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 13/05/2013    

Intervista allo ieromonaco Savatie (Baştovoi)

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Alla vigilia di Pasqua, un’intervista del giornale romeno Adevărul allo ieromonaco Savatie (Baştovoi), un famoso teologo e scrittore del Monastero di Noul Neamţ a Chiţcani, ci presenta una delle voci più significative dell’Ortodossia moldava, pronta a discutere con serenità dei temi più scottanti, dalle commistioni tra religione e politica ai problemi inter-giurisdizionali al rapporto tra Chiesa e denaro. Leggiamo quello che ha da dirci padre Savatie in lingua romena e in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
 13/05/2013    

Il patriarca Kirill in Cina

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Dal blog del sito Orthodox England

Venticinque anni fa, il più grande paese del mondo, l'Unione Sovietica, ha iniziato a espellere l'ateismo ufficiale, permettendo alla Chiesa Ortodossa Russa di celebrare pubblicamente il 1000 ° anniversario del Battesimo della Rus. E' possibile che oggi, una generazione più tardi, il paese più popoloso del mondo, la Cina, si metterà anch'essa a espellere l'ateismo ufficiale, dando finalmente libertà alla Chiesa Ortodossa Cinese di operare nel paese?

Il 10 maggio 2013, il Patriarca Kirill è arrivato in Cina e ha avviato trattative con il presidente cinese. Durante la sua visita celebrerà la liturgia nelle chiese ortodosse del paese e incontrerà alti funzionari cinesi. Il servizio stampa del patriarca ha detto all'agenzia di stampa RIA-Novosti, "Il nostro primo ierarca incontrerà i capi di governo in Cina, i leader di gruppi religiosi, e anche i funzionari cinesi responsabili degli affari religiosi. Durante la sua visita di cinque giorni, il Patriarca servirà nella Cattedrale della santa Protezione a Harbin e incontrerà gli ortodossi della Cina presso l'ambasciata russa a Pechino".

La missione russa in Cina risale al XVII secolo, nel 1949 più di 100 Chiese ortodosse erano presenti in Cina. Tuttavia, dopo che la Cina comunista è stata istituita, l'URSS ha firmato accordi con il nuovo governo per trasferire la giurisdizione su quelle chiese ai comunisti, e di fatto sono state chiuse. La Chiesa ortodossa cinese divenne autonoma nel 1956, ponendo fine alla missione russa. Oggi, anche se ci sono tredici parrocchie attive nel paese, le loro attività sono strettamente limitate. Tuttavia, la Cina, parte del territorio canonico della Chiesa Ortodossa Russa, ora può finalmente aprirsi prendendo parte alla missione mondiale dell'Ortodossia russa.

 
 12/05/2013    

Il significato della "Pasqua dei beati" (Paştile blajinilor, o Радоница)

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

La domenica dopo la Pasqua, dedicata alla memoria dell’apostolo Tommaso, rischia di essere una delle domeniche meno frequentate dell’anno liturgico ortodosso (per il ben noto effetto di riflusso che ha luogo dopo le feste a grande partecipazione). Le chiese russe, così come quelle moldave, vedono invece una notevole presenza in chiesa a causa della festa detta “Pasqua dei beati” (in russo Пасха блаженных oppure Радоница, in romeno Paştile blajinilor), la prima occasione per riprendere le commemorazioni dei defunti dopo l’intervallo che comprende la Settimana Santa e la Settimana Luminosa. Se anche è confortante vedere una presenza notevole dei fedeli in chiesa, è indispensabile capire perché si celebra questa ricorrenza. Lo ieromonaco Petru (Pruteanu) ci aiuta a capire il senso della festa, nel testo originale romeno e nella traduzione italiana, che presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
 12/05/2013    

Com'è che la "fonte vivificante" ha avuto questo nome?

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il venerdì della Settimana Luminosa si celebra la festa della "fonte vivificante", una ricorrenza dedicata a un famoso santuario di Costantinopoli (nel quartiere costiero di Baloukli), con una fonte miracolosa. Il legame con l’acqua fa sì che questa festa sia spesso l’occasione della prima benedizione pubblica delle acque dopo la Pasqua. Dal blog Mystagogy di John Sanidopoulos, abbiamo tradotto un articolo di presentazione dell’evento miracoloso all’origine di questa festa, che presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti.

