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Blogul parohului


 12/05/2014    

Quando un’icona è un’icona?

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il blog Fos Ilaron riporta la traduzione di una risposta di padre John Whiteford a una domanda su quando un’immagine di Cristo e dei santi può considerarsi un’icona. Oltre a offrire alcuni consigli su come avere il giusto rispetto per le immagini sacre, l’articolo esamina la questione delle obiezioni alle benedizioni delle icone, fornite da padre Stephen Bigham in un articolo che a suo tempo abbiamo tradotto sul nostro sito. La risposta data ora da padre John Whiteford non è molto diversa da quella che abbiamo dato noi stessi presentando l’articolo di padre Stephen Bigham (si veda la voce del blog del 10 maggio 2013): le benedizioni delle icone fanno parte della pratica della Chiesa, e non desideriamo abolirle, pur lasciando spazio a un dibattito civile e sensato su ciò che può essere più confacente al bene dei cristiani.

 
 12/05/2014    

Nuova galleria fotografica: Pasqua 2014

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Con un poco di ritardo pubblichiamo le foto della funzione della notte di Pasqua del 2014, ringraziando il nostro amico Alberto Ceoloni per la sua gradita assistenza e testimonianza del momento più bello dell’anno liturgico cristiano ortodosso.

 
 11/05/2014    

Un ricordo del campo di Butovo

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Ogni anno, il 10 maggio, il patriarca di Mosca celebra una funzione memoriale alla chiesa costruita sul famigerato campo di Butovo, il luogo a sud di Mosca dove sotto il pretesto di un poligono di tiro si tennero le fucilazioni di oltre 20.000 prigionieri politici del regime sovietico, e le loro sepolture in fosse comuni. Un migliaio di quelle vittime erano chierici ortodossi, dei quali circa 300 sono stati oggi canonizzati tra i santi. Presentiamo un’introduzione alla storia di Butovo, tradotta da un articolo apparso di recente su The Moscow Times, nella sezione “Santi” dei documenti.

 
 11/05/2014    

Pellegrinaggio da Bergamo

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Lo scorso 1 maggio il nostro confratello, padre Oleg Podryachik, e i fedeli della parrocchia di Bergamo hanno compiuto un pellegrinaggio a Torino. Dopo le visite al Duomo e alla Cappella di Maria Ausiliatrice, il gruppo dei pellegrini ha visitato la nostra chiesa.

Padre Oleg è già stato molte volte gradito ospite da noi, e speriamo che continuino le occasioni di dare ospitalità a lui e ai parrocchiani.

 
 11/05/2014    

Il metropolita Ilarion (Alfeev) dichiarato persona non grata in Ucraina

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 
 
mospat.ru, 10 maggio 2014
Il Metropolita Ilarion di Volokolamsk, giunto a Dnepropetrovsk per partecipare alle celebrazioni dei 75 anni del metropolita Irinej (Serednij) di Dnepropetrovsk e Pavlograd, è stato arrestato al controllo dei passaporti dell'aeroporto; trattenuto per lungo tempo, gli è stato consegnato un documento che gli proibiva l'ingresso in Ucraina, senza specificare alcuna ragione per tale proibizione. Bloccato al punto di controllo di frontiera, il presidente del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del patriarcato si è dovuto limitare a offrire al metropolita Irinej gli auguri del patriarca e l'Ordine di san Daniele di Mosca, prima di fare ritorno.
 
