Il reliquiario con una particola delle reliquie di san Serafino di Sarov, portato in Romania la scorsa settimana da sua Santità il patriarca Kirill, è stato trasferito giovedì alla comunità ortodossa russa presso la chiesa di san Nicola-Tabacu a Bucarest. Padre Evgenij Rogoti ha ricevuto le reliquie per conto della comunità presso la residenza patriarcale ieri, come riferisce l'agenzia di stampa Basilica.
Il patriarca Kirill e sua Beatitudine il patriarca Daniel di Romania hanno diretto giovedì scorso il trasferimento del reliquiario al centro spirituale del patriarcato romeno, dove le reliquie sono rimaste per una settimana esposte alla venerazione dei fedeli.
San Serafino è ben noto e venerato in Romania. Ci sono diversi libri pubblicati sull'anziano di Sarov in lingua romena, e in tempi recenti sono stati fondati monasteri, eremi, parrocchie e fondazioni caritative in nome di san Serafino. Diversi credenti ortodossi romeni hanno testimoniato miracoli di san Serafino da loro sperimentati.
Durante la cerimonia della consegna delle reliquie, il patriarca Daniel ha sottolineato che la presenza di san Serafino attraverso le sue reliquie ha notevolmente rafforzato la magnificenza delle celebrazioni di quest'anno per san Demetrio il Nuovo, protettore di Bucarest.
"È stata una grande gioia e ho sentito la pace e l'armonia che san Serafino donava ai pellegrini che vwnivano durante la sua vita nella sua cella e dopo la sua dipartita a quei credenti ortodossi che lo onorano e chiedono il suo aiuto", ha detto sua Beatitudine. Ha anche notato che le reliquie erano state inizialmente richieste dalla comunità russa a Bucarest nel 2012.
La cerimonia si è conclusa con il tropario a san Serafino cantato in slavonico, dopo di che le reliquie sono state ufficialmente affidate a padre Evgenij a beneficio della sua comunità, e per tutta Bucarest. Alla manifestazione hanno partecipato i membri del consiglio nazionale della Chiesa e dell'arcidiocesi di Bucarest.
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