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  Eremiti dei nostri tempi

Video di YouTube della fine degli anni '90

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TRASCRIZIONE DEL VIDEO

Guardia forestale (distretto di Neamţ - Romania)

Abbiamo un eremita lassù, nella mia zona, e poi un altro, un padre che viene a servire al santo altare una volta alla settimana. Viene qui a servire dalla foresta, laggiù.

È là che vive?

Non ho il permesso di mostrarvi il luogo, mi ha chiesto di non rivelarlo.

Non vogliamo che ci mostri il luogo, vorremo solo che ci confermasse...

Sì, sì, abbiamo degli eremiti; e ne abbiamo anche qui; abbiamo anche delle monache eremite, più a valle, delle giovani che vivono in caverne sotto terra.

In caverne? Donne?

Sì, una vita sotto terra, sì. Come guardie forestali, siamo gli unici a passare per quei posti, e avendo cura dei boschi, arriviamo a incontrarle.

E portate loro da mangiare?

Sia noi, sia tutti quelli che, beninteso, possono aiutarle e hanno buona volontà.

E cosa fate? Portate loro il cibo fino alla bocca della caverna, o lo lasciate in qualche posto preciso?

No, non si tengono alla larga da noi guardie forestali, siamo anche noi esseri umani e credenti; se abbiamo qualcosa da portar loro, lo portiamo come un dono. Io porto doni, le chiamo, qualche volta le incontro e le conduco con la macchina. Così vivono la vita eremitica, come potrei dire, qualcosa di tragico, di totalmente slegato da questo mondo di cui noi ci deliziamo, e là non vedono niente di tutto questo ma stanno solo a pregare Dio.

Anziano Cleopa Ilie (1912-1998)

Ma esistono ancora eremiti?

Ce ne sono ancora oggi. Due guardie forestali hanno incontrato due eremiti con barbe lunghe fino alla cintola, sui monti Comorii. So dove sono i monti Comorii, al di sopra di Hangu verso Buhalniţa. Hanno chiesto loro: "Di dove siete, padri?" "Di dove ci conduce la misericordia di Dio." "Avete bisogno di qualcosa?" "Della misericordia di Dio!" Non hanno detto di più. Non hanno detto dove vivevano. Sì, ci sono ancora eremiti là fuori. Un eremita in questi tempi non ha bisogno di essere trovato da nessuno. Ha bisogno di alta preghiera. Io ho vissuto un poco da recluso ai miei tempi, per 9 anni e 7 mesi, per la misericordia di Dio. Ma non è permesso parlare dei segni e delle vicende attraverso le quali si passa.

Padre Ioanichie Bălan (1930-2007)

È un segno miracoloso che questo paese [la Romania] ha avuto e ancora ha santi; ne ha ancora, ci sono ancora santi là fuori!

Conosciamo una santa che non vorrei presentare come un fenomeno, ma diciamo almeno il suo nome, Ecaterina, che vive da qualche parte sulle montagne e che non ho mai visto di persona, ma mandiamo un prete di tanto in tanto a darle la comunione. Ti chiama per nome anche se non ti ha mai visto; ti dice cose che accadranno... una donna! Non ha mai avuto una famiglia, suo padre è morto, è rimasta completamente da sola e ora vive in una capanna da qualche parte nei boschi e prega Dio con le mani elevate al cielo. Questo è tutto quel che posso dire su di lei. E ci sono santi oggi; la Romania ha ancora dei santi.

Eremita (Monte Tarcău - Moldova)

Mi è piaciuto molto vivere nei boschi. Ho camminato su tutta la catena del monte Tarcău, sentendo il richiamo delle sue gole. Prendevo due grosse pagnotte e andavo in giro, come fanno i fumatori con una sigaretta in bocca; camminavo mentre mangiavo, lungo la linea dei monti. Non mi è piaciuto vivere nel mondo.

Per quanto tempo ha vissuto sui monti?

Sono stato qui per circa vent'anni, nel luogo dove risiedo.

Solo in digiuno e in preghiera?

Sì, sì... Beh, sì, se vivi una vita in monastero devi seguire un poco di disciplina, diversa da quella del mondo.

