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  Questioni di famiglia: gli aborti

Note di un catechista

di Andrej Gorbachev

Orthochristian.com, 11 febbraio 2020

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foto: thefederalist.com

La famiglia è un'unità della società, il fondamento della nazione, una chiesa domestica. Queste definizioni sono familiari praticamente a tutti e pochi vorrebbero confutarle. Tuttavia, ci sono azioni che essenzialmente distruggono le famiglie, mantenendole formalmente intatte. In una famiglia ortodossa, il problema è aggravato dal fatto che le discussioni catechistiche (se presenti) spesso trascurano il tema dell'etica familiare e senza una comprensione delle basi della vita familiare non si può essere un membro serio della Chiesa. Inoltre, anche le elementari esigenze morali associate alla vita familiare sono abbastanza spesso percepite dalle persone moderne come irrealizzabili. In particolare, questo vale per gli aborti.

Nella chiesa

"Sono deluso dagli esseri umani", è stata la prima cosa che ho sentito quando ho risposto alla telefonata di un prete che conoscevo. Questo prete è un padre di cinque figli, una persona tranquilla e raccolta, non estraneo all'umorismo moderato e appropriato e assolutamente contrario al melodramma. Queste parole sono state pronunciate con la massima serietà, con una voce vuota insolitamente repressa che tradiva le sue emozioni a malapena contenute. All'inizio ero così sconcertato che non sapevo cosa dire. Poi ho appreso cosa era successo.

Con la benedizione di sua Santità il patriarca Kirill, la chiesa rurale di questo sacerdote (proprio come molte altre parrocchie della Chiesa ortodossa russa) stava raccogliendo firme per una campagna anti-aborto.

Alla fine della liturgia, il sacerdote ha detto alcune parole sull'importanza di questo sforzo e ha invitato il popolo ortodosso a firmare la petizione. Il discorso del sacerdote è stato breve, poiché riteneva che l'argomento fosse evidente e che non avrebbe causato polemiche tra i credenti. Alla funzione c'erano 150 o più persone, di cui 60 o 70 avevano ricevuto la comunione (era la seconda domenica della Grande Quaresima). Eppure solo una cinquantina di persone hanno firmato la petizione. Gli altri hanno deliberatamente ignorato i volontari che stavano raccogliendo le firme, oltrepassandoli in silenzio o dicendo: "Non sono d'accordo" mentre si allontanavano.

Questa parrocchia si trova abbastanza lontano dalla città, quindi la maggior parte dei parrocchiani viene intenzionalmente proprio in questa chiesa. Ecco perché ci sono pochi visitatori occasionali o i cosiddetti "arrivi di sorpresa". I due preti svolgono diligentemente i servizi, ascoltano le confessioni e rispondono sempre ai bisogni e alle richieste delle persone. In gran parte a causa dei loro sforzi, il numero di parrocchiani è aumentato notevolmente negli ultimi anni, in particolare con uomini giovani e di mezza età che formano la maggior parte della congregazione.

Inaspettatamente, questo evento a favore della vita ha rivelato che i due terzi dei parrocchiani non erano contro l'aborto. In altre parole, i cristiani ortodossi che frequentano regolarmente le funzioni, vanno alla confessione e ricevono la comunione credendo che l'aborto sia accettabile. Le persone vanno in chiesa, si pentono dei loro peccati, purificano i loro cuori, combattono le loro passioni, osservano i periodi di digiuno, fanno benedire le loro case, chiedono la benedizione del sacerdote per le operazioni mediche, leggono le preghiere del mattino e della sera, chiedono la benedizione di Dio per ogni nuova impresa, evitano di mangiare o di bere dopo la mezzanotte prima della comunione (alcuni non si lavano nemmeno i denti), ma credono che sia giusto uccidere un proprio figlio.

Questo è ciò che ha scioccato il prete. La sua reazione è stata abbastanza comprensibile quando si è reso conto che i suoi anni di duro lavoro nella vigna del Signore sono stati quasi inutili. Stava ascoltando le confessioni, amministrando la comunione, pregando per i suoi parrocchiani, perdonando i loro peccati, fornendo consigli, soddisfacendo le loro richieste e celebrando i riti funebri per i loro parenti. Naturalmente, è stato costernato nello scoprire che per la maggior parte dei suoi parrocchiani tutto questo era teatralità, una finzione, una maschera ipocrita o un pio travestimento che indossavano per nascondere un potenziale o reale infanticidio.

In questo contesto, vale la pena notare i sentimenti con cui spesso si confessano alcune donne di mezza età che avevano avuto aborti in passato. Lo stesso prete mi ha raccontato una volta di una donna che si era pentita di avere abortito in gioventù.