 10/05/2014    

Arciprete Andrew Phillips: Ricordi di vita ortodossa in Francia e in Inghilterra

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Abbiamo presentato nel corso degli anni una gran quantità di materiale proveniente da padre Andrew Phillips, il parroco della chiesa di san Giovanni di Shanghai e San Francisco a Colchester, in Inghilterra, e curatore del sito e della rivista intitolati Orthodox England. Alcuni dei nostri lettori ci hanno fatto sapere di apprezzarlo moltissimo per la sua esperienza e la sua schiettezza, altri si sono chiesti perché sembra così radicale nelle sue caratterizzazioni dell’Ortodossia. Una parte delle sue posizioni certamente molto massimaliste (ma mai fanatiche) viene dalla sua esperienza di una vasta gamma di tentativi di radicare l’Ortodossia nel mondo occidentale. Vedendo ripetuti fallimenti e abusi, ne ha tratto lezioni che è difficile trascurare. Oggi proponiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” la traduzione italiana del quinto capitolo dell’autobiografia di padre Andrew (che sta uscendo in puntate sulla rivista on-line). Questo capitolo, intitolato “Oscurità e delusioni”, copre il periodo dal 1980 al 1988, in cui la famiglia Phillips cercò di creare un ambiente ortodosso per i propri figli all’interno di tre giurisdizioni di tradizione russa: La Diocesi di Surozh del Patriarcato di Mosca, la diocesi della Chiesa Russa all’Estero (ROCOR) in Inghilterra, e l’Arcidiocesi russa /Rue Daru) del Patriarcato Ecumenico. Per ciascuno di questi ambienti ecclesiali, padre Andrew racconta i problemi che impedivano lo sviluppo di un’Ortodossia al tempo stesso locale e tradizionale. Alcuni di questi problemi sono ancora con noi, altri sono stati superati: emblematico il caso del nuovo corso della diocesi di Surozh. Per quanto interessante sia il resoconto delle vicende di una singola famiglia ortodossa attraverso queste giurisdizioni (e in cui si incontrano diversi personaggi di una certa fama nel mondo ortodosso), il racconto è utile soprattutto a far capire che non tutti gli approcci all’Ortodossia in Occidente hanno prodotto frutti positivi, e tutti devono essere accuratamente valutati per il loro grado di fedeltà alla più autentica tradizione della Chiesa.

 
 10/05/2014    

9 maggio: Giorno della Vittoria (День Победы)

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Un augurio per il Giorno della Vittoria, e un ricordo... questa non è che una delle vittorie della Rus' contro un'invasione dall'Occidente:

1242 1612 1814 1945 2014

навеки - вместе! (nei  secoli - insieme!)

 
 09/05/2014    

Preghiere per la pace in Ucraina

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Ecco una nostra idea di preghiera per la pace in Ucraina. Non è un filmato di cronaca degli ultimi giorni: è del 19 febbraio. L'arcivescovo Mitrofan (*) di Lugansk, insieme al suo clero, prega di fronte all'icona della Madre di Dio di Lugansk.

(*) Attenzione a un rischio di omonimia: entrambi gli arcivescovi delle diocesi vicine di Lugansk e di Slavjansk si chiamano Mitrofan! L'arcivescovo Mitrofan (Jurchuk) di Lugansk è il più anziano dei due, e lo abbiamo incontrato pochi giorni dopo la sua consacrazione episcopale a Kiev, nell'estate del 2000. Il più giovane è l'arcivescovo Mitrofan (Nikitin) di Gorlovsk e Slavjansk.

Oggi siamo chiamati a partecipare a diverse iniziative di preghiera per la pace in Ucraina. Sarebbe bene mostrare un filmato come questo a chi ci fa inviti alla preghiera per l'Ucraina, e a chiedere che vengano rispettati per lo meno i canoni di preghiera della Chiesa a cui la maggioranza della popolazione ucraina dichiara di appartenere. Sulle parole non ci formalizziamo, né tanto meno sulla lingua (su questo blog, nel post del 21 aprile 2014, abbiamo riportato, anche in traduzione italiana, il testo di una preghiera simile fatta dal patriarca Kirill il Sabato Santo), ma vorremmo che la preghiera sia la stessa che si innalza dai cuori dei fedeli dell'Ucraina martoriata, e non formule inventate da estranei.

 
 09/05/2014    

Metropolita Onufrij: connazionali, fermatevi!

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

pravmir.ru

Fonte: Ufficio stampa della Chiesa Ortodossa Ucraina

Fermate l'aggressione; non usate le armi contro i vostri fratelli e compagni di fede! Dobbiamo renderci conto che nessuna idea politica vale la pena di uno spargimento di sangue

Metropolita Onufrij di Chernovtsy e Bucovina

4 maggio 2014

Appello del locum tenens della cattedra metropolitana di Kiev, il metropolita Onufrij di Chernovtsy e della Bucovina, in relazione ai recenti avvenimenti in Ucraina.

Già da diversi mesi, l'Ucraina sta vivendo un'impegnativa prova. La situazione rimane estremamente travagliata nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Spaventosi eventi sono avvenuti il 2 maggio a Odessa, dove, a seguito di sanguinosi scontri e fuoco nella Casa dei Sindacati decine di persone sono state uccise e centinaia di altre sono rimaste ferite.

