attività di padre Vasilij, la vita spirituale e culturale di alcune parti della repubblica di Ciuvascia si è in gran parte ripresa. Da dicembre 2009, padre Vasilij è stato l'abate del monastero della santissima Trinità a Cheboksary (la capitale della repubblica di Ciuvascia) e il presidente della locale commissione diocesana per la canonizzazione dei santi.

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