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  Lasciate che i bambini vengano a me

di George e Gail Michalopulos

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Per essere onesto con voi, cari lettori, non sono nella mia migliore forma in questo momento. "Perché?", mi potreste chiedere. Per due storie che mi hanno scosso fino in fondo. Entrambe queste storie coinvolgono bambini, ed entrambe sono storie di indicibili sofferenze.

Come molti di voi sanno, c'è un bambino texano, James Younger, che è il prodotto di una famiglia distrutta. Sua madre è una pediatra che pensa che il suo bambino voglia davvero essere una femmina. Veramente. Un medico. Suo padre, meno istruito ma di gran lunga più saggio (e certamente più misericordioso), è fermamente contrario all'idea.

Questo è atroce: il ragazzo in questione sarà trattato forzatamente con ormoni femminili per deformare la sua pubescenza in modo che la sua normale formazione androgenica (perché ha un cromosoma X e Y; se avete bisogno che vi spieghi gli uccelli e le api, vi farò un vlog) non avrà luogo. Per questo acquisirà le caratteristiche sessuali secondarie della femminilità. In altre parole, non avrà spalle larghe, maggiore forza nella parte superiore del corpo, una voce profonda e un pomo d'Adamo. Il colpo di grazia avverrà qualche tempo dopo la pubertà, quando il suo pene sarà plasmato in una vagina.

Quando è iniziato questo dibattito, il bambino aveva cinque anni. Adesso ha otto anni. Cosa succederà se decide di prendere una direzione diversa mentre attraversa la pubertà, non volendo continuare a prendere ormoni femminili? Rimarrà con un micro-pene e avrà problemi di continenza per il resto della sua vita.

E ora veniamo a un'altra, anche peggiore, atrocità. L'altro giorno, un bambino di cinque anni della Carolina del Nord, Cannon Hinnant, era seduto in bicicletta sul prato del vicino di casa. Il vicino, un certo Darius Sessoms, è uscito e gli ha sparato alla testa. Tutto qui.

Tremo di rabbia mentre scrivo queste parole. Entrambi gli atti sono imperdonabili e francamente inimmaginabili. Come siamo arrivati ​​a questo punto?

Per quanto riguarda il bambino in Texas, James Younger, do la colpa a sua madre che a un certo punto era ortodossa, che ci crediate o no. Do la colpa anche all'establishment medico, che nella propria incessante ricerca di ciarlatanerie, ha escogitato una condizione medica fasulla nota come "disforia di gender".

A nessun tatuatore in nessuna parte d'America è permesso esercitare il suo mestiere su un adolescente, nemmeno uno che sta per entrare nei Marines, ma ora medici e chirurghi si stanno allineando a destra e a sinistra per mutilare i bambini. Questi ciarlatani dovrebbero essere sanzionati dall'American Medical Association e il Congresso dovrebbe farli sparire.

Quanto al bambino della Carolina del Nord, Cannon Hinnant, nulla può diminuire la rabbia che provo nei confronti del suo assassino. Mi dispiace, ma è per questo che hanno inventato la pena di morte, che nel caso di Sessoms è ampiamente meritata.

Ma cosa dobbiamo pensare della nostra classe di giornalisti, il nostro tanto decantato "Quarto potere"? Al di fuori di FOX News (sì, ecco: l'ho detto!) c'è il silenzio radio. Hanno più interesse per le elezioni di un consiglio scolastico locale in Uzbekistan. Il motivo, ovviamente, è che si tratta di una violazione dell'appassionata narrativa di san George Floyd, e solleva troppe domande scomode.

Il motto delle corporazioni dei media di oggi potrebbe anche essere: "Fate largo, qui non c'è niente da vedere".

Il motto del New York Times è: "Tutte le notizie che possono essere stampate" quando potrebbe anche essere: "Tutte le notizie che possono essere selezionate".

Questo è ciò che sono diventati i media americani moderni: uno scherzo giornalistico. Il loro compito non è stampare le notizie (a meno che queste non abbiano conseguenze negative sui conservatori) ma curarle, per assicurarsi che certe verità spiacevoli non vedano mai la luce del giorno.

Missione compiuta, bastardi. C'è un posto speciale all'inferno per persone come voi. Sessoms potrebbe benissimo essere pazzo e quindi (legalmente) non colpevole, oppure il suo cranio potrebbe essere stato riempito da tutto l'agit-prop di Black Lives Matter che avete vomitato. Ma voi cretini non avete queste scuse. Tutti voi sapete quello che state facendo, quindi, per quanto mi riguarda, siete proprio colpevoli, nel vostro modo contorto. Non siete diversi dal testimone di un processo che dice di non aver visto i ladri rapinare una banca oppure un ladro di borsette gettare una vecchia signora per strada mentre se ne sta lì a non far nulla. Sono contento che vi stiano licenziando a destra e a manca. Se vi vedrò mentre cercate qualcosa da mangiare in un cassonetto, potrò lanciarvi una monetina. Oppure no.

Signore, abbi misericordia.

George Michalopulos

* * *

Una delle mie serie preferite di libri ortodossi si intitola The Explanation by Blessed Theophylact, tradotto da p. Christopher Stade. La maggior parte di voi probabilmente conosce questa serie in cui viene spiegato ciascuno dei quattro Vangeli, per capitolo e versetto, da un punto di vista ortodosso. (Quanto sono grata a padre Christopher per il suo impegno in questo senso, poiché ciò che pensiamo di sapere spesso non è all'altezza di ciò che dobbiamo sapere). 