Pensa mai alla gente, a quelli che hanno bisogno di lei?

Sì, sì, chiunque ha bisogno di preghiere fa una lista di nomi da commemorare e noi li ricordiamo oppure diamo i loro nomi per la lettura all'altare; ci sono anche le preghiere in cui tutta la comunità monastica prega per loro.

Di che cosa pensa che abbia bisogno l'uomo per un dialogo diretto con Dio?

Per parlare direttamente con Dio?

Sì.

In primo luogo, Dio ti chiede purezza di corpo. Senza purezza, non ci si può accostare alla santità. Questo è un grande compito. E poi c'è la preghiera. Preghiera notte e giorno! Niente ti fa accostare a Dio quanto la preghiera. Ho avuto anch'io la preghiera del cuore, una cosa che non chiunque può avere. E io l'ho avuta, e per dirvi onestamente, l'ho perduta per la mia indegnità. Ma quando sei in contatto con lo Spirito Santo, non fai che stare lì e lo Spirito Santo prega per te. Preghi con il cuore. Come in un mulino: una volta che hai messo in moto il nastro, questo continua ad andare avanti da solo, senza di te.

Che cosa serve a un uomo per parlare direttamente con Dio?

È difficile arrivare fino a quel punto, signora; se tutti ci provassero... ma dicono che solo uno in diecimila ce la può appena fare. Vale a dire quelli che sono scelti da Dio. Potresti essere anche tu una dei prescelti, signora, perché il tuo pensiero ti esorta a purificare la tua anima. Niente ti purifica tanto bene quanto la preghiera. Come quando lavi un indumento, perché sia pulito e senza odori, così la preghiera guarisce l'anima dell'uomo. E la forza per la preghiera viene da Dio; come Dio vuole, così scende nel cuore di chi prega. E com'è che Dio fa scendere la preghiera su qualcuno? Secondo la sua umiltà. Umiltà, umiltà e ancora umiltà! L'esaltazione è sempre stata repellente per Dio. Vedete, Dio ha creato tutto, ma ha certe pretese dall'uomo. Perché ha pretese? Perché non ha dato a nessuno ciò che ha dato all'uomo. Come una mamma allatta un bimbo e gli dà vita con il latte del suo seno, così Dio ci ha dato vita, riversando lo Spirito Santo nell'uomo; e da quel momento, poiché ha riversato lo Spirito Santo sui di lui, gli ha dato la parola, perché sappia lodare Dio. Noi non dovremmo più avere niente a che fare con questo mondo, ma solo con Dio. Quando qualcuno ha avvicinato il Salvatore e gli ha chiesto. Cosa devo fare, Signore per ereditare la vita eterna? Che gli ha detto il Salvatore? Osserva i dieci comandamenti. Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e la tua anima, e il tuo prossimo come te stesso. Se mi ferite qui, mi fa male; qui, mi fa male; qui, mi fa male; allo stesso modo, il mio cuore dovrebbe farmi male per te. Se questo tipo di dolore e di amore esistesse tra le persone, non si farebbero tante uccisioni. Mettiamo il caso che ti cade un milione di lei dalla tasca: se io ti amo, corro a prenderli perché non li porti via qualcun altro e ti dico "guarda, signora, questi soldi ti sono caduti, eccoli, ti prego, prendili". Questo perché ti amo. Se non ti amo, ci metto il piede sopra, e sfrutto la tua disattenzione. Vedi come si dovrebbero comprendere le cose? Abbiamo un santo dovere di non fare del male, e di fare del bene per quanto possibile. Per esempio, a noi monaci non è permesso di prendere in giro o di insultare qualcuno, nemmeno di minacciare di dare uno schiaffo a un bambino, perché se si spaventa noi ne siamo colpevoli di fonte a Dio. Questo è ciò che Dio vuole: gioia e pace tra le persone, amore. Viaggia da ogni parte, fino ai confini della terra, se non hai amore, non sei nulla. Ama il tuo prossimo come te stesso. Questo è ciò che ci ha tenuti saldi e ci ha aiutati.

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