 
 11/05/2013    

L'artos e i pani pasquali benedetti

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il sabato della Settimana Luminosa si suddivide il pane pasquale (artos) benedetto dopo la Liturgia notturna della Risurrezione. La preghiera di benedizione dell’artos implica che questo diventi per i fedeli fonte di guarigioni, ed è con questo senso di richiesta di liberazione dai mali fisici che i fedeli cercano di ottenere un pezzo di artos alla domenica di San Tommaso,  la domenica che segue la Pasqua. Simili fini di guarigione si vedono anche nei pani misti a vino che si distribuiscono nelle chiese romene dopo la Liturgia della Pasqua, e che i fedeli molto spesso (e purtroppo) consumano invece di ricevere la comunione.

Ma il senso dei pani pasquali benedetti non è quello di offrire un sostituto, o un palliativo, alla comunione: vediamo qual è il loro significato più autentico nel saggio dello ieromonaco Petru (Pruteanu), che presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti, nell’originale romeno e nella nostra traduzione italiana.

 
 10/05/2013    

Uno studio sulla benedizione delle icone

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Presentiamo nella sezione “Preghiera” dei documenti un saggio sul tema della benedizione delle icone, scritto da padre Steven Bigham, un sacerdote ortodosso del Quebec. Da esperto storico delle icone, padre Steven fa notare come i riti di benedizione delle icone sono tardivi (risalgono al XVII secolo), e mostrano una comprensione delle icone che contraddice la Tradizione della Chiesa ortodossa.

Non vorremmo che la pubblicazione di questo studio portasse i nostri lettori alla conclusione che siamo contrari alla benedizione delle icone, o che desideriamo abolirla dalla pratica della Chiesa ortodossa. Tutt’altro: abbiamo sul nostro sito il testo dei riti di benedizione delle icone, e di fatto le benediciamo, ma riteniamo questo studio importante per capire che “tradizione” è un concetto molto complesso, e non si può ridurre a trattare ciò che è più antico come necessariamente migliore, e nemmeno, d’altra parte, ad accettare acriticamente tutto ciò che ci è stato tramandato.

 
 09/05/2013    

I serpenti dell'Ortodossia

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Uno degli oggetti più strani e a prima vista preoccupanti nel culto ortodosso è il bastone pastorale del vescovo, con l’immagine di due serpenti che si fronteggiano. Si tratta di un oggetto per il quale molti ignoranti accusano la Chiesa ortodossa di perpetuare ritualità magiche e pagane. Queste critiche vengono spesso da parte evangelica (a loro vergogna, i critici sembrano non conoscere l’episodio del serpente di bronzo dell’Esodo, a cui Cristo stesso non ha avuto problemi a paragonarsi).

Nelle pagine del blog Orthodox Arts Journal, Johathan Pageau, un iconografo ortodosso canadese, esplora il significato del simbolismo del serpente sul bastone, di cui la Bibbia e l’iconografia cristiana presentano diverse immagini ricche di un senso profondo. Possiamo leggere la traduzione italiana dell’articolo nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 08/05/2013    

Intervista a padre Robert Taft, S.J.

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

È sempre interessante incontrare persone che conoscono l’Ortodossia meglio di tanti ortodossi, anzi, nel caso del padre gesuita Robert Taft, persone che insegnano l’Ortodossia agli ortodossi. In un’intervista aperta e sincera al diacono Andrej Psarjov, curatore del sito ROCOR Studies, padre Robert racconta alcune tappe della sua vita, e ricorda come il cammino del dialogo tra cristiani può essere visto come problema, oppure come soluzione, a seconda delle nostre scelte. Presentiamo l’intervista a padre Robert Taft nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 08/05/2013    

Il simbolismo della tavola pasquale

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Nel corso dei festeggiamenti della Settimana Luminosa, le grandi mangiate (e bevute…) rischiano di farci dimenticare il senso stesso dei cibi pasquali. Riscopriamolo leggendo un breve testo sul simbolismo dei cibi di Pasqua, che presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
 07/05/2013    