"Lasciate che i bambini vengano a me..." viene da Matteo 19:14. Il detto completo è: "Gesù però disse loro: Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli". Secondo il beato Teofilatto, le madri portavano i loro figli perché fossero benedetti dal tocco delle mani del nostro Signore. Ma si accalcavano verso di lui in modo caotico, così i discepoli glielo proibirono. I discepoli pensavano che portargli i bambini diminuisse la sua dignità di Insegnante e Maestro e lui li rimproverò dicendo: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli" – I bambini e, come loro, quelli privi di inganni, apparentemente occupano un posto elevato presso il nostro Signore.

Allora perché i bambini sono diventati sacrificabili? Sono sacrificabili con l'aborto, in cui diventano subordinati alle incubatrici umane (esito a chiamarle "madri") che credono che i loro diritti abbiano la precedenza sui diritti del nascituro di Dio. Dove saremmo ora se la Theotokos non se la fosse sentita di portare a termine la gravidanza che le era stata richiesta? E i santi? Se le loro madri avessero pensato che le loro vite erano più importanti della vita che avevano dentro di loro?

Dal momento del concepimento, una donna si rende conto che i suoi desideri e bisogni stanno per prendere il secondo posto rispetto ai desideri e ai bisogni del nascituro affidato alle sue cure. Le madri sperimentano la nausea mattutina, che può, infatti, prenderci in qualsiasi momento, a causa degli ormoni che inondano il nostro corpo permettendoci di portare un bambino. Spesso siamo stanche e di cattivo umore. Con mio figlio ero seriamente anemica: il bambino prende tutto ciò di cui ha bisogno dal meglio di ciò che la madre consuma e alla madre resta ciò che rimane. Vediamo i nostri corpi tesi a proporzioni inimmaginabili e passiamo attraverso quello che può essere descritto solo come il peggior dolore immaginabile per partorire un bambino, che in realtà non è nostro figlio. Il bambino che è affidato alle nostre cure appartiene a Dio, per compiere qualunque scopo Dio intende per loro. Quando il bambino arriva, i familiari e gli amici si riuniscono e portano doni, non per noi, ma per il bambino, mentre noi madri ci meravigliamo del dono Dio ha dato a noi, di proteggere e nutrire questa preziosa vita che egli ha creato a sua immagine.

Ho spesso ammirato la poesia scritta da Kahlil Gibran ne Il profeta, intitolata "Sui bambini" perché rende chiaro che i bambini vengono da noi ma non da noi:

E una donna che teneva un bambino al petto disse: Parlaci dei bambini.

E lui disse: I vostri figli non sono i vostri figli.

Sono i figli e le figlie del desiderio che la Vita ha di se stessa.

Vengono attraverso di voi ma non da voi, e sebbene siano con voi, tuttavia non vi appartengono.

Potete dare loro il vostro amore ma non i vostri pensieri, poiché hanno i loro pensieri.

Potete ospitare i loro corpi ma non le loro anime, poiché le loro anime dimorano nella casa di domani, che non potete visitare, nemmeno nei vostri sogni.

Potete sforzarvi di essere come loro, ma cercate di non renderli come voi.

Perché la vita non va indietro né si attarda con il passato.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli vengono lanciati come frecce viventi.

L'arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi piega con la sua potenza affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.

Che la vostra flessione nella mano dell'arciere sia di gioia;

Perché come ama la freccia che vola, così ama anche l'arco che è stabile.

Ma ora, da qualche parte, in qualche modo, le cose sono cambiate così tanto che un bambino, James Younger, è diventato soggetto ai capricci di una donna (che in realtà non è nemmeno la sua madre biologica), che vuole trasformarlo dal bambino che Dio ha creato in un semplice oggetto che crede di poter rimodellare in ciò che vuole. I suoi desideri sono diventati più importanti di ciò che Dio intendeva. Costringere un bambino così piccolo al transgenderismo lo consegna a una vita di ormoni, interventi chirurgici e isolamento, aumentandone il rischio di malattie croniche e problemi di salute mentale, come depressione, ansia e abuso di sostanze.

Nel caso di James, la sua madre legale, un medico che conosce la difficile strada da percorrere, è imperterrita. Crede di saperla più lunga di Dio. Nella sua mente, James è suo figlio e lei può fare con lui tutto ciò che le piace, anche nonostante le obiezioni di suo padre. E il calcio finale nello stomaco è questo: il tribunale è d'accordo con lei. James ora è "Lunna" e sta percorrendo una strada di miseria. Un giudice di Dallas ha tolto la pretesa del padre alle cure mediche, psicologiche e psichiatriche di suo figlio, dando potere esclusivamente alla dottoressa Anne Georgulas, che rivendica il titolo di "madre" quando è tutt'altro.

Possa Dio, nella sua misericordia, proteggere James e ammorbidire l'impatto della sua decisione nei decenni a venire, poiché è stato appena condannato a un ergastolo di dolore e angoscia.  

E poi c'è il piccolo Cannon Hinnant di 5 anni, anche lui oggetto di cronaca, ucciso, a bruciapelo, da un uomo che gli si è avvicinato mentre era seduto sulla sua bicicletta. Non c'è molto da segnalare: un bambino innocente falciato da un pazzo malvagio il cui nome non vale la pena di essere menzionato due volte.

Bambini, entrambi, costretti a dire addio a ciò che Dio intendeva per loro in questa vita.

Nella prossima vita, tuttavia, siamo confortati dal fatto che il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo sarà lì a fasciare le loro ferite: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli" Con lui, saranno liberati e ricostituiti.

Preghiamo...

Gail Michalopulos

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