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  Parole dei grandi Padri dell'Ortodossia sulla necessità della comunione frequente

Pravmir

27 novembre 2015

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il santo Padre Macario di Corinto

"Certe persone dicono: 'Guardate, adempiamo il comandamento del Signore, facciamo la comunione due o tre volte l'anno, e questo è sufficiente a giustificarci'. Rispondiamo che questo è una cosa buona e benefica, ma comunicarsi più spesso è molto meglio. Quanto più uno si avvicina alla luce, tanto più è illuminato; quanto più si avvicina al fuoco, tanto più è riscaldato; quanto più si avvicina alla santità, tanto più è santificato; allo stesso modo, quanto più si avvicina a Dio attraverso la comunione, più siete illuminati, riscaldati e santificati. Fratelli e sorelle, se siete degni di comunicarvi due o tre volte l'anno, siete degni di comunicarvi più spesso, come insegna san Giovanni Crisostomo". Santo Padre Macario di Corinto, + 1805 d. C.

il santo Padre Giovanni Crisostomo

"Guardate, vi supplico: una tavola reale è preparata davanti a voi, gli angeli servono a quella tavola, il re stesso è lì, eppure voi non ve ne curate. I vostri indumenti sono puliti? Allora inchinatevi e partecipatene! Tutti coloro che non partecipano ai santi misteri se  ne stanno qui in una menzogna spudorata. Quando vedete la tenda tirata, immaginate che allora i cieli si aprono dall'alto, e che gli angeli stanno scendendo! Perché state alla Liturgia e tuttavia non partecipate alla mensa? Sono indegno, direte voi. Allora siete anche indegni di quella comunione che avete pure nella preghiera. Venite!" Santo Padre Giovanni Crisostomo, + 407 d. C.

il santo Padre Giovanni Cassiano

"Non dobbiamo evitare la comunione perché riteniamo noi stessi dei peccatori. Al contrario, ci dobbiamo accostare più spesso alla comunione per la guarigione dell'anima e la purificazione dello spirito, per mostrare la nostra umiltà e fede, considerando noi stessi indegni e bisognosi... desiderando ancora di più la medicina per le nostre ferite. Altrimenti è impossibile ricevere la comunione anche solo una volta l'anno, come fanno certe persone... che considerano la santificazione dei misteri celesti come qualcosa di disponibile solo ai santi. È meglio pensare che, dandoci la grazia, il sacramento ci rende puri e santi. Queste persone che si comunicano meno spesso manifestano più orgoglio che umiltà... perché quando si comunicano, pensano a se stessi come meritevoli. È molto meglio se, in umiltà di cuore, sapendo che non siamo mai degni dei santi misteri, li riceviamo ogni domenica per la guarigione delle nostre malattie, piuttosto che, accecati dalla superbia, crediamo che dopo un anno, ricevendoli una o due volte l'anno, diventiamo degni di riceverli". Santo Padre Giovanni Cassiano, + 435 d. C.

il santo Padre Simeone il Nuovo Teologo

"Beati quelli che si comunicano ogni giorno! Essi verranno purificati da ogni contaminazione di anima e corpo. Se pensate che sia impossibile partecipare quotidianamente ai tremendi misteri, che ignoranza! Che insensibilità!" Santo Padre Simeone il Nuovo Teologo, + 1022 d. C.

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