Come costruire una chiesa ortodossa nel proprio giardino

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Nella sezione “figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, presentiamo un sacerdote convertito all’Ortodossia dall’anglicanesimo, padre Stephen Weston, di Sutton, nel Norfolk. In assenza di chiese ortodosse di lingua inglese nel circondario, invece di perdersi d’animo, padre Stephen ha costruito una chiesa semplice e decorosa nel proprio giardino. Dal testo italiano e dal testo russo (preso dal sito Pravmir), corredati da diverse fotografie, forse riusciamo a farci un’idea dell’inventiva necessaria a portare anche i gruppi più piccoli e isolati di cristiani ortodossi in contatto con un loro luogo di culto.

 
 06/05/2013    

Letture sulla Santa Luce di Gerusalemme

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Anche in occasione della Pasqua di quest'anno, al mattino del Sabato Santo, si è ripetuto il miracolo del Fuoco Santo a Gerusalemme. Le candele del patriarca Kirill, alla Veglia della notte di Pasqua, erano accese da questo stesso fuoco, portato da Gerusalemme a Mosca in poche ore.

Il Fuoco Santo è un miracolo che si ripete ogni anno al Santo Sepolcro: ben noto e rispettato nel mondo ortodosso, è pressoché ignoto tra i cristiani d'Occidente, e spesso, a una prima conoscenza, è scartato con le razionalizzazioni più superficiali.

Per chi vuole approfondire il fenomeno del Fuoco Santo, consigliamo vivamente la lettura del libro La Santa Luce, di Charis K. Skarlakidis, disponibile anche in versione italiana.

Diverse parti di questo libro si possono leggere on-line, oltre che in italiano, anche in greco, inglese, russo, spagnolo, tedesco, romeno e serbo, a partire da questa pagina.

 
 06/05/2013    

Nuova galleria fotografica

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Abbiamo appena ricevuto le foto dell'officio della sepoltura del Signore (il Mattutino del Sabato Santo, abitualmente celebrato nelle parrocchie alla sera del venerdì), che abbiamo caricato in una nuova galleria delle nostre fotografie. Ringraziamo di cuore Ovidiu per avere fissato nelle immagini questo momento.

Cercheremo di rendere disponibili quanto prima sul sito le foto della notte di Pasqua e di altre funzioni recenti. Chi ha accesso al social network Odnoklassniki (http://www.odnoklassniki.ru/) può trovare numerose foto aggiornate nel gruppo dedicato alla nostra chiesa, intitolato PARROCCHIA ORTODOSSA RUSSA "SAN MASSIMO" DI TORINO.

 
 05/05/2013    

Intervista pre-pasquale al patriarca Kirill

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

La rivista Foma, specializzata a presentare la fede a chi ha dei dubbi (Foma è il nome russo di “Tommaso”, con riferimento all’apostolo a cui ciascuno di noi assomiglia con i dubbi nel proprio cuore…) intervista sua Santità il Patriarca Kirill su una serie di temi che ci coinvolgono in questi giorni: la gioia della Pasqua, il bisogno della vita della Chiesa, il valore delle buone azioni rispetto alla fede, gli esempi dei sacerdoti indegni, il tempo per un impegno spirituale, le pubblicazioni scandalistiche sulla Chiesa, la disonestà attorno a noi e in noi: il patriarca si sofferma su ognuno di questi temi con risposte interessanti, e ci invita a trarre il meglio dalla nostra esperienza della Pasqua. L’intervista, che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, in russo, in romeno e nella nostra traduzione italiana, è corredata da una serie di foto di una delle attività che il patriarca Kirill suggerisce anche a noi nel periodo pasquale: andare a trovare le persone meno fortunate negli ospedali, negli orfanotrofi, nei ricoveri, nelle prigioni e in ogni luogo dove la condivisione di un momento di gioia pasquale è tanto attesa.