"Dimmi", le ha chiesto il sacerdote alla fine del sacramento della penitenza, "non puoi cambiare il passato o resuscitare i bambini uccisi, ovviamente, ma se tu fossi nella stessa situazione ora, cosa avresti fatto?? Avresti dato alla luce questi bambini? "

La risposta della donna ha scosso il prete fino in fondo al cuore.

"Ma come, tutti e dieci?", ha detto.

Nella galleria del coro

Un padre di una famiglia numerosa che ogni tanto canta nel coro di una chiesa ortodossa ha deciso di chiedere ai membri del coro di firmare la petizione anti-aborto. Sperava di raccogliere almeno quindici firme aggiuntive: ogni piccolo aiuto conta, no? Ma le sue speranze non si sono avverate.

Innanzitutto, ha chiesto a un uomo del coro di firmare la petizione per proteggere i bambini non ancora nati, eppure la risposta è stata scoraggiante.

"Che imbecilli! Devono garantire che le persone abbiano una vita dignitosa, invece di escogitare nuovi divieti! Idioti!", ha detto, senza fare alcuno sforzo per reprimere le sue emozioni.

Le donne erano meno aggressive nelle loro opinioni, ma erano altrettanto intransigenti.

Gli argomenti a favore della scelta più usati sono stati: "Non puoi usare per tutti lo stesso calibro. Molte cose possono accadere nella vita di una persona..."

Questo sfortunato collezionista di firme ha avuto una buona idea di cosa pensino di lui e di quelli come lui da parte di un altro membro del coro, che era un medico di professione.

"Ma sei scemo? Sai chi ha più figli al giorno d'oggi? I senzatetto e gli ubriachi... dovrebbero essere tutti sterilizzati! Sai come vivono le persone nel mondo reale? Hai tutto ciò di cui hai bisogno qui in chiesa! Le persone simpatizzano con te! Ti danno donazioni! Ma ci sono persone che a malapena possono provvedere a uno o due bambini! E ora vuoi vietare gli aborti? Dovresti essere sterilizzato tu stesso!"

Quattro o cinque membri del coro hanno messo le loro firme sulla petizione, ma in silenzio, assicurandosi che nessuno li vedesse.

Nel cortile della chiesa

Ci sono solo due o tre giorni in un anno in cui la chiesa non solo può competere con il mercato in termini di presenze, ma in realtà vince la competizione alla grande. Sono la Teofania (compresa la vigilia della Teofania) e la sera del Grande Sabato. Tutti sanno quanto siano pieni i cortili delli chiese in questi giorni. In un certo senso, il Grande Sabato è anche una mostra d'arte culinaria. Le persone vestite a festa vengono con le loro intere famiglie e le donne portano tutti i tipi di kulichi (panettoni pasquali, ndt), uova colorate, formaggi pasquali a forma di Golgota con marmellata e uvetta e altre prelibatezze. Gli zingari con i loro kulichi grandi come secchi, salsicce affumicate e bottiglie di alcolici da tre litri aggiungono un tocco speciale a questo evento. Tutte queste feste vibranti e gioiose sono esaltate dall'anticipazione della prossima Pasqua, la luminosa risurrezione di Cristo, che in modo invisibile ma innegabile segna volti e anime di uomini e donne, giovani e anziani, credenti e non credenti.

Sapendo che ci sarebbero state molte persone durante il servizio del Grande sabato, i volontari di una chiesa provinciale hanno scelto questo giorno di raccogliere firme per rimuovere l'aborto dalla copertura assicurativa medica gratuita.

Il gruppo parrocchiale di "benedizione del cibo" ha seguito la tradizione di lunga data. Il sacerdote con un aspersorio per acqua santa camminava in testa alla processione. Sorridendo e augurando: buona festa, aspergeva abbondantemente non solo il cibo disposto sui tavoli, ma anche i suoi proprietari, causando in genere esplosioni di gioia genuina. Poi veniva il servitore d'altare che portava una ciotola d'acqua santa. Era seguito da un ragazzo con un secchio d'acqua santa, nel caso che la ciotola non bastasse. Seguivano tre membri del coro, che cantavano il più volte il tropario domenicale di tono secondo: "Quando sei sceso nella morte, tu che sei vita immortale..." Poi veniva uno dei parrocchiani regolari con un secchio di uova colorate da distribuire. Alla fine della processione camminava un grosso uomo di mezza età con la barba nera, che periodicamente diceva a gran voce: "Donate alla chiesa del Signore, sorelle, donate alla chiesa del Signore!" e portava in mano un piccolo secchio per le donazioni. Dietro di lui, camminava un uomo che distribuiva il bollettino parrocchiale, opuscoli con informazioni sulla preparazione alla confessione e alla Comunione e volantini con informazioni sulla Pasqua.

