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  I santi ci hanno risvegliati

dal blog del sito Orthodox England

11 agosto 2016

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La Chiesa nelle Isole Britanniche comincerà a crescere solo quando gli ortodossi locali cominceranno a venerare i loro santi.

Detto attribuito a sant'Arsenio di Paros (+ 1877)

La Chiesa è come un faro che ci guida attraverso il mare della vita. Tuttavia, come ogni faro, la Chiesa è circondata da rocce pericolose e molte sono le navi e le barche che visi fracassano. Questo accade ogni volta che delle persone non serie, turisti spirituali, vengono a guardare la Chiesa per curiosità, trasformandola in un gioco o in un hobby, oppure sono attratti da qualche aspetto esteriore della Chiesa. Per esempio, alcuni sono attratti dal canto della Chiesa, da icone, rituali o paramenti, ma non sono mai realmente attratti dall'idea di entrare e vivere nella Chiesa. Sono così distratti sono tali dal loro interesse spiritualmente impuro per le cose esterne o, peggio ancora, dal loro egoista amore clericale del potere, da esserne bruciati, dimenticando le rocce e fracassandosi. Tali persone, che amano chiamare noi inglesi ortodossi con il nome normanno di 'anglosassoni' o 'provinciali', noi le possiamo chiamare 'di mente normanna'. Perché?

Dopo l'invasione normanna e l'occupazione dell'Inghilterra, sponsorizzate dal papato, nel 1066, gli invasori razzisti con la loro nuova religione compromessa ed eretica derisero le reliquie dei santi inglesi e i loro nomi non normanni, e arrivarono al punto di distruggerli fisicamente  e di profanarli come avrebbero fatto più tardi gli iconoclasti protestanti, bruciando nel fuoco le loro sante reliquie. Così, l'arcivescovo Lanfranco di Canterbury (+ 1089), installato dai normanni, derideva la santità degli ex arcivescovi, i santi Dunstan e Alphege, e a St Albans il nuovo abate normanno adottava una politica di distruzione all'ingrosso dei santuari dei santi inglesi. Così, si può dire che essere di mentalità normanna non è una questione razziale (Lanfranco era un lombardo italiano), ma significa essere invasati da una mentalità che deride e nega i santi perché mette i suoi valori alieni di istituzione culturale al di sopra della Chiesa.

Qui sta la differenza radicale tra gli esempi di vecchia e ormai morente Ortodossia anglicana di stato e l'autentica Ortodossia inglese. La prima è composta da anglicani, indipendentemente dal fatto che fossero liberali o conservatori, che hanno formalmente aderito alla Chiesa ortodossa, ma non sono diventati ortodossi, perché hanno messo la loro cultura aliena, razionalista, post-scismatica e istituzionale al di sopra della Tradizione della Chiesa. La seconda è composta da persone inglesi che si sono unite alla Chiesa ortodossa e sono effettivamente diventate ortodosse, mettendo al primo posto la Tradizione della Chiesa, in modo da diventare di mente ortodossa e tornando quindi ai valori culturali inglesi pre-scismatici. Così, fanno ritorno alla civiltà alfrediana della Chiesa nel loro modo di vita, venerando i santi locali. Nel primo caso l'Establishment alieno fondato dai normanni è al primo posto, mentre nel secondo caso è l'autentico cristianesimo della Chiesa a venire per primo.

La stragrande maggioranza della gente di mentalità normanna, naturalmente, non è affatto 'normanna'. Questo non ha niente a che fare con la razza. Per esempio, possiamo includere tra i 'normanni' estremisti i nemici dei santi e gli iconoclasti come il protestante Cromwell, il cattolico romano Napoleone e il bolscevico di razza mista Lenin. La mentalità normanna è un torale rovesciamento dei valori. Priva di qualsiasi interesse per i valori interiori e per la vita interiore, la mentalità normanna, come abbiamo visto in precedenza, preferisce l'invasione, l'occupazione e la dissacrazione, l'esteriorità, la pompa e la cerimonia, la 'carineria' esteriore, le teorie accademiche e le fantasie, cioè, la castrazione spirituale. Ora, finalmente, nel corso degli ultimi cinquanta anni a partire dal 900° anniversario dell'occupazione normanna (1966), vi è stata una ripresa del culto dei santi inglesi; ci stiamo finalmente de-normannizando, invertendo i mali dell'invasione e dell'occupazione.

Per esempio, negli ultimi cinquant'anni sono state restituite alla Chiesa sante reliquie come quelle di sant'Edoardo il Martire, alcune reliquie di sant'Albano sono tornati a St Albans e alcune reliquie di Sant'Edmondo sono tornate a Bury St. Edmunds. I pellegrini vanno a St Eanswythe nel Kent, a St Botolph nel Suffolk, a St Walstan a Norfolk, a St Frideswide nell'Oxfordshire e St Bertram nello Staffordshire e a molti altri luoghi. Perché? Perché oggi ci sono pellegrini ortodossi che vogliono venerare i santi, chiedere le loro preghiere, comporre i loro servizi e dipingere le loro icone. Molti di questi pellegrini sono inglesi, molti altri sono russi. così, c'è un officio a sant'Edoardo il Martire e un Acatisto a santa Audrey di Ely in lingua slavonica. È stata dipinta una cinquantina di icone di questi santi, sono stati composti i loro servizi, individuali e collettivi, e vengono celebrate le loro feste.

Oltre a questo, ci sono stati miracoli. Per esempio, san Giovanni di Beverley, santa Morwenna di Cornovaglia e san Birino di Dorchester hanno tutti dimostrato la loro presenza ai devoti nei luoghi in cui si trovano le loro reliquie. Santa Wite del Dorset, le cui reliquie sono rimaste intatte per tutti questi secoli, è venerata per i suoi miracoli. San Nectano e sant'Edoardo il Martire hanno operato miracoli di guarigione e sant'Edmondo ha mostrato una luce nel cielo, nel luogo dove fu martirizzato. Per quanto riguarda il giorno della festa di santa Audrey di Ely, il 23 giugno, questo è stato segnato dal voto del Brexit, che ha ricordato che Ely è stato uno degli ultimi bastioni degli inglesi contro gli occupanti e profanatori normanni, che dobbiamo ancora sconfiggere. Se la venerazione cresce, possiamo aspettarci ancor più miracoli, che trasfigureranno profondamente la vita nazionale per il meglio, liberandoci a poco a poco dalla maledizione secolare del giogo normanno.

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