 
 04/05/2013    

Pastorala Preafericitului Patriarh Kiril la Învierea Domnului 2013

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

mitropolia.md

“Dar să dăm mulțumire lui Dumnezeu, Care ne-a dat biruința prin Domnul nostru lisus Hristos! “

(1 Corinteni 15,57)

Arhipăstorilor, păstorilor, diaconilor,

monahilor și tuturor fiilor duhovnicești ai Bisericii Ortodoxe Ruse

Preasfințiți Arhipăstori, cinstiți slujitori și nevoitori, iubiți întru Hristos frați și surori!

În această măreață și luminoasă zi, Vă felicit din toată inima cu ocazia Paștilor Domnului și Vă salut pe toți și pe fiecare în parte cu salutul sfânt:

HRISTOS A ÎNVIAT!

Anume aceste cuvinte cu care de-a lungul veacurilor oamenii se salută în timpul luminoaselor zile ale Sfintelor Paști, ce mărturisesc lumii despre realitatea evenimentului care a avut loc acum două mii de ani, conțin o forță interioară colosală. Ele sunt vestea biruinței, îndemnul spre bucurie, urarea de pace, speranța și alinarea pentru fiecare om.

Cel, Care a fost născut din Maica Precistă, Cel, Care a suferit mult și fără de vină, răstignit și mort pe cruce între doi tâlhari, Cel, Care primul dintre toți oamenii a înviat din morți – Acela “S-a sculat precum a zis” (Matei 28,6). Mormântul este gol. Acolo a rămas doar giulgiul în care a fost învelit trupul Său. Femeile mironosițe, venind la locul înmormântării Domnului “dis-de-dimineață… pe când răsărea soarele” (Marcu 16,2), nu l-au găsit acolo pe Iisus, or nici piatra care închidea peștera, nici straja care o păzea, nici moartea însăși nu au putut sta împotriva măreției și puterii Dumnezeului celui Viu. “Iadul și-a mărit de două ori lăcomia lui, căscat-a gura sa peste măsură” (Isaia 4,14) – iadul dezlănțuit s-a pregătit deja să-l înghită pe cel mai temut dușman al său, dar în loc de aceasta a înțepenit de frică, pentru că a fost luminat de razele Dumnezeirii. Hristos a nimicit putreziciunea și a distrus moartea.

Prin intermediul primului om, care nu a ascultat de Creator și s-a îndepărtat astfel de Izvorul vieții veșnice, în lume a intrat răul și păcatul a început să împărătească printre oameni. Hristos – “Adam cel de pe urmă” (1 Corinteni 15,45) – a biruit moartea duhovnicească, sufletească și trupească. “Precum în Adam toți mor, așa și în Hristos toți vor învia”, -mărturisește Apostolul Pavel (1 Corinteni 15,22). Tot ce am pierdut prin primul Adam, am primit din nou prin Hristos. Paștele Domnului – este într-adevăr cel mai dar al iconomiei Dumnezeiești (Sf. Teodor Studitul).

Depășind îndepărtarea omului de Creator, Mântuitorul ne-a dăruit șansa unirii cu El. După cuvintele Cuviosului Ioan Damaschin, prin Crucea lui Hristos “am primit în dar învierea <…> sunt deschise porțile raiului, natura umană a fost așezată de-a dreapta lui Dumnezeu și noi am devenit copii și moștenitori ai Domnului ” (Expunerea exactă a credinței ortodoxe, Voi. 4). Astfel cu toții suntem chemați să ne facem vrednici de acest dar.

Fiul lui Dumnezeu, primind trup omenesc, a devenit asemeni nouă, doar fiind fără de păcat. Prin viața Sa pământească și patimile de pe cruce, El a arătat un exemplu de smerenie desăvârșită și ascultare față de Tatăl Ceresc, un exemplu de luptă cu ispitele și deșertăciunile, iar prin învierea Sa a sfărâmat cătușele păcatului și ne-a dat puteri și arme pentru a învinge răul. Anume în timpul unei astfel de lupte omul crește spiritual și devine o personalitate liberă din punctul de vedere al moravurilor.

