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  La Chiesa non è un'organizzazione politica

Intervista esclusiva sugli eventi ecclesiastici in Ucraina al metropolita Onufrij (Berezovskij)

Orthochristian.com, 16 agosto 2018

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In questa intervista al programma "Mattino con Inter", sua Beatitudine il metropolita Onufrij parla della sua posizione sugli ultimi eventi ecclesiastici collegati alle azioni del Patriarcato di Costantinopoli nei confronti della Chiesa ortodossa ucraina. Il primate ucraino invita il popolo dell'Ucraina a non temere nulla, a preservare la purezza della fede ortodossa e a vivere con Dio.

Oggi siamo trascinati nel formato di un partito politico, in modo che non ci guidi Cristo, ma i politici. Se io avessi voluto essere un politico mi sarei diretto subito alla politica. Anche se ho avuto alcune opportunità del genere in gioventù, le ho rifiutate. Avendo indossato abiti spirituali, devo occuparmi di ciò che è spirituale e fare cose spirituali. Coloro che hanno indossato la rjassa ma sono attivamente impegnati in politica stanno sviluppando piani geopolitici – sono solo persone disoneste che non potrebbero diventare veri politici, ma mutano forma per attirare l'attenzione umana su se stessi con l'aiuto di un'immagine spirituale. Questo è disonorevole. Tali persone dovranno rispondere davanti a Dio per questo.

Noi siamo una Chiesa autonoma e abbiamo tutti gli attributi di indipendenza che sono necessari oggi per il normale servizio di Dio e del popolo. Abbiamo il nostro Sinodo, che non dipende da nessuno, e abbiamo il nostro Concilio episcopale, che non dipende da nessuno. Le decisioni del nostro Concilio sono definitive e nessuno può sfidarle o porre il veto su di loro. Abbiamo il nostro tribunale ecclesiastico della Chiesa ortodossa ucraina, che è l'autorità finale. Abbiamo indipendenza economica e amministrativa. Un tomos limiterebbe la libertà che abbiamo oggi. Se qualcuno ne ha bisogno, prego, è il benvenuto a richiederlo. Noi non ne abbiamo bisogno. Abbiamo indipendenza, autonomia, abbiamo tutti gli attributi di una vita libera che sono necessari per un servizio ecclesiastico di successo al popolo.

Abbiamo legami spirituali, di preghiera, canonici e culturali con il Patriarcato di Mosca. Questo è normale, è come dovrebbe essere. La Chiesa non è un'organizzazione politica che oggi ama qualcuno e odia qualcun altro, e domani viceversa. La Chiesa ama tutti! Amiamo i russi, amiamo gli americani, amiamo gli africani, amiamo gli asiatici. Non abbiamo nemici. Abbiamo controparti che si oppongono a noi, ma non sono nemici. Preghiamo per loro.

Il Patriarcato di Costantinopoli ha inviato i suoi due esarchi in Ucraina. Tali azioni – inviare i loro legati, i loro esarchi nella nostra Chiesa indipendente – sono anti-canoniche.

Era una volta una Chiesa potente che copriva l'intero mondo civilizzato; si identificava con l'impero bizantino. L'impero bizantino copriva il mondo e la Chiesa era equivalente all'impero. Ma quell'impero oggi non esiste più. Stanno vivendo nel passato.

Oggi il grande impero di Bisanzio è diventato la Turchia e la fede locale ora non è l'Ortodossia. Oggi si possono contare i credenti ortodossi sulle dita di una mano. Quelli che hanno portato la loro patria al punto di farla passare da potere ortodosso a stato musulmano vogliono comandarci e insegnarci come dovremmo vivere. Vogliono anche guidare la nostra Ucraina nello stesso stato in cui hanno guidato la loro terra natale. Quindi, non hanno né il diritto morale né quello canonico di nominare qui degli esarchi e di interferire nei nostri affari.

L'interferenza negli affari di un'altra Chiesa è un'azione anti-ecclesiale e anti-canonica ed è un peccato, e il peccato porta alla divisione tra le persone. L'interferenza negli affari della nostra Chiesa potrebbe creare uno scisma nella Chiesa ortodossa su scala globale.

La Chiesa non può vivere secondo gli standard della vita secolare. La vita secolare, specialmente quella politica, è mescolata con intrighi, inganni e tradimenti: una raccolta di tutti i mali. La Chiesa non può vivere secondo tali misure e norme. La Chiesa vive secondo i comandamenti di Cristo. Noi abbiamo i nostri metodi per combattere il male: preghiera, pentimento, pazienza, umiltà davanti a Dio e uno verso l'altro: queste sono le potenti armi che distruggono il male.

I sacerdoti sono chiamati a essere pacificatori, non politici che dividono il popolo. L'ideologia promossa oggi non è un'ideologia santa. E quella speciale "moralità" che piantano nella nostra società non diventerà cristiana, ma anti-cristiana. Vengono introdotte nuove regole: matrimoni gay, aborti, omicidi e cose simili. Ciò è contrario a Cristo; Dio non lo benedice.

La Chiesa adempie alla sua missione: conduce l'uomo a Dio. Ricorda alla gente che siamo tutti creature di Dio e ci chiama ad amarci l'un l'altro, a essere pazienti l'uno con l'altro e ad aiutarci l'un l'altro. So che la Chiesa esisterà fino alla fine del mondo perché il Signore ha detto che le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa (Mt 16:18).

Vorrei rivolgermi a tutti i fedeli ortodossi dell'Ucraina: non temete nulla, siate saldi nel vostro amore per Dio e conservate la purezza della fede ortodossa, che è la strada che conduce a Dio. Amatevi gli uni gli altri, sopportatevi gli uni gli altri, aiutatevi gli uni gli altri. Il male passerà, ma il bene vivrà eternamente. Se sopportiamo tutto e viviamo nell'amore per tutti, allora nessun male ci sconfiggerà. Dio è il Dio della forza, ma il male non ha potere. Vivete con Dio! Siate gioiosi, felici e benedetti!

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