La Chiesa ortodossa ucraina esprime le sue condoglianze alle famiglie di tutte le vittime. Offriamo preghiere per il riposo dell'anima di chi ci ha lasciato, e per la pronta guarigione dei feriti. L'amore di Dio abbraccia tutti noi. Nell'oceano della Divina Misericordia scompaiono tutti i nostri desideri e confronti terreni. Per questo la Chiesa di Cristo non divide il suo gregge in base a nazionalità o preferenze politiche. Preghiamo per tutti, a prescindere da quale lato della barricata si siano trovati.

Durante tutti i mesi di crisi socio-politica in Ucraina, la nostra Chiesa ha sempre chiesto la riconciliazione e ha cercato modi per evitare spargimenti di sangue. Abbiamo fatto appello alle autorità dello Stato e all'opposizione a cessare le ostilità e a sedersi al tavolo dei negoziati.

La situazione politica nel paese è cambiata, ma la posizione della Chiesa rimane invariata. Ancora una volta sollecitiamo sia il nuovo potere sia la nuova opposizione a compiere ogni sforzo per fermare lo spargimento di sangue. Ci appelliamo ancora una volta a voi, nostri connazionali: fermatevi! Fermate l'aggressione, non usate le armi contro i vostri fratelli e compagni di fede!

Dobbiamo renderci conto che nessuna idea politica vale uno spargimento di sangue. Non si può costruire una società giusta sulla violenza, l'aggressività e il confronto. Infatti, tra i cittadini dell'Ucraina ci sono differenze significative: su questo non dobbiamo chiudere gli occhi.

Tuttavia, la ricerca un terreno comune e un compromesso non va fatta con le armi in mano, ma al tavolo dei negoziati. Ogni violenza genera sempre e solo altra violenza. E ogni omicidio comporta nuove vittime. Dobbiamo rompere questo circolo infernale e non dare al diavolo la possibilità trasformare il nostro paese in un campo di guerra fratricida.

In questo momento difficile, esorto i chierici della Chiesa ortodossa ucraina a una posizione pastorale equilibrata e responsabile. Dobbiamo ricordare che la missione della Chiesa è il Vangelo della riconciliazione dell'uomo con Dio e dell'uomo con l'uomo. Il clero deve fare uno sforzo per fermare l'escalation del conflitto.

Esorto tutti i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina a una fervente preghiera. Preghiamo il nostro Signore Gesù Cristo, perché sotto la protezione della sua purissima Madre arresti tra noi l'odio e il fratricidio. Che la pace di Cristo e il perdono reciproco entrino nei nostri cuori!

+ Onufrij, metropolita di Chernovtsy e Bucovina, locum tenens della cattedra metropolitana di Kiev

 
 08/05/2014    

‘L'Ortodossia, principale ostacolo all’apostasia dell’Occidente’

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Quando abbiamo iniziato a ricordare su questo blog i pericoli di una visione anti-ortodossa in ascesa nel mondo occidentale, ci siamo presi tutte le accuse di essere polarizzati, politicizzati, unilaterali... ma siamo andati avanti lo stesso. Oggi, tanto per confermare che non avevamo colto tanto fuori dal segno, possiamo lasciare la parola niente meno che al ministro degli esteri svedese, Carl Bildt (nella foto), e alla sua recente dichiarazione che ‘l'Ortodossia è la principale minaccia alla civiltà occidentale’. Cerchiamo di capire qualcosa di più su questa affermazione (davvero inqualificabile per un diplomatico di professione) e su ciò che essa comporta, nell’analisi di padre Andrew Phillips, che riportiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
 08/05/2014    

James Joyce e la Settimana Santa ortodossa

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James Joyce (1882-1941) è di solito considerato un letterato ateo, decaduto dalle sue origini cattoliche irlandesi. Tuttavia, una ricerca di alcuni episodi poco noti della sua vita rivela una sua profonda sensibilità al mistero delle celebrazioni della Settimana Santa, a cui cercò sempre di partecipare, e di preferenza nelle chiese ortodosse. Nelle sue indagini dei rapporti dei grandi letterati con il culto ortodosso, e in particolare con le funzioni pasquali, John Sanidopoulos ricorda i contatti con il culto ortodosso nella vita di Joyce (contatti che hanno avuto luogo anche alla chiesa di San Niccolò dei Greci a Trieste) nel suo blog Honey and Hemlock; riportiamo le considerazioni su Joyce in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
 08/05/2014    

Benvenuto, padre Nicolas!