Trăim într-un timp în care libertatea este interpretată ca permisivitate absolută. Mulți cred sincer că doar puterea și bogăția, sănătatea și puterea fizică pot să aducă eliberarea și concurând în slujirea idolilor acestui veac, de multe ori pierd cel mai important lucru – adevăratul sens al existenței. Mântuitorul cel înviat din morți, dăruindu-ne libertatea, ne-a descoperit acest sens, care constă în cunoașterea Adevărului (vezi Ioan 8,32) în viață cu Dumnezeu.

Nimicind moartea trupească, Hristos ne-a promis viața veșnică, dar nu ca o continuare infinită a căii pământești, ci ca o transformare a toată ființa omenească, când trupul însuși primește capacități noi. În Învierea Domnului apare în mod tainic prototipul învierii noastre viitoare. În împărăția Cerului care va să vină, unde nu va fi nici moarte, nici boală, nici despărțire și chiar nici timp, va șterge Domnul orice lacrimă din ochi (vezi Apocalipsa 21,4) și bucuria va fi fără de sfârșit, iar dragostea – veșnică. Biruința Domnului asupra morții ne dă tuturor speranța de neclintit că și noi urmându-I lui la cea de a Doua slăvită venire, vom învia pentru o viață nouă – o viață de comuniune neîncetată cu Dumnezeu.

Să împărtășim deci bucuria învierii lui Hristos cu toți cei care au nevoie de atenție și grijă: cu bolnavii, bătrânii, suferinzii, deznăjduiții, întemnițați și sărmanii. Și asemenea Sfinților Apostoli – martori ai Învierii, cu credință și îndrăzneală să aducem celor apropiați și îndepărtați marea veste că cu Adevărat a înviat Hristos! Amin.

+ KIRIL,

PATRIARHUL MOSCOVEI ȘI AL ÎNTREGII RUSII

Republica Moldova

Învierea Domnului 2013

 
 04/05/2013    

Pastorala Episcopului Nestor al Corsunului la Învierea Domnului 2013

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Iubiţi întru Domnul părinţi, fraţi şi surori!

Hristos a Înviat!

Vă salut pe toţi, dragii mei, cu ocazia celei mai luminoase, celei mai fericite sărbători a anului bisericesc. În primul rând, fericite sărbători – deoarce, probabil, cel mai puternic sentiment pe care îl simţim în sfânta şi mântuitoarea noapte a Învierii lui Hristos, este sentimentul de bucurie şi de sărbătoare. Acesta este acel sentiment anume despre care a vorbit Mântuitorl în ultima sa discuţie cu ucenicii:

“…şi iarăşi vă voi vedea şi se va bucura inima voastră şi bucuria voastră nimeni nu o va lua de la voi.” (Ioan 16, 22)

O, această bucurie pascală, nemărginită, nesecată şi incomparabilă! Ea face ca inimile noastre să bată mai repede, ne face să privim altfel lumea înconjurătoare, ne face să simţim ceea ce este descris de sfântul apostol şi evanghelist Ioan Teologul – că Hristos Mântuitorul ne-a dat putere ca să fim fii ai lui Dumnezeu (Ioan 1, 12), ceea ce înseamnă că noi toţi, într-adevăr, suntem fraţi şi surori unii pentru alţii, toţi suntem copiii Tatălui Ceresc iubitor.

Această bucurie ne schimbă gândurile, ea pătrunde slujba pasсală, îi dă ritmul său, împlând-o din exces – de exclămări de victorie şi triumf:

Paştele Domnului, Paştele! O Paştele! Paştele cele frumoase!

Fie ca acestă bucurie să intre în fiecare casă şi în fiecare familie. Fie ca ea să lumineze soarta fiecărui om, să-l susţină pe fiecare pe drumul vieţii.

Din toată inima aş vrea să împart bucuria pascală cu fiecare dintre voi, dragii mei, clerici şi mireni ai eparhiei Corsunului, să felicit pe fiecare cu ocazia Paştelui Domnului şi iarăşi, şi iarăşi să Vă adresez aceste cuvinte veşnic vii:

Hristos a Înviat! Cu adevărat a Înviat!

Nestor,

Episcopul Corsunului

Paştele Domnului, 2013, Paris 

 
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