Questo era il gruppo a cui si sono uniti i nostri volontari. Le persone di solito sono felici di prendere dispense (dopo tutto, sono gratuite!) e spesso ne chiedono persino una copia in più per qualcuno che conoscono (anche se in seguito alcuni volantini finiscono in un bidone della spazzatura). I volontari in modo apparentemente naturale hanno seguito la processione con le loro petizioni, chiedendo alle persone di firmarle per proteggere la vita dei bambini non ancora nati.

"Firmate la petizione, per favore!"

"Che cos'è?"

Il volontario ha spiegato. La reazione più frequente della gente era il dispiacere, perfino il fastidio. Alcuni erano persino sinceramente perplessi.

"Che cosa c'è che non va? Un embrione non è ancora una persona!"

"Come puoi dirlo? Se pianti, diciamo, un chicco di grano, ne cresce una spiga di grano, ma anche il chicco è grano! Lo stesso vale per gli embrioni. Hanno tutti gli organi umani e hanno anime dal momento del concepimento!"

"C'è qualcosa di sbagliato in quello che state dicendo! Non potreste scegliere un altro giorno... È una festa così bella!"

Molte persone ignoravano semplicemente i volontari come se non ci fossero affatto, e si poteva leggere i loro pensieri sui loro volti, "Cosa state facendo? Siamo venuti per festeggiare e ci state dando fastidio con questioni così inadeguate. E nel cortile della chiesa, per giunta! Quando è Pasqua!"

Per qualche ragione, la maggior parte delle persone che sono venute a benedire i loro kulichi prima della Pasqua pensava che quello fosse un momento molto inappropriato per raccogliere le firme per fermare l'uccisione di bambini innocenti. Tuttavia, tutte queste persone felici avevano appena venerato l'Epitaffio [la Sindone della sepoltura] raffigurante Nostro Signore Gesù Cristo che era stato ucciso anche se era innocente. E questo non sembrava importare a nessuno.

Vale la pena descrivere la reazione di una donna che stava dietro un tavolo ammucchiato con kulichi decorati a festa. Le ultime gocce di acqua santa stavano ancora cadendo sul suo viso sorridente, quando gli attivisti anti-aborto le si sono avvicinati. I suoi occhi si sono spalancati e il suo sorriso è svanito mentre si allontanava lentamente, agitando la mano come se stesse cercando di scacciare alcuni fastidiosi insetti. Non ha detto nulla, ma se avesse dovuto dire qualcosa, sarebbe probabilmente stato qualcosa che si dice per scongiurare il male.

All'uscita del cortile della chiesa, un gruppo di attivisti ortodossi con il cartello "Conosci il santo del tuo giorno", stavano letteralmente chiamando le persone in uscita per far loro scoprire chi fossero i loro santi patroni e quali fossero i loro giorni di festa. Quando questi hanno appreso che era gratuito, hanno ricevuto felicemente le informazioni e poi hanno proceduto a esaminare le petizioni anti-aborto. Ma pochi di loro hanno firmato. Alcuni se ne sono andati in silenzio, senza dire una parola. Altri hanno fatto brevi commenti.

"Non sono d'accordo!"

"Ho un'opinione diversa."

"Ci sono varie situazioni nella vita!"

Una donna robusta con un cappello elegante con velo ha quasi indietreggiato dalle petizioni quando ha saputo di cosa si trattava.

"Anche qui politica!" È saltata a una conclusione inaspettata. "A cosa siamo arrivati! C'è politica nella chiesa!", urlava mentre usciva, abbastanza forte da far sentire a tutti nel cortile.

È venuto fuori un anziano parrocchiano regolare che era insegnante di filosofia all'università. La sua testa tremava leggermente per la vecchiaia, ma ancora di più per l'indignazione.

"Perché state facendo questo in chiesa? Questa è una questione personale!"

La polizia è arrivata al culmine dell'evento. Le forze dell'ordine si sono avvicinate ai volontari e hanno cortesemente chiesto cosa stesse succedendo.

"Con la benedizione del patriarca, stiamo raccogliendo firme per escludere l'aborto dalla copertura assicurativa medica gratuita. Qual è il problema?"

"Per essere onesti, noi stessi non lo sappiamo. Alcune persone scontente hanno chiamato e hanno detto che qualcuno stava organizzando un evento non autorizzato nel cortile della chiesa e stava agitando il pubblico ... "

I sentimenti della maggior parte delle persone che si sono rifiutati di firmare la petizione sono stati sinteticamente espressi da una donna che ha detto:

"Perché hanno dovuto rovinare una festa del genere!"

* * *

Questi esempi dimostrano che il nostro popolo non è ancora a conoscenza dei fondamenti della moralità, non solo cristiana, ma umana. Se limitiamo la catechesi ai dogmi della fede, i nostri sforzi saranno in gran parte vani, perché non ha senso insegnare verità eterne alle persone che sono disposte a giustificare l'infanticidio per motivi di convenienza.

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