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Con effetto dal 1 maggio 2014, l'arcivescovo Job di Telmessos ha sollevato l'arciprete Nicolas Rehbinder dalla sua funzione di rettore della parrocchia della Presentazione al Tempio (91, rue Olivier de Serres) a Parigi e gli ha dato la sua benedizione per lasciare l'Esarcato ed entrare nella diocesi di Chersoneso del Patriarcato di Mosca. Nel milieu ortodosso francese questo evento è salutato come una decisione intelligente e amichevole dell'arcivescovo Job. Per diversi anni, infatti, padre Nicolas ha fatto sentire la sua voce a sostegno di un ritorno canonico alla Chiesa madre, sulle linee proposte dal patriarca Alessio II nell'aprile del 2003. Grazie a Vladyka Job per la sua decisione, e un benvenuto a padre Nicolas sulla strada verso l'obiettivo da lui costantemente indicato e sostenuto: la fondazione di una Chiesa ortodossa autonoma in Europa Occidentale.

 
 07/05/2014    

Il grido di libertà non si ferma

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

La dissoluzione dell'utopia dello stato ucraino continua a grandi passi, con il generoso contributo dei promotori stessi della sua ideologia.

Accogliendo l'invito fatto la settimana scorsa dal nostro patriarca, cerchiamo di non identificare la Chiesa in una delle parti in lotta, non promuoviamo scontri e men che meno ci mettiamo ad arringare la folla verso questo o quell'altro (di solito entrambi sconsiderati) corso d'azione. Tuttavia, questo non significa che possiamo trattare con la stessa imparzialità i sostenitori di un referendum di federalizzazione e gli autori di questo massacro (visione del link sconsigliata a chi è debole di stomaco).

Esaminiamo perciò il grido di libertà popolare delle regioni considerate "calde" dai resoconti d'attualità in un quadro più ampio, presentando le considerazioni di padre Andrew Phillips nell'ultimo articolo del suo blog, dedicato alla libertà dei popoli dell'Ucraina e dell'Europa, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti.

 
 06/05/2014    

Con la benedizione del Metropolita Agafangel si sono compiute le funzioni funebri a Odessa

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 
Il 3 maggio, con la benedizione del metropolita Agafangel di Odessa e Izmail, sua Grazia Diodor vescovo di Juzhne, vicario della diocesi di Odessa, ha compiuto i servizi di commemorazione funebre sul campo di Kulikovo, dove il giorno prima, a causa di fatti di sangue che hanno sconvolto il mondo, sono state uccise più di 40 persone. 
Con il vescovo Diodor hanno concelebrato il decano della diocesi di Odessa, arciprete Pavel Poleshchuk, e numerosi sacerdoti. 
Hanno offerto preghiere per i defunti più di 1500 abitanti di Odessa, usciti in piazza. I fedeli hanno portato fiori e acceso lampade in memoria dei morti. 
Nello stesso giorno, con la benedizione del metropolita i chierici della Cattedrale della Trasfigurazione a Odessa hanno compiuto servizi di commemorazione funebre sulla via Grecheskaja, dove, sempre a causa degli scontri del giorno precedente, sono state uccise diverse persone.
 
 06/05/2014    

La Pasqua continua

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Per chi è abituato al modo di celebrare le feste cristiane in Occidente, le festività ortodosse costituiscono una vera sorpresa: dopo il giorno della festa, si continua a celebrare nell’atmosfera della festa, per un periodo la cui lunghezza ricorda quella del periodo di preparazione alla festa. Per la Pasqua, le celebrazioni e le feste continuano tutti i quaranta giorni fino alla festa dell’Ascensione, corrispondenti alla Quaresima. Anche il digiuno del mercoledì e del venerdì è alleviato, e nella Settimana Luminosa dopo la Pasqua è abolito del tutto.

Continuiamo a ricordare l’atmosfera della festa, con un articolo e un filmato.

L’articolo che proponiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti si intitola Perché i greci tingono le uova rosse per la Pasqua?, e ci dà alcune semplici spiegazioni delle origini di questo interessante uso cristiano.

Il filmato che segue ci fa ascoltare il canto del tropario pasquale in Ghana, al termine di una Divina Liturgia, in un modo del tutto “locale” (il meglio dell'inculturazione!):

 
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